Van Williams (attore)

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Van Williams nel 1959

Van Zandt Jarvis Williams (Fort Worth, 27 febbraio 1934Scottsdale, 28 novembre 2016) è stato un attore statunitense noto per il suo ruolo da protagonista nei panni di Kenny Madison sia nella serie poliziesca televisiva della Warner Bros. Bourbon Street Beat (1959-1960) che nel suo sequel Surfside 6 (1960-1962).

Ha recitato per una stagione a fianco di Bruce Lee nella serie televisiva Il Calabrone Verde, trasmessa durante la stagione 1966-1967.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Williams era figlio di Priscilla Anne Jarvis e Bernard Cardwell Williams.[2]; crebbe in un ranch fuori Fort Worth e in seguito studiò veterinaria ed economia alla Texas Christian University. Si trasferì alle Hawaii nel 1956, in seguito a divergenze col padre sulla gestione del ranch di famiglia.

Nel 1956 lavorò come istruttore subacqueo alle Hawaii e l'anno successivo fu scoperto dal produttore Mike Todd, che lo spinse a trasferirsi a Hollywood per fare l'attore.[3][4] Williams ricordò: "A Todd piaceva il mio aspetto e disse che avrei dovuto provare a recitare ma aggiunse: 'Prima, ragazzo, torna al college e prendi la laurea.' Ho seguito il suo consiglio, mi sono laureato in economia aziendale e poi sono tornato ad Hollywood."[5]

Todd morì in un incidente aereo nel 1958 ma Williams prese comunque lezioni di canto e recitazione. Riuscì a farsi inserire in un episodio di General Electric Theater dove fu notato dai dirigenti della Warner Bros., che nel 1959 gli fecero firmare subito un contratto. "Mi sono imbattuto in un business che mi era sconosciuto e per cui non addestrato", disse. "Sono stato davvero fortunato."[5]

Williams recitò come ospite in alcuni episodi di General Electric Theater, Lawman e Colt.45.[6] La sua grande occasione arrivò quando fu ingaggiato come co-protagonista della serie televisiva Bourbon Street Beat, ambientata a New Orleans. La serie andò in onda durante la stagione 1959-1960;[7] e i suoi co-protagonisti furono Andrew Duggan, Richard Long,[8] e Arlene Howell.

Williams comparve nel film In punta di piedi (1960), in cui in una scena uscì nudo dalla doccia dello spogliatoio maschile.[8]

Bourbon Street Beat fu cancellato dopo una sola stagione ma il suo personaggio, Kenny Madison, ricomparve nella serie Surfside 6, che venne trasmessa nella stessa fascia oraria. In essa, Williams collaborò con nuovi colleghi interpretati da Troy Donahue, Lee Patterson, Diane McBain e Margarita Sierra.[7] La serie durò fino al 1962.[8]

Nello stesso periodo, Williams recitò occasionalmente in altre serie della Warner, come Cheyenne, Indirizzo permanente e Hawaiian Eye, e in un episodio pilota intitolato The Leathernecks che venne poi inserito come episodio nella serie The Gallant Men. Comparve inoltre in Incubo rosso (1962), un cortometraggio di propaganda anticomunista della Warners. [7] e ottenne un ruolo secondario nel film Donne inquiete (1963).[8]

Williams interpretò Pat Burns nella serie Il magnate, insieme a Walter Brennan. Dopo la scadenza del contratto con la Warner Brothers nel 1964, lavorò in spot televisivi e apparve in varie serie come The Dick Van Dyke Show, The Beverly Hillbillies, Preview Tonight e The Milton Berle Show.[9]

Nel 1966, la ABC-TV fece rivivere William Dozier, il famoso personaggio radiofonico di George W. Trendle, in una nuova serie tv, Il Calabrone Verde. Williams firmò con la 20th Century-Fox per interpretare il misterioso eroe mascherato e il suo alter ego, l'editore di giornali Britt Reid (figlio di Dan Reid, Jr. che era il nipote di John Reid, alias Lone Ranger).[10]

Williams interpretò il ruolo in modo diretto, a differenza dell'approccio comico che utilizzò nella serie Batman. Lui e il co-protagonista Bruce Lee comparvero altre tre volte in Batman, prima in un cameo, (L'incantesimo di Tut, 28 settembre 1966) e poi in un episodio diviso in due parti (Un pezzo dell'azione, 1 marzo 1967 e Batman's Satisfaction, 2 marzo 1967).[11]

Williams in seguito dichiarò: "Quando uscì Il Calabrone Verde avevo già deciso da tempo di lasciare il business televisivo. L'unica cosa che mi era piaciuta di quegli anni era il lavoro sulla scena. Fondamentalmente sono una persona timida; sapevo che le apparizioni pubbliche, gli autografi e tutto il resto sono una parte necessaria del business ma non erano cose per me."[5]

Al termine del Calabrone Verde, recitò in serie televisive come La grande vallata, Mannix, Love, American Style, La tata e il professore, Ironside, Missione impossibile, Apple's Way, Gunsmoke e Il cacciatore.

Nel 1975 tornò nel ruolo principale di una serie regolare con Westwind, una serie di avventure per bambini.[12] Partecipò al film per la TV I fuggiaschi (1975), e fu l'ospite d'eccezione in Bert D'Angelo Superstar, La gang della mano rossa, Barnaby Jones, Ai limiti dell'incredibile, Le strade di San Francisco, Alla conquista del West, Colorado C.I., Colorado, The Night Rider, Mrs. Columbo e Agenzia Rockford.[6]

Williams si ritirò dalla recitazione nel 1982 per aprire una società di comunicazioni a Santa Monica, in California, che trasmetteva previsioni meteo via radio. Fu anche vicesceriffo di riserva nel dipartimento della contea di Los Angeles e lavorò presso la sottostazione di Malibu, in California.[1]

Rifiutò l'offerta di un ruolo in Falcon Crest, perché prevedeva riprese in troppi luoghi diversi.[5] Nel 1993 apparve in un cameo in Dragon - La storia di Bruce Lee, nel ruolo del regista di The Green Hornet.[13][14] Nel 2010, i realizzatori dell'adattamento cinematografico del film The Green Hornet lo richiesero per un altro cameo come guardia del cimitero ma Williams rifiutò.[15][16]

Williams dichiarò che non gli importava molto della recitazione, aggiungendo alcune ragioni come il suo risentimento verso le persone del settore dovuto al loro metodo ingiusto di affrontare le cose. Era anche diffidente nei confronti di coloro che si occupavano dei casting, ritenendoli responsabili dei fallimenti provocati agli attori, come nel caso di George Reeves troppo identificato con il personaggio di Superman. Questa fu anche una delle sue preoccupazioni quando girava The Green Hornet. Un'altra preoccupazione era la sua forte somiglianza con Batman, ma affermò che poiché William Morris, il suo agente, voleva che lo facesse, lo fece. Affermò che il suo unico interesse per la recitazione era considerarla come un lavoro, piuttosto che un modo per diventare famoso.[16]

Fu il produttore Kevin Burns ad annunciare, il 5 dicembre 2016, che Williams era morto il 28 novembre 2016 per insufficienza renale, all'età di 82 anni a Scottsdale, in Arizona.[4][17]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1959 Williams sposò Vicki Flaxman,[6] dalla quale ebbe due figli, oltre a uno nato dal matrimonio precedente di Vicki. Ebbe nove nipoti.[4] Ebbe anche due figlie gemelle da un precedente matrimonio, da cui nacquero altri quattro nipoti. Nel 1988, Williams aveva diverse proprietà situate in luoghi diversi tra cui Sun Valley, Idaho, Fort Worth (che includeva il ranch ereditato dai suoi genitori) e Hawaii. Disse che erano il frutto di buoni investimenti. Pat Priest (I mostri), suo amico di lunga data e vicino di casa, disse di lui che era stato il suo mentore.

Al di fuori della sua carriera di attore, Williams fu molto amico del co-protagonista Adam West. I due erano vicini di casa a Sun Valley e trascorrevano molto tempo libero insieme. West affermò che quando le persone li vedevano insieme, commentavano dicendo che Batman e The Green Hornet erano riuniti per risolvere un caso segreto.[18]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Bob Pool, The Green Hornet Returns to Sting a Radio Pirate, in Los Angeles Times, Stati Uniti, 27 maggio 1992. URL consultato il 7 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
  2. ^ https://familysearch.org/ark:/61903/1:1:V87Z-R2G
  3. ^ (EN) Thompson, Ruth, Van Williams Says "Green Hornet" Not Like "Batman", in Gettysburg Times, 30 luglio 1966, p. 6.
  4. ^ a b c Will Thorne e Maane Khatchatourian, 'Green Hornet' Star Van Williams Dies at 82, in Variety, 5 dicembre 2016. URL consultato il 5 dicembre 2016.
  5. ^ a b c d (EN) Mitchell Smyth, T.S., Green hornet's a rich businessman whatever happened to...van williams?, in Toronto Star, 27 luglio 1986.
  6. ^ a b c (EN) Mike Barnes, Van Williams, TV's Green Hornet, Dies at 82, in The Hollywood Reporter, 5 dicembre 2016. URL consultato il 5 dicembre 2016.
  7. ^ a b c (EN) Denise Petski, Van Williams Dies: TV's 'Green Hornet' Was 82, in Deadline Hollywood, 5 dicembre 2016. URL consultato il 5 dicembre 2016.
  8. ^ a b c d (EN) Daniel E. Slotnik, Van Williams, TV's Green Hornet, Dies at 82, in The New York Times, 5 dicembre 2016. URL consultato il 5 dicembre 2016.
  9. ^ (EN) Zylstra, F., Van barbecues steaks his way--ranch style, in Chicago Tribune, 19 febbraio 1965.
  10. ^ (EN) Matthew Price, More than 75 years later, Green Hornet 'still at large', in The Oklahoman, 14 dicembre 2012. URL consultato il 5 dicembre 2016.
  11. ^ (EN) metv.com, https://www.metv.com/stories/when-bruce-lee-met-batman. URL consultato il 5 dicembre 2016.
  12. ^ (EN) Smith, C., BLOWING BACK FROM HAWAII., in Los Angeles Times, 9 maggio 1975.
  13. ^ Jane Galbraith, A Look inside Hollywood and the movies : Cameo Corner : Green Hornet Pays Homage to His Kato, in Los Angeles Times, United States, Tonc Inc., 16 maggio 1993. URL consultato il 7 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
  14. ^ Galbraith, J., A look inside hollywood and the movies CAMEO CORNER green hornet pays homage to his kato, in Los Angeles Time, 16 maggio 1993.
  15. ^ New York Daily News, p. 26.
  16. ^ a b Mike Barnes, Van Williams, TV's Green Hornet, Dies at 82, in The Hollywood Reporter.
  17. ^ The New York Times, https://www.nytimes.com/2016/12/05/arts/television/van-williams-tvs-green-hornet-dies-at-82.html.
  18. ^ people.com, http://people.com/archive/van-williams-televisions-green-hornet-succumbs-to-a-real-crime-fighting-bug-vol-29-no-18/.

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