Virginia Tedeschi-Treves

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Virginia Tedeschi-Treves, nota anche con lo pseudonimo di Cordelia (Verona, 22 marzo 1849Milano, 7 luglio 1916), è stata una scrittrice e giornalista italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Verona nel 1849 in una famiglia benestante, era figlia di Fanny Modena e di Guglielmo Tedeschi, commerciante e socio della casa editrice veronese Drucker & Tedeschi.[1] Dopo il matrimonio nel 1870 con Giuseppe Treves, comproprietario col fratello Emilio della casa editrice Fratelli Treves, diede vita a un salotto letterario frequentato dai principali letterati dell'epoca. Contemporaneamente iniziò una fortunata carriera di scrittrice per "signore" e bambini con lo pseudonimo di "Cordelia" e di direttrice di riviste di moda.

Alla morte del marito, nel 1904, entrò a far parte del Consiglio di amministrazione della casa editrice costituitasi società anonima.[2]

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Il regno della donna, Milano, Treves, 1879
  • Vita intima: bozzetti, Milano, Treves, 1881
  • Catene: racconto, Milano, Treves, 1882
  • Il castello di Barbanera, Milano, Treves, 1883
  • Prime battaglie; Villa Eugenia, Milano, Treves, 1883
  • Nel regno delle fate: fiabe, con illustrazioni di Edoardo Dalbono, Milano, Treves, 1884
  • Racconti di Natale, Milano, Treves, 1885
  • Mentre nevica: racconti dell'amica dei bimbi, Milano, Treves, 1886
  • Per la gloria: romanzo, Milano, Treves, 1886
  • Alla ventura: racconto fantastico, Milano, Treves, 1889
  • Forza irresistibile: romanzo, Milano, Treves, 1889
  • Casa altrui, Milano, Treves, 1890
  • Il mio delitto: romanzo, Milano, Treves, 1890
  • Il regno della donna, Milano, Treves, 1890
  • Piccoli eroi: libro per i ragazzi, con illustrazioni di Arnaldo Ferraguti, Milano, Treves, 1891 (ristampato almeno fino al 1932[3])
  • Mondo piccino: racconti dell'amica dei bimbi, Milano, Treves, 1893
  • I nostri figli, Milano, Treves, 1894
  • Nel regno delle chimere: novelle fantastiche, Milano, Treves, 1898
  • L'incomprensibile: romanzo, Milano, Treves, 1900
  • Verso il mistero: novelle, Milano, Treves, 1905
  • L'ultima fata: fiabe, con 37 illustrazioni a due colori di Duilio Cambellotti, Firenze, Bemporad & figlio, 1909
  • I nipoti di Barbabianca: racconto, con disegni di Edoardo Matania, Milano, Treves, 1912
  • Le donne che lavorano, Milano, Treves, 1916

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Casa editrice Fratelli Treves, su Letteratura dimenticata, dicembre 2010. URL consultato il 22 aprile 2023.
  2. ^ Silvia Franchini, Editori, lettrici e stampa di moda, Milano, FrancoAngeli, 2002, p. 295.
  3. ^ Scheda SBN, su id.sbn.it.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN226411350 · ISNI (EN0000 0000 8044 9967 · SBN RAVV067208 · BAV 495/9281 · LCCN (ENnb2002007843 · GND (DE123050901 · BNE (ESXX894300 (data) · BNF (FRcb14541375c (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nb2002007843