Utente:Raustofaffa/Sandbox

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Anima (corto)[modifica | modifica wikitesto]

Anima
Titolo originaleAnima
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2019
Durata15 min
Generedrammatico, musicale
RegiaPaul Thomas Anderson
SoggettoPaul Thomas Anderson
SceneggiaturaAndy Wachowski, Larry Wachowski
ProduttoreSara Murphy, Paul Thomas Anderson, Erica Frauman
Casa di produzioneNetflix.
Distribuzione in italianoNetflix
FotografiaDarius Khondji
MontaggioAndy Jurgensen
MusicheThom Yorke, Nigel Godrich
ScenografiaDamien Jalet
CostumiJohanna Garrad
Interpreti e personaggi

Anima è un cortometraggio del 2019 diretto da Paul Thomas Anderson con protagonista l’ex frontman dei Radiohead Thom Yorke.

Questa non è la prima collaborazione tra il regista e Thom Yorke in quanto Paul Thomas Anderson aveva già collaborato in precedenza con i Radiohead nel 2016 per la creazione di alcuni videoclip dell’album, A Moon Shaped Pool, come ad esempio il videoclip della canzone “Daydreaming”.

Il corto è stato definito da una parte della critica un “one reeler” un omaggio all’era del cinema muto per via della sua mancanza di dialoghi e la durata di appena 15 minuti.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il corto inizia con un’inquadratura fissa che prende come punto di vista un treno della metropolitana in movimento sul quale viaggiano dei passeggeri in uno stato di sonnolenza, tra queste persone c’è anche il protagonista interpretato da Thom Yorke.

Improvvisamente Thom Yorke si sveglia da questo torpore insieme ad un'altra passeggera del treno (Dajana Roncione). i due si scambiano uno sguardo e questo scatena una sorta di danza collettiva, che viene eseguita anche da tutti gli altri passeggeri che sono vestiti tutti allo stesso modo con delle mantelle scure.

La danza procede fino a quando arriva il momento di scendere dal treno e il protagonista nota che la donna ha lasciato una valigetta a bordo.

Il protagonista recupera la valigetta e cerca di ritrovare la donna probabilmente per restituirle l’oggetto smarrito.

Egli rimane bloccato in mezzo ad una folla di persone che rimane indifferente al suo passaggio continuando a eseguire dei movimenti metodici e ripetitivi.

Nonostante i vari tentativi di passare il tornello della metropolitana perde la valigetta che viene presa da una passante che a differenza sua riesce a oltrepassare il tornello al primo tentativo.

il protagonista dopo l'ennesimo tentativo di oltrepassare l'ostacolo viene scaraventato indietro da una forza non meglio specificata: da adesso avverranno una serie di eventi che faranno da impedimento al protagonista per poter raggiungere la donna. Successivamente, il protagonista riesce a scavalcare il tornello prendendo la rincorsa ma si ritrova improvvisamente in un luogo onirico dove le persone camminano tutte in fila ripetendo le stesse identiche azioni.

Il protagonista inizia ad andare nella direzione opposta rispetto a quella della massa, fino a che, scavalcando un muretto si ritrova in uno spazio vuoto dove ritrova la valigetta.

Ad ostacolarlo questa volta ci sono un gruppo di uomini che si muovono a quattro zampe in sincrono. Egli decide di provare ad imitarli per potersi unire a loro, ma perde l’equilibrio cadendo dalla piattaforma e facendo cadere così anche la valigetta.

Inspiegabilmente si ritrova nello spazio vuoto di prima dove scorge in lontananza la donna del treno, ma nel tentativo di raggiungerla viene preso dal gruppo di uomini che danzano su di una superficie inclinata. Cercando di uscirne fa cadere tutti.

A questo punto il protagonista si ritrova sdraiato a terra finalmente uscito da quel luogo onirico e qui ritrova la donna del treno. I due iniziano a danzare e a girare per la città insieme fino a raggiungere la fermata di un tram sul quale salgono e dove si scambiano gesti di affetto.

Il corto si conclude con il nostro protagonista che con uno sguardo pacifico guarda fuori dal finestrino e può finalmente addormentarsi.

Coreografie[modifica | modifica wikitesto]

Le coreografie sono curate dal coreografo Damien Jalet scelto da Yorke perché i due avevano già collaborato sul set del remake di Suspiria di Luca Guadagnino.

Dato che il corto è muto le danze e le coreografie che vengono rappresentate diventano una sorta di linguaggio espressivo con il quale i personaggi esprimono i loro sentimenti. [1]

Musica[modifica | modifica wikitesto]

I brani utilizzati in questo corto vengono presi direttamente dall’album Anima.[2]

Not the news[modifica | modifica wikitesto]

La canzone che apre il corto è Not the news riprodotta in un’affollata e soffocante metro, dalla quale Yorke, cerca di fuggire, disorientato e sconcertato, e ci riesce ma solo momentaneamente.

Traffic[modifica | modifica wikitesto]

Successivamente con il cambio di scena nella seconda ambientazione più surreale e onirica abbiamo l’inizio del brano Traffic che accompagna il corto fino al momento in cui il protagonista riesce ad uscire da quella realtà e si ritrova di nuovo nella città.

Down chorus[modifica | modifica wikitesto]

La fine del corto è accompagnata dalla traccia Down chorus, La canzone trasmette un senso di pace e tranquillità che si riflette con lo stato d’animo del protagonista, che finalmente dopo essersi ricongiunto con la donna di cui si è innamorato trova finalmente la pace

Significato[modifica | modifica wikitesto]

Il tema principale del corto è quello dell’amore come evasione dall’oppressione della società.

Il protagonista trova finalmente la luce e la via di fuga dalla società nell’amore, congiungendosi con la donna conosciuta sul treno. infatti, è lei che perdendo la sua valigetta riesce a svegliare il personaggio interpretato da Thom Yorke dal torpore e la monotonia della vita che aveva prima.

in tutto ciò possiamo individuare un'ispirazione orwelliana in quanto il protagonista dopo aver incontrato la donna affronterà vari ostacoli che si frappongono tra lui e lei e che precedentemente non aveva in quanto era omologato con la società. [3]

Infatti, il protagonista nel tentativo di restituire la valigetta alla donna si muove nel senso opposto rispetto a tutte le altre persone che incontra e che gli fanno da ostacolo e lo rallentano nel raggiungere il suo obbiettivo.

Fino a che la valigetta diventa un semplice pretesto per rincontrare la donna. infatti quando il protagonista ritrova la donna la valigetta non viene più fatta vedere.

Una volta che i due si incontrano vanno via insieme, senza che nulla possa scalfirli o arrestarne il cammino, fino all’arrivo al treno identico a quello dell’incipit, se non per il fatto di trovarsi all’aperto che simboleggia la fine dell’oppressione e il senso di tristezza del protagonista.

Il corto si conclude poi con il protagonista che si addormenta sul treno lasciandoci il dubbio che l’avventura appena vissuta fosse solo un sogno.


Nel corto ritroviamo anche un' altra interpretazione molto più intima, in quanto tutta la vicenda può essere interpretata come l'elaborazione del lutto della moglie di Thom Yorke, Rachel Owen, morta di cancro nel 2016.

Questo si deduce dal fatto che la donna che incontra sul treno non è interpretata da un attrice qualsiasi bensì da Dajana Roncione attuale compagna di Thom Yorke. È proprio lei che nel corto riesce a far tornare la voglia di vivere al protagonista che all'inizio della storia era totalmente alienato.

Ambientazione[modifica | modifica wikitesto]

  • il corto è stato girato per quanto riguarda la prima parte e la sequenza finale nella città di Praga e nella sua metropolitana.
Praha Metro Flora platform
Cathedrale d'Images, salle du Nord

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]