Utente:S.farris15/Clara Campoamor

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Claara Campoamor Rodríguez (Madrid, 12 febbraio 1888 - Losanna, 30 aprile 1972) è stata un avvocatessa, scrittrice e esponente politica che si dedicò a difendere i diritti delle donne spagnole.[1][2][3] Creò l'Unione Repubblicana Femminile ed è stata una delle principali attiviste nel movimento per il suffragio femminile in Spagna, ottenuto nel 1931 e esercitato per la prima volta dalle donne nelle elezioni del 1933.[4] A causa della Guerra Civile, dovette fuggire dalla Spagna. Si rifugiò in esilio in Svizzera, dove morì.[5]

Nata a Madrid da Pilar Rodríguez Martínez, sarta, e Manuel Campoamor Martínez, contabile presso la redazione di un giornale, il suo nome di battesimo era Clara Campoamor Rodríguez. La sua famiglia paterna proveniva dalla Cantabria e dalle Asturie, mentre quella materna da Madrid e Toledo. Aveva due fratelli, di cui sopravvisse solo Ignacio, che ebbe incarichi politici durante la Seconda Repubblica.

Nel 1898, all'età di 10 anni, la morte del suo padre costrinse Clara a lasciare i suoi primi studi per collaborare al sostentamento familiare. Lavorò come sarta, commessa e telefonista, e nei concorsi del giugno del 1909 ottenne un posto come ausiliario femminile di seconda classe nel corpo ausiliario di Telégrafi del Ministero dell'interno spagnolo, con successivi trasferimenti aSaragozza (per alcuni mesi) e a San Sebastián (per quattro anni). Nel 1914, ha ottenne una posto nel Ministero della Pubblica Istruzione, piazzandosi al primo posto nella graduatoria del concorso, fatto che le permise di tornare a Madrid, dove esercitò la professione di professoressa di taquigrafia e mecanografia nelle Scuole di Adulte. Negli anni successivi, alternò questo lavoro con quelli di traduttrice dal francese, ausiliaria mecanografa nel Servizio di Costruzioni Civili dello stesso Ministero, e segretaria di Salvador Cánovas Cervantes, direttore del giornale conservatore, maurista, La Tribuna, lavoro che fece nascere in lei l'interesse per la politica e che la porta a pubblicare degli articoli.

Nel 1920 cominciò i suoi studi superiori, conseguendo il titolo e iscrivendosi successivamente alla Facoltà di Diritto, di cui conseguì la laurea il 19 di dicembre di 1924.[6] Nel frattempo, si frequentò alcune associazioni e tenne degli interventi in occasione di varie conferenze. All'età di 36 anni, divenne una delle poche avvocatesse spagnole dell'epoca, e cominciò ad esercitare la sua professione. Nel 1925 fu la seconda donna ad unirsi alla Scuola di Avvocati di Madrid, un mese dopo rispetto a Vittoria Kent.[7]

Alcune fonti ipotizzano che le sue idee sull'eguaglianza delle donne l'avvicinarono allo PSOE, che in quel periodo avrebbe scritto il prologo del libro Femminismo socialista di María Cambrils, dedicato a Pablo Iglesias. Tuttavia, non si affiliò mai a quel partito, né tantomeno accettò la collaborazione dei socialisti con la dittatura di Primo de Rivera. Ciò che è certo, però, è che fece parte, nell'1929, del comitato organizzatore della Raggruppazione Liberale Socialista, che si sciolse poco tempo dopo. Clara e Matilde Huici, repubblicane e oppositrici del regime di Primo de Rivera, proposero —senza successo e probabilmente questo fu il motivo per il quale l'abbandonarono poco aver aderito— che questa Raggruppazione prendesse le distanze della dittatura.

Clara Campoamor portò avanti una notevole attività come conferenziera nell'Associazione Femminile Universitaria e nell'Accademia di Giurisprudenza, difendendo sempre l'eguaglianza dei diritti della donna e la libertà politica. Lavorò con Enrique Martí Jara, amico di Manuel Azaña alla fase embrionale del partito Azione Repubblicana e all'inizio comprarve addirittura nel suo Consiglio Nazionale. Ad ogni modo, non raggiunse mai il suo ideale strategico: l'unione di tutti i repubblicani in un grande partito di centro con Azaña come delfino naturale di Alejandro Lerroux.[senza fonte]

Dopo la ribellione di Ángel García Hernández e Fermín Galán inJaca e il processo contro il Comitato Rivoluzionario, Clara ha prese le difese di alcuni degli implicati, tra i quali figurava suo fratello Ignacio.

Il suffragio femminile

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Template:VTVedi anche Suffragio femminile

A seguito della proclamazione della Seconda Repubblica, Clara Campoamor è stata eletta deputata per la circoscrizione della città di Madrid nelle elezioni del 1931 (allora le donne potevano essere elette, ma non votare) per il Partito Radicale,[9] a cui si era unita dopo che questo si era proclamato "repubblicano, liberale, laico e democratico", valorii, questi, fondamentali nella sua ideologia politica.[8]

Durante il periodo delle Cortes Costituenti del 1931, fece parte del gruppo che elaboro il proietto della Costituzione della nuova Repubblica integrata da ventun deputati. In questo organismo combattè per affermare la non-discriminazione per ragione di sesso, l'eguaglianza giuridica dei figli e delle figlie nate dentro e fuori dal matrimonio, il divorzio e il suffragio universale, spesso chiamato “voto femminile”. Ottenne tutto, tranne l'aspetto relativo al voto, che ha dovuto dibattersi nelle Cortes di Spagna.

La sinistra, tranne un gruppo di socialisti e alcuni repubblicani, non voleva che le donne votassero perché si credeva che fossero fortemente influenzate dalla Chiesa e che avrebbero votato a favore della destra. Per questo, il Partito Radicale Socialista fronteggiò Clara con un'altra deputata, Vittoria Kent, contraria al voto delle donne. Il dibattito finale, che ebbe luogo il 1 ottobre, è stato un evento. Campoamor fu considerata la vincitrice e l'approvazione dell'articolo 36 che rese possibile il suffragio femminile avvenne con 161 voti a favore e 121 contro. Potè contare sull'appoggio della maggior parte del Partito Socialista —con alcune eccezioni importanti come quella di Indalecio Prieto—, buona parte della destra, quasi tutti i deputati di Esquerra Repubblicana di Catalunya e piccoli gruppi repubblicani come i progressisti e la Raggruppazione di Difesa della Repubblica. A votare contro furono Azione Repubblicana, il Partito Radicale Socialista e, quello che più di tutti contrariò Clara, lo stesso Partito Radicale, eccetto quattro membri.[9]

Né lei né Vittoria Kent riuscirono a rinnovare i propri seggi nelle elezioni del 1933. Nel 1934, Clara Campoamor abbandonò il Partito Radicale visti la sua subordinazione a CEDA e gli eccessi nella repressione dell'insurrezione rivoluzionaria nelle Asturie. Ma quando quello stesso anno cercò (con la mediazione di Santiago Casares Quiroga) di unirsi alla Sinistra Repubblicana (fusione di radicalsocialisti, azañisti e galleghisti), le venne negata l'ammissione. Fu allora che scrisse e pubblicò, nel maggio del 1936, Il mio peccato mortale. Il voto femminile e io, una testimonianza personale delle sue lotte parlamentari.

Clara Campoamor fu sepolta nel pantheon della famiglia Monsó Riu nel Cimitero di Polloe di San Sebastián, Guipúzcoa.

All'esplodere della Guerra Civile, si exilió a Ginevra e nel 1937 pubblicò a Parigi: La rivoluzione spagnola vista da una repubblicana, in cui narra la sua esperienza a Madrid, mostrandosi critica nei confronti del comportamento dei repubblicani. Visse per un decennio a Buenos Aires, dove si guadagnò da vivere traducendo, tenendo conferenze e scrivendo biografie (Concezione Arenal, suor Juana Inés de la Cruz, Quevedo...). Pubblicò 29 testi divulgativi nella rivista femminile Chabela tra il 1943 e il 1945 e tradusse De pane lucrando dal francese, sull'esempio di Víctor Hugo e di Émile Zola. Cercò di tornare in Spagna alla fine degli anni '40 del Novecento, ma quando venne a sapere di essere accusato di far parte di una loggia massonica desistette.

Nel 1955 si stabilì a Losanna (Svizzera) dove lavorò in uno studio di avvocati finché non perse la vista. Morì di cancro il 30 aprile del 1972. I suoi resti furono spostati giorni dopo al cimitero di Polloe a San Sebastián (Guipúzcoa), e sono conservati nel pantheon della famiglia Monsó Riu dal momento che Clara era la madrina della famiglia.[10]

Memoria storica

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Busto originale di Clara Campoamor nelle dintorni del Centro Conde Duca di Madrid, opera di Lucas Alcalde nel 2006
Omaggio a Clara Campoamor nello stabilizzatore verticale di un Boeing 737-800 compagnia aerea Norwegian Air Shuttle

Dopo la Transizione, le fu fatto omaggio e le si dedicarono riconoscimenti che sono stati valutati scarsi dalle organizzazioni per l'eguaglianza della donna.[senza fonte] Diversi licei, scuole, centri culturali, associazioni di donne, parchi e strade sono state intitolate a lei e portano il suo nome.

Tra questi riconoscimenti spicca, per la sua ripercussione e importanza, la creazione nel 2005 del Premio Donna e Parlamento "Clara Campoamor" che viene conferito da Congresso dei Deputati, Senato e Ministero della Presidenza. Questa onorificenza riconosce le opere o studi che apportano conoscenza o sottolineano il significato della partecipazione delle donne alla vita politica e specialmente parlamentare. L'obiettivo del Premio Donna e Parlamento «Clara Campoamor» è riconoscere e mettere in luce l'attività politica delle donne nel corso della storia. Tra gli omaggiati figurano Álvaro de Diego González e Julia Sevilla Merino.

Nel 1988 Correos ha lanciato un francobollo di commemorazione del Primo Centenario della nascita di Clara Campoamor, che era entrata a far parte del corpo ausiliario di Telegrafi, nel 1909, come ausiliario femminile di seconda classe .

Nel 1998 il Segretariato per l'Eguaglianza del PSOE andaluso ha istituito i Premi Clara Campoamor che vengono riconosciuti annualmente, uno per provincia e uno straordinario, a quelle personalità o collettivi che si siano distinte nella difesa dell'eguaglianza della donna.[11]

Allo stesso modo, il Comune di Madrid ha creato nel 2006 un premio con il suo nome, che nella sua prima edizione dell'8 marzo è stato consegnato all'avvocatessa e femminista María Telo Núñez. Quello stesso giorno, è stato inaugurato nella piazza delle Guardias de Corps di Madrid, un busto di Clara Campoamor realizzato dallo scultore Lucas Alcalde.

Nel 2006, anno in cui si celebrava il 75º anniversario dell'approvazione del suffragio femminile in Spagna, diversi collettivi hanno promosso una campagna chiedere chiedere il riconoscimento dell'importanza dell'azione di Clara da parte del Congresso dei Deputati, con la collocazione di un busto nei loro spazi. A novembre di quello stesso anno, il PSOE ha presentato una proposta-non-di-legge sollecitando al Governo dello stesso partito che le politiche di eguaglianza avessero riscontro anche nella coniazione dell'euro. La figura femminile scelta affinché apparisse selle future monete di euro è stato quella di Chiara Campoamor, per essere stata la principale sostenitrice del voto femminile nella Seconda Repubblica. Questa proposta è stata approvata il 12 giugno 2007, dal il Pleno del Congreso, con l'appoggio di tutti i gruppi parlamentari tranne il PP, che si astenne.[12]

Nel 2007, il Ministero di Promozione ha varato la Nave Polivalente B-32 Clara Campoamor", battezzata in suo onore e impiegata dalla Società di Salvataggio e Sicurezza Marittima.

Nel 2011, in occasione del centenario del Giorno Internazionale della Donna, la Zecca di Stato spagnola ha coniato una moneta commemorativa in argento con valore facciale di 20 euro che mostra l'effigie di Clara Campoamor.[13]

Clara Campoamor Rodríguez a San Sebastián

Nello stesso 2011 è stata collocata nella piazza Clara Campoamor di San Sebastián, Guipúzcoa, una scultura dell'artista Dora Salazar che rappresenta Clara Campoamor, a dimensione reale in piedi con un libro in mano. Nel 2017 la scultura è stata spostata nella centrale piazza Vinuesa, accanto al paseo de La Concha.[14]

Da dicembre 2016, il Comune di Bilbao ha intitolato a lei una strada nella zona di Zorroza, in onore della sua memoria.

Nell'estate del 2016, il busto di Clara Campoamor di Madrid è stato rubato della sua postazione. Il Comune della città ha preso la decisione di sostituirlo, per ragioni artistiche e sociali, commissionandolo allo stesso scultore per installarlo nuovamente nello stesso luogo, nel dicembre del 2017.[15]

Busto di Clara Campoamor nel 2018 (Pza. Guardias de Corps, Madrid)
  • El derecho de la mujer en España (1931)
  • El voto femenino y yo: mi pecado mortal (1935).
  • La révolution espagnole vue par une républicaine (1937). La prima edizione fue pubblicata a Parigi. Successivamente sono state prodotte varie traduzioni in spagnolo.
  • La revolución española vista por una republicana, ripubblicato nel 2018 dall'editorial Renacimiento e tradotto da Luis Español Bouché.[16][17]
  • El pensamiento vivo de Concepción Arenal (1943)
  • Sor Juana Inés de la Cruz (1944)
  • Vida y obra de Quevedo (1945)
  • Heroísmo criollo: la Marina argentina en el drama español (1939-1983), Buenos Aires. Pubblicato nel 1939 da Talleres Gráficos Fanetti & Gasperini e ripubblicato nel 1983 dal Istituto di Pubblicazioni Navali. Libro scritto congiuntamente al deputato repubblicano Federico Fernández de Castillejo, anch'esso esiliato.
  • Del amor y otras pasiones. Artículos literarios .[18] (Articoli e 2 interviste inedite, raccolti grazie al lavoro di ricerca realizzato da Beatriz Ledesma Fernández de Castillejo, che ha anche provveduto ad antologizzarlo e prologarlo per la 'Colección de Cuadernos de Obra Fundamental' del Banco Santander).[19]

Nella finzione

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Anno Film Diretto da Attrice
2011 Clara Campoamor, la mujer olvidada Laura Mañá Elvira Mínguez
2020 El Ministerio del Tiempo: La memoria del tiempo Javier Olivares María Morales
  1. ^ Ficha en Público sobre la II República Española en su 80 aniversario: Protagonistas Público. Consultado el 12 de mayo de 2012.
  2. ^ Clara Campoamor (por fideus)
  3. ^ Biografía de Clara Campoamor en "plusesmas.com". Consultado el 9 de mayo de 2011.
  4. ^ Las mujeres en la guerra civil, Ministerio de Cultura de España, pp. 11, ISBN 84-7483-575-5.
  5. ^ La cara más secreta de Clara Campoamor, in El País, 18 de enero de 2019.
  6. ^ Los datos sobre su periplo 1909-1924 proceden de N. Samblancat Miranda, “Clara Campoamor en busca de la igualdad” (publ. en GEXEL, Grupo de Estudios del Exilio Literario, 2012), introducción revisada y ampliada de su edición de la obra de Clara Campoamor La revolución española vista por una republicana, Bellaterra, Barcelona, Universitat Autònoma de Barcelona, Servei de Publicacions, 2002, pp. 19-58], que a su vez cita en detalle las referencias oportunas.
  7. ^ Prada, José Manuel, Lo que pudo ser y no fue: homenaje a Carmen López Bonilla, su otrosi.net, Otrosí, 2014, pp. 37-39. URL consultato il 6 de mayo de 2015 (archiviato dall'url originale il 15 de febrero de 2016).
  8. ^ Congreso: Histórico de Diputados 1810-1977
  9. ^ La mujer en la República (1931-1936).
  10. ^ Homenaje de la plataforma PLAZANDREOK a su memoria en 2006. Consultado el 09/05/2011.
  11. ^ «Entrega de los Premios Clara Campoamor 2013.» Diario de Sevilla.
  12. ^ Diario de Sesiones del Congreso de los Diputados, Sesión Plenaria nº 242.
  13. ^ FNMT-RCM: 20 Euros - Día de la Mujer Trabajadora
  14. ^ Donostia.eus - [Noticia] Inaugurada la nueva ubicación de la escultura de Clara Campoamor, su www.donostia.eus. URL consultato il 19 de noviembre de 2017.
  15. ^ El busto de Clara Campoamor regresa a Malasaña. URL consultato il 19 de agosto de 2018.
  16. ^ (ES) La revolución española vista por una republicana, su Editorial Renacimiento. URL consultato il 18 de enero de 2019.
  17. ^ (ES) La cara más secreta de Clara Campoamor, 18 de enero de 2019. URL consultato il 18 de enero de 2019.
  18. ^ (ES) Fundación Banco Santander, Del amor y otras pasiones (Artículos literarios), su www.fundacionbancosantander.com. URL consultato il 17 de enero de 2019.
  19. ^ Clara Campoamor, de la lucha feminista al ensayo poético, su m.elcultural.com. URL consultato il 17 de enero de 2019.

Collegamenti esterni

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