Valentina Lodovini

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Valentina Lodovini nel 2008

Valentina Lodovini (Umbertide, 14 maggio 1978) è un'attrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata in Umbria perché «a mia mamma si ruppero le acque per strada, ma io sono toscana, di Sansepolcro»,[1] qui cresce con i genitori, la sorella e il fratello più grande. Dopo avere conseguito la maturità scientifica nel 1997,[2] nel 2000 si diploma presso il Laboratorio Teatrale Permanente dell'Associazione Culturale "Ottobre"[3] a Perugia,[4] diretta da Valeria Ciangottini; nel 2004 si diploma poi al Centro sperimentale di cinematografia di Roma.[3][4] Frattanto nel periodo 1999-2000 è a teatro, partecipando a diversi spettacoli tra cui Salomé e La casa di Bernarda Alba, diretta da Enzo Aronica, mentre nel 2002 appare nel videoclip del brano I giorni migliori dei Tiromancino.

In televisione recita nelle fiction Io e mamma, Distretto di Polizia, 48 ore e Incantesimo, partecipando inoltre al programma Nessundorma di Paola Cortellesi. Nel 2004 esordisce al cinema nel film Ovunque sei di Michele Placido, presentato al Festival di Venezia. L'anno dopo viene scelta da Paolo Sorrentino per L'amico di famiglia, recitando nello stesso anno anche in A casa nostra di Francesca Comencini. Nel 2007 recita nel film tedesco Pornorama e ottiene il suo primo ruolo da protagonista, ne La giusta distanza di Carlo Mazzacurati; per la sua interpretazione nel ruolo di Mara, ottiene l'anno seguente una candidatura ai David di Donatello come migliore attrice protagonista.

Nell'ottobre 2008 appare su Rai 1 nella miniserie televisiva Coco Chanel di Christian Duguay, dedicata alla celebre creatrice di moda. Nello stesso anno si aggiudica il premio Biraghi,[5] recitando anche ne Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari. Nel 2009 appare sul grande schermo con Fortapàsc di Marco Risi, film sulla vita del giornalista Giancarlo Siani, e con Generazione 1000 euro di Massimo Venier; grazie a queste due interpretazioni, vince il Ciak d'oro come rivelazione dell'anno.

Nel 2010 partecipa al videoclip dei Baustelle Gli spietati, mentre al cinema è tra i protagonisti di Benvenuti al Sud, insieme a Claudio Bisio, Alessandro Siani e Angela Finocchiaro, ruolo per cui l'anno seguente vince il David come migliore attrice non protagonista, e di La donna della mia vita, al fianco di Luca Argentero e Alessandro Gassmann. Nel dicembre 2010 posa inoltre per l'edizione italiana di Maxim. L'anno dopo recita nel film Cose dell'altro mondo e nella miniserie TV Il segreto dell'acqua.

In questo decennio, sul grande schermo è ancora al fianco di Bisio in Benvenuti al Nord e Ma che bella sorpresa; continua a cimentarsi nella commedia con Passione sinistra di Marco Ponti, insieme ad Alessandro Preziosi, Una donna per amica di Giovanni Veronesi e 10 giorni senza mamma di Alessandro Genovesi, affiancata in tutti e due i film da Fabio De Luigi, senza tralasciare ruoli prettamente drammatici come ne La verità sta in cielo di Roberto Faenza. Per il piccolo schermo, nel 2017 recita inoltre in Un covo di vipere de Il commissario Montalbano, episodio rimasto tra i meglio accolti nella storia della serie, sia dal pubblico[6] sia dalla critica.[7]

Nel 2020 è ancora al fianco di De Luigi in 10 giorni con Babbo Natale, sequel di 10 giorni senza mamma, per il quale vince il Nastro d'argento come migliore attrice in un film commedia.[8] Nel 2023 torna in televisione, affiancando il Mago Forest alla conduzione di una puntata di GialappaShow.[9]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Colette parlerà tristemente del piacere di Colette, regia di Adriano De Santis (2004)
  • Duck di Stella Feehily, regia di Roberta Nicolai (2004)
  • Camera di sangue di Angela Carter, regia di Mario Grossi (2004)
  • Don Giovanni - Studio terzo, tratto dal Don Giovanni di Molière, regia di Giovanni Boncoddo (2004)
  • Intrattenimento violento, testo e regia di Eleonora Danco (2012)
  • Quando Nina Simone ha smesso di cantare di Darina Al Joundi e Mohamed Kacimi, regia di Giorgio Gallione (2013)
  • È Stato la mafia di Marco Travaglio, regia di Stefania De Santis (2014)
  • Tutta casa, letto e chiesa di Dario Fo e Franca Rame, regia di Sandro Mabellini (2018)
  • I have a dream – Le parole che hanno cambiato la storia, testo di Gabriele Guidi ed Ennio Speranza, regia di Gabriele Guidi (2018)

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

  • Mamá Luisa Rivera in Coco

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pedro Armocida, Cara Valentina - Intervista a Valentina Lodovini, in FilmTv, nº 27, 2020.
  2. ^ Diplomati del Liceo anni '90, su sansepolcroliceo.it.
  3. ^ a b Valentina Lodovini, su labottegadegliattori.it.
  4. ^ a b Micol Sarfatti, Valentina Lodovini: «Recitare è un continuo sopralluogo emotivo», in Sette, Corriere della Sera, 4 gennaio 2019.
  5. ^ Premio Biraghi a Argentero, Ragonese, Miglio e Lodovini, su trovacinema.repubblica.it, 26 luglio 2008. URL consultato il 28 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2017).
  6. ^ Stefania Stefanelli, Ascolti Tv Lunedì 27 febbraio 2017. Il Commissario Montalbano al 40.8% (10.674.000 spettatori), su davidemaggio.it, 28 febbraio 2017.
  7. ^ Paolo Sutera, Il Commissario Montalbano, una ricetta letteraria diventata classico televisivo, su tvblog.it, 28 febbraio 2017.
  8. ^ Nastri d’argento 2021, ecco tutti i vincitori, su rollingstone.it, 22 giugno 2021.
  9. ^ Gennaro Marco Duello, Gialappa's Show su Tv8: Mago Forest e Valentina Lodovini conduttori, anticipazioni sesta puntata, su fanpage.it, 23 giugno 2023.
  10. ^ Nastri d’argento 2021, ecco tutti i vincitori, su rollingstone.it. URL consultato il 22 giugno 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore David di Donatello per la migliore attrice non protagonista Successore
Ilaria Occhini
per Mine vaganti
2011
per Benvenuti al sud
Michela Cescon
per Romanzo di una strage
Controllo di autoritàVIAF (EN103001400 · ISNI (EN0000 0000 7297 5772 · SBN RAVV573125 · LCCN (ENno2009176726 · GND (DE1062385780 · BNF (FRcb165332551 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2009176726