Vicino al mare più azzurro

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Vicino al mare più azzurro
Titolo originaleУ самого синего моря
Paese di produzioneUnione Sovietica
Anno1936
Durata71 min
Generedrammatico, storico, sentimentale
RegiaBoris Vasil'evič Barnet, Samed Mardanov
SceneggiaturaKlimentij Minc
Casa di produzioneMežrabpomfil'm, Acərbaycanfilm
FotografiaMichail Nikolaevič Kirillov
MusicheSergej Ivanovič Potockij
Interpreti e personaggi

Vicino al mare più azzurro (У самого синего моря) è un film del 1936, diretto da Boris Vasil'evič Barnet e Samed Mardanov.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Alëša e Jusuf fanno naufragio nel Mar Caspio, approdando ad un'isola azera, dove vengono accolti da Marija, responsabile del locale kolchoz dedicato alla pesca. La specializzazione di Alëša come esperto di barche a motore viene ben accolta dalla comunità, che si trova a corto di tali professionisti poiché gran parte della popolazione maschile dell'isola è assente, essendosi arruolata nella Flotta del Pacifico. Alëša inizia quindi a lavorare in tale mansione. Entrambi i naufragi, però, si sono innamorati di Marija, e fra loro iniziano le manifestazioni di rivalità, in particolare nell'occasione in cui Alëša si era dato malato, impedendo in tal modo l'utilizzo della barca a motore, con corrispettiva diminuzione del pescato, mentre in realtà si era recato in città per comperare una collana per Marija.

Più avanti, i tre vengono sorpresi da una tempesta in mare; Marija viene data per dispersa, ma viene recuperata all'ultimo momento da Alëša e Jusuf, festeggiati per ciò dalla comunità. A metter fine alla rivalità è la confessione di Marija – che pure nella sua disposizione aperta e nel suo carattere comunisticamente sbarazzino avrebbe potuto dar adito alle rivendicazioni dei pretendenti – di non amare nessuno dei due e di esser rimasta fedele al suo fidanzato, pur assente da quattro anni perché arruolato nell'esercito, e della cui sorte nulla di chiaro era emerso: dinanzi a tale rivelazione, simbolo di una fedeltà profonda, i due ex-naufraghi fanno marcia indietro. Alëša, finita la stagione di pesca, sta per far ritorno alla terra natia; Jusuf, all'ultimo momento, si unisce a lui. Entrambi ribadiscono di amare Marija, e di ritirarsi solo in presenza di una passione più radicata.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Edizioni home video[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato edito in DVD all'inizio del 2012 dalla casa russa Ruscico[1][2][3], e, più avanti nello stesso anno, dalla britannica Mr. Bongo Films[4]. L'edizione Ruscico contiene materiale extra, consistenti in una analisi tematica, informazioni sulla produzione e accoglienza del film, e altri aneddoti vari sul cast e sulla troupe. Anthony Nield di Digital Fix ha recensito questa edizione, assegnandole, nonostante i deterioramenti presenti nella pellicola originale dovuti all'età, 7 stelle (su dieci).[1]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante le recensioni contemporanee al film lo bollino come "eccessivamente patetico"[1], molti critici hanno in seguito rivalutato Barnet come uno dei migliori registi del cinema sovietico[2][4][5], considerando Vicino al mare più azzurro come uno dei suoi migliori film[5][6][7]. Jonathan Rosenbaum del Chicago Reader lo riteneva un capolavoro e Patrick Friel di Film Comment ha scritto che il film è "una delle glorie del cinema dell'Unione Sovietica".[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Anthony Nield, By the Bluest of Seas, su The Digital Fix, 6 febbraio 2012. URL consultato il 16 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).
  2. ^ a b (EN) Jonathan Rosenbaum, Glimpse of a Rare Bird [on Boris Barnet] (upgraded), su Jonathanrosenbaum.net, 15 agosto 2016. URL consultato il 16 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2016).
  3. ^ (EN) Jonathan Rosenbaum, Criticism on Film (expanded 2016 version), su jonathanrosenbaum.net, 8 luglio 2016. URL consultato il 16 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2016).
  4. ^ a b (EN) Ben Nicholson, DVD Review: Barnet's 'Outskirts' & 'Bluest of Seas', su Cine-vue.com, novembre 2012.
  5. ^ a b (EN) Boris Barnet, su National Film and Sound Archive.
  6. ^ (EN) Dennis Schwartz, BY THE BLUEST OF SEAS (U SAMOGO SINEGO MORYA), su Ozus' World Movie Reviews, 21 gennaio 2015. URL consultato il 16 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2017).
  7. ^ (EN) Jonathan Rosenbaum, By the Bluest of Seas, in Chicago Reader.
  8. ^ (EN) Patrick Friel, Home Movies: By the Bluest of Seas, in Film Comment, gennaio/febbraio 2013.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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