Vittorio Bragadin

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Vittorio Bragadin
NascitaTreviso, 5 maggio 1920
MorteCielo di Malta, 5 novembre 1941
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
SpecialitàBombardamento a Tuffo
Reparto238ª Squadriglia
101º Gruppo
Anni di servizio1939 - 1941
GradoSottotenente complemento
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Grecia
Invasione della Jugoslavia
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le Medaglie d'Oro al Valor Militare volume secondo (1941-1959)[1]
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Vittorio Bragadin (Treviso, 5 maggio 1920Malta, 5 novembre 1941) è stato un militare e aviatore italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Uno Junkers Ju-87 della Regia Aeronautica.

Nacque a Treviso il 5 maggio 1920, all'interno di una antica famiglia nobiliare veneta.[2] Interruppe gli studi a Venezia per arruolarsi nella Regia Aeronautica.[3] Già in possesso del brevetto di pilota d'aeroplano, fu nominato sergente e inviato a frequentare la Scuola di pilotaggio di Foggia.[3] Nell'aprile 1939 ottenne il brevetto di pilota militare e, a giugno dello stesso anno, viene assegnato al 1º Stormo Caccia Terrestre di stanza sull' aeroporto di Campoformido.[3] Assegnato poi al 54º Stormo Caccia Terrestre, dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, partecipa alle operazioni sul fronte occidentale e poi sui cieli del Mar Mediterraneo.[3] Dietro sua domanda fu trasferito al Nucleo addestramento al tiro in picchiata sul campo d'aviazione di Lonate Pozzolo, e poi assegnato alla neocostituita 239ª Squadriglia di Giuseppe Cenni equipaggiata con i cacciabombardieri Junkers Ju 87B-2 Picchiatello operando inizialmente sul fronte greco-albanese e poi sul Mediterraneo Centrale.[3] Promosso sergente maggiore dal 1 novembre 1940, nell'aprile 1941 fu nominato sottotenente di complemento per meriti di guerra.[3] Cadde in combattimento sul cielo di Malta il 5 novembre 1941, e per onorarne il coraggio fu decorato con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Pilota intrepido del volo in picchiata, si distingueva per la precisione del tiro, per il grande sprezzo del pericolo e per l’irruenza con cui il suo cuore e la sua ala attaccavano e colpivano il nemico. Sempre primo tra i primi ove maggiore era il pericolo, più aspra la lotta e più duro l’obiettivo da battere portava brillantemente a termine, con perizia e forza d’animo inimitabili, le missioni affidategli, confermando in ogni circostanza la sua forte tempra di aviatore e le sue elette virtù di soldato. Nell’uragano di fuoco e di mitraglia di una base aeronavale avversaria, contro la quale aveva ancora una volta portato l’irruenza della sua offesa, faceva olocausto della sua fiorente giovinezza alla Patria, già da lui con tanto valore e tanto amore servita. Cielo del Mediterraneo, della Grecia e della Jugoslavia, agosto-5 novembre 1941.[4]»
— Regio Decreto 24 dicembre 1942.[5]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
« Pilota di velivolo a tuffo di eccezionale abilità, aggressivo e valoroso partecipava a numerose azioni di attacco in picchiata su obiettivi terrestri e navali, contribuendo efficacemente alla brillante riuscita delle missioni. In diversi bombardamenti a volo radente e mitragliamenti al suolo contro automezzi, attendamenti, postazioni difensive, noncurante della violentissima reazione contraerea che più volte colpiva l'apparecchio, infliggeva con azione audace ed aggressiva notevoli perdite al nemico, distinguendosi per sereno sprezzo del pericolo e dando, costante prova del suo valore. Cielo del Mediterraneo e della Grecia, giugno 1940 - marzo 1941
— Regio Decreto 9 dicembre 1941.[6]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Cielo della Grecia, marzo - aprile 1941»
— Regio Decreto 9 febbraio 1942.[7]
Medaglia di bronzo al valor militare (sul campo) - nastrino per uniforme ordinaria
«24 luglio 1941»
— Regio Decreto 9 gennaio 1941.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p.734.
  2. ^ a b Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica 1969, p.137.
  3. ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
  4. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato, su quirinale.it. URL consultato il 13 dicembre 2020.
  5. ^ Bollettino Ufficiale 1943, disp.2 pag.86 e disp.11 pag.689.
  6. ^ Bollettino Ufficiale 1941, disp.52ª, registrato alla Corte dei conti addì 16 giugno 1942, registro n.22 Aeronautica, foglio n.265.
  7. ^ Bollettino Ufficiale 1941, disp.45ª, registrato alla Corte dei conti addì 16 giugno 1942, registro n.22 Aeronautica, foglio n.364.
  8. ^ Bollettino Ufficiale 1941, supplemento 13, registrato alla Corte dei conti addì 18 gennaio 1942, registro n.15 Aeronautica, foglio n.11.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fabrizio Becchetti e Marco Gueli, Ali straniere in Italia n.2 Gli Stuka della Regia, Torino, La Bancarella Aeronautica, 2002.
  • (EN) Chris Dunning, Combat Units od the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
  • Chris Dunning, Solo coraggio! La storia completa della Regia Aeronautica dal 1940 al 1943, Parma, Delta Editrice, 2000.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume prima 1929-1941, Roma, Tipografia regionale, 1965.
  • Luigi Mancini (a cura di), Grande Enciclopedia Aeronautica, Milano, Edizioni Aeronautica, 1936.
  • Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica, 1969.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]