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Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fondazione Bracco è un ente filantropico senza scopo di lucro del Gruppo Bracco, fondato e organizzato secondo i principi e lo schema giuridico della Fondazione di Partecipazione nell'ambito più generale delle fondazioni disciplinate dal Codice Civile[1].

Storia e attività[modifica | modifica wikitesto]

La fondazione inizia le proprie attività nel 2010 sotto la presidenza di Diana Bracco e ha sede a Milano, presso Palazzo Visconti. L’edificio ospita un Teatrino, laboratorio di idee della Fondazione in ambito scientifico e culturale.[2]

In qualità di Fondazione d'impresa, le sue attività si inseriscono all'interno del programma di Corporate Social Responsibility del Gruppo Bracco[3]. I progetti di cui si fa promotorice si legano quindi agli ambiti della ricerca e dell'innovazione tecnologica nel settore biomedicale in cui opera l'azienda. Nell'ottica di un “fare impresa” in modo responsabile e sostenibile, agisce nei settori della cultura, dell’arte e della scienza per migliorare la qualità della vita e la coesione sociale delle comunità dei territori in cui opera[4]

La Fondazione promuove la valorizzazione del patrimonio culturale, storico e artistico nazionale, sviluppando la sensibilità ambientale e sostenendo la ricerca scientifica e la tutela della salute. Agisce inoltre nei settori dell’educazione, dell’istruzione e della formazione professionale dei giovani, sviluppando iniziative di carattere filantropico.[5]

Tra le sue modalità di intervento si annoverano progetti in partnership con Istituzioni pubbliche e private, borse di studio, premi di laurea, concorsi.[6]

La fondazione opera in due diverse macro aree a livello nazionale e internazionale: “arti e cultura” e “scienza e sociale”.

  • Nell'area arte e cultura Fondazione Bracco opera nel campo della diagnostica applicata allo studio e al recupero delle opere d’arte e della promozione della cultura musicale, attraverso il sostegno a primarie istituzioni musicali in Italia e all'estero. Dal 2012 Fondazione Bracco è Main Partner e Socio Fondatore di Accademia Teatro alla Scala, che si occupa della formazione dei professionisti dello spettacolo.[7]
  • Nell’area della scienza la Fondazione opera nell'ambito delle scienze biomediche, interessandosi in particolare di diagnostica e prevenzione, medicina personalizzata, studio delle interrelazioni fra le problematiche della salute e quelle socioculturali. In collaborazione con il CDI, Centro Diagnostico Italiano, realizza annualmente dal 2013 un ciclo di incontri in aula sul tema dell'alimentazione, condotti da un esperto nutrizionista del CDI e dedicati ai giovani sportivi allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano. Nell'area del sociale vengono promossi progetti di impatto sociale che aggiungono un know-how e contributo scientifico e favoriscono l’autonomia.[8]

Fondazione Bracco ha inoltre avviato un progetto multidisciplinare di sostegno alla formazione dei giovani e al loro inserimento nel mondo del lavoro, chiamato ProgettoDiventerò, a partire da febbraio 2012.[6] Il progetto è rivolto ai giovani tra i 19 e i 35 anni, neolaureati o impegnati in un percorso formativo post laurea e si basa sulla partnership con istituzioni pubbliche e soggetti privati. Ogni vincitore è affiancato dalla figura del mentore.[9] Tra le partnership internazionali vi sono quelle con la Società di Radiologia Cinese e l’Associazione Cinese dei Medici Ultrasonografisti in campo medico in Cina, in base alle quali è stato avviato un programma di formazione in Italia per giovani radiologi cinesi ad alto potenziale, alla Niaf- National Italian American Foundation e alla School of Medicine della Boston University dove, tramite borsa di studio, si sta realizzando dal 2016 un progetto di ricerca sulla consapevolezza dei rischi di una mancanza di iodio nella dieta delle donne in gravidanza.[10]

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Fondazione Bracco è guidata da un Presidente, affiancato da un Vice Presidente e da un Segretario Generale. Gli organi di governo di Fondazione Bracco sono Consiglio di Indirizzo, Comitato di Gestione e Collegio dei Revisori. Il Consiglio di Indirizzo delibera gli obiettivi ed i programmi della Fondazione proposti dal Comitato di Gestione e verifica i risultati complessivi della gestione della medesima.  Il Comitato di Gestione provvede all'amministrazione ordinaria e straordinaria ed alla gestione della Fondazione, nell'ambito dei piani, dei progetti e delle linee deliberate dal Consiglio d’Indirizzo.[11]

A febbraio 2018 il Presidente è Diana Bracco, il Vice Presidente Gemma Bracco e il Segretario Generale è Mariacristina Cedrini[12].

Progetti[modifica | modifica wikitesto]

Tutti i progetti, nazionali e internazionali, realizzati dalla Fondazione fanno parte delle macro-aree “arte e cultura” e “scienza e sociale”, privilegiando ricerca e innovazione. Particolare attenzione viene riservata all'universo femminile e al mondo giovanile. Nella progettazione e nella selezione delle attività viene favorito un approccio legato all'integrazione di diversi saperi e alla multidisciplinarietà delle attività progettuali.[13]

I progetti portati avanti sono di vari tipi:

  • inclusione socio-economica e tutela della salute rivolti a soggetti vulnerabili e migranti;
  • valorizzazione dei giovani talenti tramite il sostegno all'attività didattica e la realizzazione di progetti formativi ad hoc, come accade nell'ambito della partnership con l'Accademia Teatro alla Scala;[10]
  • progetti di valorizzazione delle competenze femminili, come il progetto "100 donne contro gli stereotipi", STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).[14]

Progetto di digitalizzazione dell’Archivio SNIA a Torviscosa[modifica | modifica wikitesto]

Tra l'agosto 1999 e il marzo 2002 il Gruppo Bracco avvia un progetto di recupero industriale dei vecchi edifici Snia, salvaguardandone l’impianto architettonico originale del 1938, e realizzando al loro interno l'azienda Spin, produttrice di mezzi di contrasto per la diagnostica. Il moderno insediamento di Spin viene realizzato ricostruendo gli edifici ex Snia dall'interno, senza modificarne l'architettura di valore storico del 1938. Nel 2017 lo stabilimento Spin - che si articola in una Palazzina Direzione, un Laboratorio, una Torre esterna di stoccaggio e di processo, una Torre principale, una Torre secondaria e altri tre edifici - si estende su una superficie totale di 24.400 metri[15].

Insieme al progetto di rilancio del sito industriale di Torviscosa in Friuli, viene realizzata la digitalizzazione degli archivi dell'azienda chimica Snia e CID (Centro Informazione Documentazione), composti da 1800 disegni, 10.000 lastre e 400 negativi prodotti a partire dagli anni Venti e fino alla metà degli anni Sessanta dallo studio fotografico Aragozzini Crimella per la SNIA Viscosa, conservati precedentemente in parte a Torviscosa (UD) e in parte, insieme al resto dell’archivio storico, in un magazzino della SNIA Immobiliare a Cesano Maderno (MB).[16] Nell'ambito di questo progetto, il 14 novembre 2015 in occasione del Convegno “Prospettive per Torviscosa, tra rilancio industriale e salvaguardia del patrimonio storico”, a cui partecipano il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti assieme alla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani[17] e Diana Bracco viene illustrato il progetto di digitalizzazione degli archivi dell'azienda chimica Snia e CID (Centro Informazione Documentazione).[18]L’operazione è avviata dal Comune di Torviscosa, impegnato da alcuni anni in un progetto europeo finalizzato alla valorizzazione del proprio patrimonio archivistico e documentario, con il sostegno finanziario di Fondazione Bracco. Con la disponibilità della Snia (ora in amministrazione straordinaria), il Comune di Torviscosa trasferisce da Cesano Maderno in Friuli i fondi archivistici relativi alla Saici, l’azienda del gruppo Snia che ha dato origine all’insediamento industriale friulano. Allo stesso tempo viene salvaguardata anche la collezione fotografica, ricomponendola con la parte trasferita a Torviscosa diversi anni prima e già sottoposta a catalogazione da parte della Regione Friuli Venezia Giulia.[19]

Attualmente, a conclusione del progetto di digitalizzazione, l'archivio storico si compone di oltre 2.000 disegni e 7.700 lastre fotografiche digitalizzate e 1.200 negativi da pellicola fotografica. Un parte del patrimonio dell'archivio viene presentata nella mostra “Labor omnia vincit”, allestita dal 30 aprile 2016 al 2 ottobre 2016 nello spazio del CID di Torviscosa, accompagnato dal backstage dei lavori in corso.[20] Il complesso di lastre, che la SNIA Fibre aveva acquisito negli anni Ottanta dagli eredi dello studio Aragozzini Crimella[16], è stato definito da Debora Serracchiani, Presidente del Friuli-Venezia Giulia, "di grande interesse per la storia dell’industria in Italia"[21]. I soggetti coprono aspetti dell’attività industriale e della vita aziendale: sono raffigurati edifici e interni degli stabilimenti, impianti di produzione, singoli macchinari, operai al lavoro e in mensa e inoltre le strutture che fornivano servizi di supporto ai lavoratori, come i nidi aziendali e i circoli ricreativi. Sono presenti anche scatti relativi a specifici eventi e cerimonie, come l’inaugurazione dello stabilimento e della città-fabbrica di Torviscosa nel 1938 alla presenza di Mussolini, o le varie attività promozionali, come la Mostra del Tessile o le fiere di Milano e di Mosca[16].

Il 15 luglio 2016, in concomitanza con la conclusione del progetto di digitalizzazione, Fondazione Bracco offre alla città di Torviscosa un concerto gratuito tenuto dall’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, diretta dal Maestro Pietro Mianiti.[22]

Il 16 novembre 2016, nell'ambito della XV Settimana della Cultura d'Impresa di Confindustria, Fondazione Bracco realizza un incontro a Milano per raccontare le diverse vite del sito industriale e il progetto di digitalizzazione.[23]

Nel 2017 Fondazione Bracco ha realizzato il restauro delle due grandi statue monumentali che si ergono davanti all’ingresso della sede SPIN (ex stabilimento SNIA), opera del 1938 dello scultore lombardo Leoni Lodi.

Archivio storico Bracco[modifica | modifica wikitesto]

L’Archivio Storico Bracco viene inaugurato nel 1998 con lo scopo di recuperare, catalogare e rendere fruibile la documentazione storica aziendale e quella relativa ai singoli prodotti a partire dal 1927, anno di fondazione dell’azienda. Attualmente condotto da Fondazione Bracco, conserva la documentazione prodotta dalle attività del Gruppo Bracco e il materiale inerente alle attività realizzate nel corso di sette anni dalla Fondazione.[24]

In particolare, l'Archivio ospita al suo interno libri inventari, bilanci degli ultimi quattro decenni, libri matricola degli operai e degli impiegati e i loro relativi fascicoli personali, cartoline e dépliant pubblicitari a partire dagli anni Trenta, documentazione relativa alla storia dei prodotti (dai primi medicinali realizzati sino agli attuali mezzi di contrasto). L’Archivio comprende anche pellicole, videocassette, audiocassette e documentazione fotografica legati i siti di ricerca e di produzione, oltre alle iniziative culturali e sociali realizzate dal Gruppo e dalla Fondazione.[25]

Nel 2007 l’Archivio ha beneficiato della notifica di «notevole interesse storico», per aver ricostruito il lungo percorso «della farmaceutica italiana e milanese in particolare», da parte della Soprintendenza Archivistica della Regione Lombardia[26].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Statuto Fondazione Bracco (PDF), su fondazionebracco.com.
  2. ^ La Fondazione. URL consultato il 23 agosto 2017.
  3. ^ Studio Casaliggi - www.studiocasaliggi.com, Fondazione Bracco diventa partner di Percorsi di secondo welfare. URL consultato il 15 marzo 2018.
  4. ^ Il Gruppo Bracco e la sua Fondazione: valore per i dipendenti e per il territorio - Internal Branding Lab, in Internal Branding Lab, 13 giugno 2014. URL consultato il 15 marzo 2018.
  5. ^ Al Positive Economy Forum Fondazione Bracco lancia un bando per startup innovative impegnate nell’economia circolare - San Patrignano, in San Patrignano, 8 aprile 2016. URL consultato il 19 giugno 2017.
  6. ^ a b Diana Bracco, John Elkann, Giovanna Forlanelli Rovati, Alida Forte Catella, Umberta Gnutti Beretta, Elisabetta Lattanzio Illy, Francesco Micheli, Letizia Moratti, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Anna Zegna, Filantropie: Sfide e visioni delle famiglie imprenditoriali italiane, Bari, Roma, Laterza, 2017, pp. 176, ISBN 8858129792, 9788858129791ISBN non valido (aiuto).
  7. ^ Fondazione Bracco, 2010-2015. Breve passato, lungo futuro.
  8. ^ Fondazione Bracco, 2010-2015. Breve passato, lungo futuro.
  9. ^ Fondazione Bracco, 2010-2015. Breve passato, lungo futuro.
  10. ^ a b Fondazione Bracco, 2010-2015. Breve passato, lungo futuro.
  11. ^ Fondazione Bracco, su fondazionebracco.com.
  12. ^ Governance. URL consultato il 9 marzo 2018.
  13. ^ Mostra fotografica Grandi Scuole Artigiane: a Milano dal 26 maggio, in MilanoToday. URL consultato il 10 ottobre 2017.
  14. ^ 100 donne contro gli stereotipi per la scienza, su www.sodalitas.it. URL consultato il 9 marzo 2018.
  15. ^ Chimica: Bracco, siti produttivi patrimoni da salvaguardare. URL consultato il 22 agosto 2017.
  16. ^ a b c Torviscosa, l'archivio fotografico ex Snia pronto ad essere digitalizzato, in UdineToday. URL consultato il 22 agosto 2017.
  17. ^ Diana Bracco presenta l'archivio digitale SNIA. URL consultato l'11 luglio 2017.
  18. ^ Diana Bracco presenta l'archivio digitale SNIA. URL consultato l'11 luglio 2017.
  19. ^ In 10.000 foto-lastre la storia industriale della Snia Viscosa. URL consultato l'11 luglio 2017.
  20. ^ Torviscosa: fabbrica da scoprire. Le diverse vite dell'insediamento industriale e la digitalizzazione dell’archivio Snia Viscosa. URL consultato l'11 luglio 2017.
  21. ^ Torviscosa, riscatto del polo chimico e del Friuli, in UdineToday. URL consultato il 10 ottobre 2017.
  22. ^ Bracco regala concerto Orchestra dell'Accademia Teatro alla Scala. URL consultato l'11 luglio 2017.
  23. ^ Torviscosa: fabbrica da scoprire. Le diverse vite dell'insediamento industriale e la digitalizzazione dell’archivio Snia Viscosa. URL consultato l'11 luglio 2017.
  24. ^ L'industria farmaceutica milanese alla Fondazione Bracco, su Virgilio Milano.. URL consultato il 1º novembre 2017.
  25. ^ Museimpresa - Archivio Storico Bracco, su www.museimpresa.com. URL consultato il 1º novembre 2017.
  26. ^ Museimpresa - Archivio Storico Bracco, su www.museimpresa.com. URL consultato il 4 novembre 2017.