Utente:RiccardoCavaliere/Sandbox/Giovanni Zin

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Giovanni Pietro Zin (Montebello Vicentino, 23 marzo 1913Torino, 23 agosto 1969) è stato un matematico e fisico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Pietro Zin nacque a Montebello Vicentino il 23 marzo 1913 da famiglia agiata, figlio dell'enologo Massimo Zin. Frequentò le scuole elementari e le scuole medie a Lonigo e il Liceo scientifico a Verona. Nel 1932 si iscrisse all'Università di Pisa al corso di Matematica e Fisica, laureandosi brillantemente nel 1935, mentre era allievo della Scuola Normale Superiore sotto la guida di Guido Ascoli e Leonida Tonelli.

Nel 1938 venne assunto come ricercatore all'Istituto elettrotecnico nazionale "Galileo Ferraris" di Torino (all'epoca sede distaccata del Politecnico di Torino), operando in ambito di telecomunicazioni e telefonia. Dal 1941 assunse la direzione di tali settori di ricerca. Dopo alcuni anni all'istituto, dove accrebbe la sua notorietà come esperto di elettromagnetismo e analisi matematica, conseguì nel 1942 la libera docenza in Comunicazioni elettriche, ricevendo anche il Premio triennale Bianchi dell’Associazione Elettrotecnica Italiana. Nel 1943 incominciò l'insegnamento di Teoria dei circuiti <<da correggere molto di piu guardare annali>>elettrici presso l'Istituto, e di Misure elettriche presso l'Università di Torino, carica che mantenne fino al 1945.

Durante la seconda guerra mondiale, tra il 1944 e il 1945, combatté come partigiano tra le file della Formazione Matteotti, col nome di battaglia prof. Pier Luigi Conforti[1], occupandosi per incarico del C.L.N. della difesa degli impianti industriali piemontesi. Contestualmente fu nominato presidente della Federazione nazionale aziende elettriche municipalizzate (FNAEM) e dell'Azienda elettrica municipale di Torino.

Nel 1946 venne nominato professore straordinario di Meccanica statistica a Torino, ruolo che mantenne fino al 1952. Dal 1948 e fino al 1950 fu anche professore di Complementi di matematica nei circuiti elettrici presso l'Istituto "G.Ferraris" ottenendo l'anno successivo anche quella di Comunicazioni elettriche.

Nel 1953 partecipò al concorso per la cattedra di Fisica matematica bandito dall'Università di Cagliari e, pur risultandone vincitore, non lo accettò preferendo la chiamata a professore straordinario di Meccanica statistica dall'Università di Torino, venendo poi promosso ordinario nel 1956 e mantenendo la cattedra fino al 1962. A tale insegnamento affiancò anche quello di Onde elettromagnetiche fino al 1961, e quello di Fisica matematica e Calcoli di probabilità e statistica nel 1962. Lo stesso anno fu trasferito fino alla morte alla cattedra di Fisica matematica, ottenendo per incarico anche altri insegnamenti come Onde elettromagnetiche e Istituzioni di Fisica matematica.

Morì nel 1969 a 56 anni presso l'Ospedale San Giovanni Bosco di Torino.

Grande matematico e fisico, esperto nel campo dell'ottica, dell'elettromagnetismo, dell'elettronica e dello studio delle funzioni di variabile complessa, fu nominato nel 1960 socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino, di cui divenne socio nazionale nel 1966. Fu anche membro della Società italiana per il progresso delle scienze e socio ordinario dell'Unione matematica italiana[2].

Nel 1958 e nel 1964 fece parte del Comitato Nobel per il Premio Nobel per la Fisica.

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Zin, Giovanni, su I Partigiani d'Italia, Istituto centrale per gli archivi.
  2. ^ Notizie, in Bollettino dell’Unione Matematica Italiana, Serie 3, vol. 18, n. 4, Zanichelli, p. 531.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]