Utente:Valentino Pedrotti/Sandbox

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Durante gli anni 70' dell'Ottocento comincia il fenomeno dell'immigrazione dall'Europa in America: la situazione economica è pessima. Il settore agricolo è quello più in crisi; ci sono numerose inondazioni e si diffondono nuove patologie delle piante come l'oidio, la peronospora e la filossera. Anche altri ambiti come quello serico, quello della lavorazione delle pelli e quello della produzione di chiodi, si trovano in difficoltà. Per far fronte a questi problemi il governo austro–ungarico l'8 novembre del 1881 emana una legge che istituisce il Consiglio Provinciale d'Agricoltura, un ente che riceve fondi dal Ministro dell'Agricoltura e dalla Giunta Provinciale. Ha il compito di promuovere innovazioni in campo agricolo, collaborando con gli istituti di San Michele e Rotholz. Il Consiglio Provinciale d'Agricoltura é diviso in due sezioni: una a Innsbruck e una a Trento (1881). La sua prima attività, e forse la più popolare, è quella della distribuzione di sementi, concimi, alimenti alla popolazione è colpita dall'inondazione del 1882. In un secondo momento aiuta il settore serico anch'esso in serie difficoltà a causa sia della "pebrina" o "nosematosi", una malattia che distrugge la produzione dei bachi da seta, sia della concorrenza sul mercato delle sete provenienti dall'Oriente. In questo caso il Consiglio d'Agricoltura istituisce un "Comitato bacologico" che fa una selezione dei semi da bachi da seta infetti da quelli sani. Per mantenere i rapporti tra contadini e enti pubblici nascono i Consorzi agrari distrettuali. Sono distribuiti nelle valli e sono 27 dislocati nei paesi di Ala, Arco, Borgo, Cavalese, Cembra,Civezzano, Cles, Condino, Fassa, Fondo, Ledro, Levico, Lizzana, Malè, Mezzolombardo, Mori, Nogaredo, Pergine, Primiero, Riva, Segonzano, Santa Croce, S.Michele, Strigno, Tesino, Tione, Vezzano.

In questi primi anni d'attività l'Istituto agrario non partecipa e non effettua grandi innovazioni in campo agricolo: deve restaurare la struttura dell'ex convento e rimodernare l'azienda . Il direttore Edmund Mach, che partecipa alla Giunta permanente del Consiglio provinciale, stringe degli accordi con il Consiglio Provinciale d'Agricoltura e i Consorzi Agrari distrettuali e impegna l'Istituto in iniziative di informazione e diffusione tramite la stampa–periodica: mensilmente viene distribuito ai contadini un bollettino che ha il compito di divulgare le innovazioni e pratiche colturali da effettuare in quella stagione. Inoltre ogni anno l'Istituto fornisce un libro chiamato "Almanacco agrario", il quale contiene delle tabelle dove raccogliere le annotazioni riguardanti le pratiche colturali, gli eventi metereologici con alcuni consigli. Non mancano certificazioni e ricerche, in particolare sulla fillossera e la peronospora fatte dalla Stazione Sperimentale. Ma assai importante è l'insegnamento al ceto contadino tramite i maestri delle scuole popolari e i "docenti ambulanti"

Nel 1923 il Consiglio Provinciale d'Agricoltura diventa "Consiglio agrario Provinciale"; questo organo è di tipo fascista e ha gli stessi compiti affidati in precedenza. Nel 1924 in ogni provincia viene stabilito un "Consiglio agrario Provinciale". I Consigli agrari Provinciali sono divisi in 4 sezioni: economia, agricoltura, foreste e istruzione agraria. Il Consiglio Provinciale d'Agricoltura negli anni successivi viene accorpato all'organo del Consiglio Provinciale dell'economia, perdendo potere, e in un secondo momento negli anni 30' si unisce al Consiglio Provinciale delle Corporazioni. Durante questo periodo l'agricoltura viene seguita dalla Cattedra Ambulante, persone che forniscono insegnamenti tecnici, assistenza tecnica, divulgazione tecnica poichè l'Istituto agrario di San Michele aveva problemi di tipo economico.


Bibliografia : Fabio Giacomoni. Istituto Agrario di San Michele all'Adige. San Michele all'Adige 1994, pag 68-74, 171-173, 181-188, 237-245.

Mirko Saltori, Istituto Agrario di San Michele all'Adige: note storiche, Fondazione Edmund Mach 2008, pag.22

Mario Falcetti, Faedo e il suo vigneto,Fotocomposizione LIFE 1994, pag 19

Almanacco agrario del 1921