Vittorio Maria Vanzo

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Vittorio Maria Vanzo (Padova, 29 aprile 1862[1]Milano, 13 dicembre 1945[1]) è stato un direttore d'orchestra, pianista e compositore italiano, appassionato interprete della musica di Wagner diresse varie sue opere anche in prima rappresentazione italiana.[2][3].

Vittorio Maria Vanzo

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque in una famiglia agiata, suo padre Luigi, dottore in lettere e matematica, era uomo di sentimenti risorgimentali e sua madre una nobildonna della famiglia Storni di Padova.[3]. Dotato di spiccato temperamento musicale e incoraggiato dalla madre, studiò sotto la guida del pianista e compositore Melchiorre Balbi,[3] la tecnica del pianoforte che poi affinò frequentando il Conservatorio di Milano[2] dove studiò anche contrappunto con Stefano Ronchetti-Monteviti e composizione con Antonio Bazzini.[3] Si diplomò in composizione nel 1881.[2][3]. Terminati gli studi, si indirizzò dapprima alla composizione e all’attività pianistica.[2] Per un certo periodo si adattò alla funzione di accompagnatore al pianoforte nella scuola di canto del celebre baritono Felice Varesi[3], poi si diede al concertismo ed effettuò svariate tournée sia in Italia che all'estero.[3].

Fu noto soprattutto come direttore d'orchestra e, in modo particolare, come interprete wagneriano.[2] Infatti sin dagli anni del conservatorio egli aveva nutrito intensa curiosità per la musica di Richard Wagner. Nel 1883[2], allo scopo di meglio approfondirne lo studio, si era recato a Bayreuth per poterla ascoltare direttamente nel teatro di quel compositore, il Teatro del Festival.[4] Sempre nel 1883, l'editore Lucca gli affidò la direzione del «Lohengrin», che andò in scena a Parma il 25 dicembre di quell'anno.[4]

Nel 1891 sposò la cantante norvegese Anna Kriebel che accompagnò al pianoforte in vari concerti liederistici e dalla quale ebbe tre figli.[3] Il 22 dicembre di quello stesso anno [5] diresse la prima esecuzione italiana dell'opera «La Valchiria» di Wagner al Teatro Regio di Torino[2], opera che poi riprese nel dicembre 1893 al Teatro Comunale di Trieste.[6] Nel 1891 diresse anche «Edgar» di Giacomo Puccini al Teatro del Giglio di Lucca e l'anno seguente lo diresse al «Teatro Regio» di Torino.[1] Inoltre, nel corso della sua carriera, diresse opere di Gomez, Catalani, Massenet, Boito, Leoncavallo, Pergolesi e altri.[3]

Edvard Grieg lo incontrò a Kristiania nel 1897 e, dopo aver ascoltato sue interpretazioni, sia orchestrali che pianistiche, rimase colpito dal suo virtuosismo. [N 1][4]

Dal 1906 abbandonò la carriera direttoriale per dedicarsi alla composizione e all’insegnamento nella sua scuola di canto lirico che aprì a Milano,[7] città in cui morì il 13 dicembre 1945.[2][3]

Composizioni[modifica | modifica wikitesto]

Compose liriche per voce con accompagnamento di pianoforte, musica da camera, una sonata per pianoforte e mandolino nonché un'opera di cui non fu edito lo spartito.[3][4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scrisse di lui: “...Non saprei dire se sia più grande...come pianista o come direttore d'orchestra. Certo che, volendolo paragonare a qualche grande pianista, dovrei ricorrere ad Anton Rubinstein o a Franz Liszt...”.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Vittorio Maria Vanzo, su Archivio digitale Ricordi. URL consultato il 10 febbraio 2023.
  2. ^ a b c d e f g h Vittorio Maria Vanzo, su Enciclopedia Treccani. URL consultato il 10 febbraio 2023.
  3. ^ a b c d e f g h i j k Catalogo Autori Padovani - Vittorio Maria Vanzo (PDF), su armelin.it, PDF, Edizioni Armelin - Riviera San Benedetto, Padova, pp. 45-47.
  4. ^ a b c d Biografie2-Vittorio Maria Vanzo, su La Casa della Musica-Ferrarini. URL consultato il 10 febbraio 2023.
  5. ^ Marcello Conati (a cura di), Interviste e incontri con Verdi, Perugia, Emme Edizioni - Il Formichiere, 1º gennaio 1980, p. 345.
  6. ^ Aldo Oberdorfer (a cura di), Giuseppe Verdi - Autobiografia dalle lettere, collana Biblioteca Universale Rizzoli, Rizzoli Editore, gennaio 1941, p. 335.
  7. ^ Invito a concerto - Vanzo Vittorio Maria (PDF), su magia dell'opera. URL consultato il 10 febbraio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aldo Oberdorfer (a cura di), Giuseppe Verdi - Autobiografia dalle lettere, collana Biblioteca Universale Rizzoli, Rizzoli Editore, gennaio 1941, p. 335.
  • Catalogo Autori Padovani 2021 (PDF), su armelin.it, PDF, Edizioni Armelin - Padova, pp. 45-47.
  • Marcello Conati (a cura di), Interviste e incontri con Verdi, Perugia, Emme Edizioni - Il Formichiere, 1º gennaio 1980.
  • Invito a concerto - Vanzo Vittorio Maria (PDF), su magia dell'opera. URL consultato il 10 febbraio 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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