Utente:Sophista/Sandbox3

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Nato il 1901 a Ružomberok divenne, fin da ragazzo, il discepolo prediletto dell'abate Andrej Hlinka, fondatore del Partito Popolare Slovacco, rinominato poi Partito Popolare di Hlinka (HSĽS), e fervente sostenitore dell'autonomia della Slovacchia prima nell'ambito dell'Austria-Ungheria e poi della Cecoslovacchia. A causa della sua vicinanza a Hlinka, venne espulso da tutte le scuole della Cecoslovacchia. Partecipò alle attività del Partito Popolare di Hlinka fin dagli esordi impegnandosi nell'apparato amministrativo e nell'organizzazione della stampa, diventando capo redattore dello "Slovák", il giornale del partito, dopo l'arresto di Vojtech Tuka.

Si dedicò anche alla composizione di numerose opere letterarie nello spirito della difesa e propaganda della lingua e della cultura slovacca. Condivise la lotta di Hlinka per la difesa della cultura slovacca contro il centralismo ceco, proponendo un regime di tipo federale. Fece parte dell'ala polonofila del partito fin dagli anni Venti, divenendo sostenitore dell'idea di una federazione tra Slovacchia e Polonia. Alla fine degli anni Trenta raggiunse il culmine della sua carriera politica, diventando dal 1935 al 1939 deputato per il HSĽS al Parlamento di Praga, appartenendo all'ala più moderata del partito, favorevole all'autonomia della Slovacchia nell'ambito di una federazione Ceco-Slovacca, cosa che si realizzò come accennato in questo capitolo. Fondò e comandò nel 1938 le Guardie di Hlinka.

  • Jozef Paučo, Karol Sidor. Politik, novinár, spisovateľ [Karol Sidor. Politico, giornalista, scrittore], Middletown 1962;
  • František Vnuk, Karol Sidor (1901-1953), "Slovakia XXI", 1971, pp. 180-188.