Utente:Roby09/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Gruppo Tradizione e realtà

[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo Tradizione e realtà è stato un gruppo di pittori italiani attivo a Napoli tra il 1966 e Il 1968.

Il gruppo era composto alla fondazione di dieci pittori: Giuseppe Ciavolino, Gennaro Cuocolo, Romano De Filippo, Marcello Ercole, Arturo Jannace, Antonio Madonna, Rosario Mazzella, Francesco Nazzaro, Luigi Pane e Federico Starnone.[1] I componenti del gruppo si prefiggevano di continuare l'opera pittorica dei maestri che li hanno preceduti, rinnovandola con l'esperienza della realtà contemporanea e con la loro sensibilità, così come dichiarato nel loro "manifesto[2]", riportato integralmente di seguito.

I pittori del gruppo esposero per la prima volta insieme le loro opere a Napoli presso la galleria "La Barcaccia" il 5 marzo 1966[3]. Altre mostre collettive del gruppo si tennero alla galleria Viciniana di Milano[4], allo Sporting Club Autonautico di Napoli[5], alla galleria "Lo Zodiaco" di Napoli[6], alla galleria "Il Tempietto" di Foggia[7]. La mostra collettiva del gruppo tenuta a Roma, presso la galleria Silvia[8] segnò anche lo scioglimento del gruppo. In occasione di quest'ultima esposizione dei componenti iniziali del gruppo rimasero solo De Filippo, Madonna, Mazzella e Nazzaro, mentre si aggiunsero Ferdinando Ambrosino, Luigi Annunziata, Antonio Berté, Lucio Garzia, Antonietta Lande, Iris Martens, Mario Pacifico, Antonio Sarnelli.

Il manifesto del gruppo

[modifica | modifica wikitesto]
  • Dipingiamo per il piacere di dipingere, senza preoccuparci di essere originali. Se lo siamo tanto di guadagnato.
  • Vogliamo realizzare una pittura che tenga conto della prospettiva, dei volumi, della luce, della forma, e di tutti i canoni che hanno regolato l’arte pittorica nei secoli; una pittura, infine, che sia il risultato di un’emozione, l’espressione di un sentimento.
  • Ce ne infischiamo delle teorie dei critici dell’alta cultura e dei loro prolissi discorsi. Crediamo soltanto ai critici-poeti tipo Baudelaire.
  • Le teorie non hanno mai creato un capolavoro – dice Renoir; ed affermava: La pittura deve essere soprattutto una cosa piacevole. Noi vogliamo che i nostri quadri piacciano agli esperti ed ai borghesi.
  • Le “novità” con la barba ci mettono di buon umore. Anche le trovate idiote.
  • Non vogliamo reagire a quelli che ci hanno receduti (i nostri maestri); vogliamo invece continuare la loro opera, rinnovandola con l’esperienza della realtà di oggi e con la nostra sensibilità.
  • Non ci preoccupiamo di essere moderni. Lo siamo.
  • La natura è per noi - come lo fu per i nostri predecessori – il grande vocabolario da cui scegliamo le parole che ci occorrono.
  • Detestiamo i camaleonti dell’arte. Nel quadro ci deve essere l’uomo con tutte le sue convinzioni e le sue idealità.
  • Non formuliamo programmi. Anche l’inferno è lastricato di buone intenzioni. Vogliamo produrre quadri realizzati, non soltanto con il cervello, ma ancora con tutti i sensi pronti. In termini rigorosamente pittorici, e che sappiano comunicare con il pubblico.
  • Voltiamo le spalle al cubismo, al “fovismo”, al surrealismo, all’astrattismo, all’informale, alla pop-art, all’arte programmata, all’op-art, che hanno dato prodotti prefabbricati a freddo con il cervello.
  • Vogliamo dipingere con gioia, senza “angoscia”, senza “problematica”, senza teorie, con la speranza di trasmettere ai nostri simili il nostro messaggio.
  1. ^ Piero Girace, Espongono i dieci di "Tradizione e realtà", in Napoli Notte, 4/5 marzo 1966.
  2. ^ Piero Girace, Insorgono contro l'arte intellettualizzata e politicizzata, in Roma, 24 febbraio 1966.
  3. ^ Piero Girace, Successo alla Barcaccia dei pittori di "Tradizione e realtà", in Napoli Notte, 12 marzo 1966.
  4. ^ Leonardo Borgese, I dieci di "Tradizione e realtà", in Corriere della sera, 26 ottobre 1966.
  5. ^ Piero Girace, Il pieno successo della rassegna napoletana dei dieci pittori del gruppo "Tradizione e realtà", in Roma, 13 dicembre 1966.
  6. ^ Piero Girace, I pittori di "Tradizione e realtà" allo Zodiaco, in Roma, 20 gennaio 1967.
  7. ^ Vice, Neo-realisti napoletani hanno conquistato Foggia, in Napoli Notte, 21 gennaio 1968.
  8. ^ Piero Girace, Vivo successo ottenuto a Roma dai pittori di "Tradizione e realtà", in Roma, 31 maggio 1968.