Vitaliano Caruso

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Vitaliano Caruso (Teano, 3 settembre 1921Milano, 4 aprile 2002) è stato un compositore, arrangiatore e produttore discografico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il diploma all'Istituto commerciale e i successivi studi in pianoforte, si trasferisce a Milano nel secondo dopoguerra, si iscrive alla Siae nel 1955 ed inizia a scrivere canzoni per artisti come Claudio Villa e Miriam Del Mare.

Nel 1960 fonda le case discografiche Caruso e Sci, (entrambe con sede in via Rasori 2 a Milano), e tra gli artisti che lancia sono da ricordare le cantanti Silva Silvi e An'Neris, il bolognese Dino Sarti e, per motivi extramusicali, Donato, pseudonimo di Umberto Bossi.

Dopo la chiusura di queste due etichette, fonda con Pippo La Rosa, Claudio Damiani, ed Eugenio Del Sarto la Dig-It[1].

Come autore partecipa al Festival di Sanremo nel 1973 con Cara amica, scritta con Francesco Specchia e Paolo Prencipe e cantata da Bassano, nel 1975 con Quattro stagioni, interpretata da La Quinta Faccia, e nel 1981 con Blue (Tutto è blu), cantata da Sterling Saint-Jacques.

Ha partecipato come compositore ad alcune edizioni dello Zecchino d'Oro.

Negli anni '90 si ritira a vita privata, ricoprendo per qualche tempo la carica di responsabile dell'Uncla (Unione Nazionale Compositori e Librettisti Autori di musica leggera[2]) con sede in Galleria del Corso a Milano, dove scompare nel 2002.

A Concesio gli viene intitolato il Festival della Canzone per Bambini[3].

Alla SIAE risulta autore di 722 canzoni[4].

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

45 giri[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Eugenio Del Sarto - biografia Archiviato il 5 dicembre 2012 in Internet Archive.
  2. ^ Moduli | Società Italiana degli Autori ed Editori
  3. ^ Festival della Canzone per Bambini, Ragazzi e Giovani VITALIANO CARUSO, su Comune di Concesio, 11 giugno 2011. URL consultato il 1º aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2012).
  4. ^ Archivio Opere Musicali, su operemusicali.siae.it. URL consultato l'8 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2011).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Eddy Anselmi, Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana, edizioni Panini, Modena, alla voce Caruso Vitaliano Caruso, pag. 630
  • Nino Bellinvia (a cura di), I magnifici delle 7 note, Gazzettino d'Informazione, Benevento, 1971; alla voce Caruso Dischi, pag. 17, e Sci Record, pag. 20.
  • Bollettino SIAE n° 2 del 2002, alla voce Ad Memoriam - Vitaliano Caruso, pag. 80