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Arnolfo di Cambio noto anche come Arnolfo di Lapo (Colle di Val d'Elsa, 1240 circa – 1302) è stato uno scultore e architetto italiano di epoca medioevale.
Nel 1276 o 1277 lavora autonomamente a Roma per conto di Carlo I d'Angiò. Di questo periodo è la Fontana Maggiore a Perugia.
Nel 1282 lo troviamo autore del monumento funebre al cardinale De Braye, morto in quell'anno, nella chiesa di San Domenico a Orvieto. La figura della Madonna, posta al sommo del monumento, fu realizzata da Arnolfo modificando in diversi punti una statua romana dell'Abbondanza: eliminando la cornucopia fu poi inserita la figura del Bambino.
A Roma l'artista era stato a contatto delle grandi opere del passato romano, e aveva assorbito le lezioni dei maestri cosmateschi, di cui riutilizzerà i partiti decorativi a intarsi di marmi colorati e vetri dorati nei ciborî della basilica di San Paolo fuori le mura (1285) e di Santa Cecilia in Trastevere (1293). In questo periodo lavora a Roma anche al presepe di Santa Maria Maggiore, alla chiesa di Santa Maria in Aracoeli, al monumento a Papa Bonifacio VIII (1300) e alla statua bronzea di San Pietro della Basilica di San Pietro.
Nel 1904Joseph Batlló, altolocato industriale del settore tessile, affida a Gaudí l'incarico di rimettere a nuovo un modesto palazzo acquistato l'anno precedente sul Passeig de Gràcia, la arteria principale del quartiere modernista dell’Eixample, zona eletta dalla borghesia catalana dell'epoca quale sede dei propri spettacolari palazzi. La costruzione originale era uno spazio molto stretto e allungato e dalla forma rettangolare, che rappresentava sicuramente una sfida per l'architetto catalano.
Il lavoro di Gaudí, completato nel 1907, modificò notevolmente l'aspetto dell'edificio, rivoluzionando la facciata principale, ampliando il cortile centrale ed elevando due piani inesistenti nella costruzione originale. Considerata una delle opere più originali del celebre architetto, l'edificio è stato dichiarato, nel 2005, patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
L'architettura del Rinascimento si sviluppa grazie ad una riscoperta dell'architettura classica, in particolare di quella romana, perché era quella più accessibile agli architetti del periodo. Troviamo quindi una ripresa degli ordini e delle proporzioni classiche e un'avversione verso il modo di costruire di poco precedente, il gotico.
Fra i fattori culturali che influenzarono questo nuovo indirizzo dell'architettura vi fu senz'altro lo sviluppo dell'umanesimo, con il conseguente gusto antiquario e filologico, che in architettura si traduce nello studio delle belle forme degli edifici antichi, cioè romani.
Dal punto di vista politico, ci fu la crisi dei Comuni e l'affermazione delle signorie, che portarono ad un rapporto diretto tra committenti ed architetti, i quali svilupperanno uno stile proprio che li renderanno riconoscibili nel tempo, proprio come gli architetti contemporanei.
Michelangelo di Lodovico Buonarroti Simoni (Caprese Michelangelo, 6 marzo 1475 – Roma, 18 febbraio 1564), conosciuto come Michelangelo, è stato un artistaitaliano, poeta, e figura di primissimo piano del Rinascimento italiano.
Intese fare della sua attività un'incessante ricerca dell'ideale di bellezza. Fu - nell'insieme - un artista geniale quanto irrequieto e a tutto tondo, sicuramente uno dei protagonisti della storia dell'arte occidentale del suo tempo.
Il nome di Michelangelo è essenzialmente collegato ad una serie di opere che lo hanno consegnato alla storia dell'arte. Alcune di esse - situate soprattutto a Firenze, Roma e nella Città del Vaticano - sono conosciute in tutto il mondo e considerate fra i più importanti lavori dell'arte occidentale, come il David, l'affresco sulla volta della Cappella Sistina e il grande Giudizio universale posto sulla parete sopra l'altare, la celebre Pietà (alta 1,80 m, scolpita intorno al 1499 dall'artista ventiquattrenne), il Mosè o il monumentale complesso delle Tombe Medicee nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo.