Utente:Roberto Bencich/Sandbox

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Associazione Culturale SPARTACO

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Associazione nata il 16 dicembre 2016 presso la Lega Nazionale di Trieste.

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Il sogno di un Capo di Marina dà forma alla necessità di ricordare la gioventù spesa nella Naja da attempati giovanotti con il cuore mai domo. Il 16 dicembre 2016 a Trieste, presso la sede della Lega Nazionale, si tenne la commemorazione di una delle più importanti imprese della allora Regia Marina – affondamento della corrazzata HMS Queen Elizabeth (Alessandria d’Egitto, 18/19 dicembre 1941) - ad opera di due Marò concittadini, il Capitano Antonio Marceglia e il Palombaro Spartaco Schergat, in particolar modo quest’ultimo “ primo nel pericolo e ultimo nel riconoscimento” titolo della rappresentazione in prosa portata in scena dal M° Francesco Gusmitta in ricordo di quest’ultimo. Il fato volle che quello stesso giorno, alcuni SDI - che negli anni ’80 furono addestrati dagli Incursoti della Marina e da istruttori appartenenti al BSM – partecipassero alle esequie di Carlo Alfredo Panzarasa, Marò del Battaglione San Marco a Capo Betasom agli Ordini di Enzo Grossi (Comandente della Basa Atlantica dei sommergibili) e appartenente alla Btg. Fulmine della Xa MAS agli ordini del comandante Junio Valerio Borghese. In tale occasione, gli stessi SDI, associati all’ANSDIM, nonché Ufficiali e Sottufficiali della MM in quiescenza tra i quali Arditi Incursori del ComSubIn, decisi a non disperdere una così pregnante occasione di incontro, scelsero di fondare l’associazione in parola ottenendo altresì l’imprimatur dell’allora Com.te del GOI - Comando Subacquei Incursori - il Capitano di Vascello Stefano Frumento al quale fu donato il bellissimo “Spartaco che si erge dalle acque” dipinto dal M° Arturo d’Ascanio che fu consegnato all’allora comandante del ComSubIn di La Spezia - Contrammiraglio Paolo Pezzutti - che lo espose nel suo Ufficio. L’emblema della SPARTACO nella sua forma di “Pentacolo” ricorda la fermezza della sentinella di Marina (SDI, Fucilieri di Marina – inseriti nel III° Reggimento di Marina San Marco) in forma stilizzata di ancora dove la marra è di colore nero a significare le tenebre in cui opera lo SDI (da qui il motto del corpo “In Tenebris Attendimus”) congiunta nel diamante che alloggia il simbolo dei Fucilieri di Marina, il FAL (fucile Beretta BM 59, adottato negli anni ‘70/’80 dai reparti di Fanteria di Marina, come SDI e BSM, ora organici) che incrocia l’Ancora romana dell’Ammiragliato e dalla quale parte l’elsa che dal rostro accoglie la picca (che è di per se stesso simbolo di Buona Guardia e Virtù Guerriere ) dell’Alabarda triestina con il cuspide e i due taglienti che ricordano un gladio romano adagiato sul tricolore, il tutto inserito nel pentacolo significante “OCAFF” l’Onore, il Coraggio, l’Audacia le Famiglia e la Fratellanza, dove la Famiglia è la patria e l’Onore è lo spirito che cementa i suoi figli in sentimento di fratellanza. La SPARTACO che si annovera tra le Associazioni culturali non riconosciute senza interesse di lucro - con associati in diverse Regioni del T.N. che ne condividono lo spirito - promuove il volontariato e la ricerca delle radici storiche delle Venezie e in particolar modo delle terre giuliano/dalmate incontrando giovani e altre Associazioni culturali e d’Arma. Numerose le occasioni che hanno impegnato la SPARTACO in veste collaborativa durante manifestazioni sportive anche di interesse nazionale, presenziando altresì ai vari di imbarcazioni della Marina Militare, nonché celebrazioni commemorative, culturali e opere di volontariato in favore della comunità come spese solidali e anche con donazioni a singoli in caso di emergenze sanitarie. Dal 2018 la SPARTACO organizza presso l’ostello scout Alpe Adria di Prosecco (TS), solitamente nell’ultima settima di agosto, una sorta di campo Militare denominato “CASTRUM” dove intrattiene i suoi partecipanti con conferenze “Forum” (a cui partecipano storici e scrittori), addestramenti di tipo militare (vengono invitati addestratori di altre associazioni d’arma), sport vari di contatto (sotto la visione di maestri di Arti Marziali riconosciuti CONI, FIGMMA, FIJLKAM, FIPE, ASI e Close Kombat), e attività di aspetto ludico tanto apprezzati dai giovani partecipanti. Il tutto avviene dopo l’alza Bandiera che la Spartaco rivolge alla madre Patria cantando l’Inno nazionale. Un momento toccante e intriso di sentimento, veterani in congedo, anziani coscritti e giovani che non hanno mai vissuto in una caserma, si ritrovano implotonati in un unico corpo che fissa il lento salire a riva del Tricolore. La SPARTACO dal 2016 si riconosceva nel motto degli SDI “In tenebris Attendimus” (Attendiamo nelle Tenebre). Il Presidente della SPARTACO è stato Vice Presidente dell’ANSDIM ma nel 2019 la natura della SPARTACO di poter accogliere sotto il suo “pentacolo” anche componenti di altre Armi – scelta non gradita al CD della A.N. - determinò la fine della collaborazione con l’Associazione Nazionale degli SDI e la rinuncia della quota di Vice Presidenza nel direttivo, pur mantenendo ottimi rapporti con quest’ultima (il Presidente dell’ANSDIM è proboviro della SPARTACO). Da allora nella SPARTACO nacque l’esigenza di dare ad ogni suo componente il lignaggio di socio ordinario senza distinzione di genesi e quindi fu coniato il nuovo motto “Sub Eodem Vexillo” (Sotto lo stesso Vessillo). Nella SPARTACO sono presenti Ufficiali, Sottufficiali e Marò di Marina, ed anche Fanti, Lagunari, Paracadutisti, Alpini, Carabinieri e Poliziotti oltre che naturalmente civili che ne condividono lo spirito. La SPARTACO, pur rispettando le idee di tutti, non dà asilo a discussioni politiche al suo interno e non partecipa con i suoi colori a incontri privati o pubblici che favoriscano la disobbedienza verso le Istituzioni. Le linee guida di SPARTACO esaudiscono ogni tipo di quesito in merito. La SPARTACO ha una divisa ordinaria composta da giubbotto associativo di colore bleu navy con fregio sul lato sinistro e motto ricamato sul retro collo, su pantalone beige. In estate l’associato indossa una polo dello stesso colore e fregio di cui sopra. L’associato calza il basco, berretto o cappello della sua Arma di genesi, ovvero, dopo le ultime disposizioni del Ministero della Difesa sull’uso promiscuo di fregi di Corpi Armati dello Stato e in attesa di chiarezza sulla questione, può scegliere di portare il basco di SPARTACO che è di colore verde acqua con fregio in metallo del “Pentacolo”. Durante le attività come CASTRUM o Forum di SPARTACO, al socio e all’ospite viene fornita la maglietta colorata con il simbolo Castrum e, oltre ad indossare il vestiaro dedicato all’attività – che per i soci è solitamente in vegetata spezzata di tipo militare - la persona viene invitata ad indossare esclusivamente il basco di SPARTACO - che non ha valore militare - per evitare mal intendimenti con Autorità o CD di altre associazioni. I componenti di SPARTACO tra di loro si chiamano Frà, solo i Capi di Marina vengono chiamati come fossero sottufficiali in servizio a “bordo”, “CAPO”. I soci Fondatori della SPARTACO sono: ➢ 1° Mrs. Lg.te Franco GLERIA, Capo; ➢ Sov. C. Roberto BENCICH, M/SDI ➢ Vladimiro Querci della Rovere, M/SDI; ➢ Giovanni MAUROVICH, M/SLO; ➢ Corrado SITAR, MA/SDI; ➢ A.S. Francesco DIGIORGIO; So.to NP/SDI; ➢ Luca GLERIA; ➢ Andrea GLERIA; Il CD di SPARTACO si forma per elezione ogni 4 anni. Pres. r. bencich

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