Utente:Martina Crisanti/Sandbox

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Filippo Maria Beltrami (Cireggio, 14 luglio 1908Megolo, 13 febbraio 1944) è stato un partigiano, antifascista e architetto italiano. Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Di origini omegnesi, Beltrami aveva avuto modo di affermarsi professionalmente nel capoluogo lombardo, seguendo le orme del prozio paterno, architetto di buona fama. Sposato con Giuliana Gadola, figlia di un noto costruttore milanese, fu anch'essa impegnata nella resistenza e successivamente nell'ANPI milanese fino al 2005.
I coniugi Beltrami appartenevano alla buona borghesia lombarda di tradizioni progressiste. Beltrami nel 1943 è un capitano di artiglieria del Regio Esercito, dopo l'Armistizio di Cassibile, si impegna nella resistenza nella zona di Quarna, già a dicembre il gruppo conta circa 200 partigiani. Dopo gli scontri di fine gennaio 1944, la banda è molto provata, i tedeschi attaccano con forze soverchianti e riescono nell'intento di sconfiggere la squadra Beltrami, il quale muore a Mègolo (frazione di Pieve Vergonte) assieme ad altri 12 partigiani, tra i quali Gianni Citterio, Antonio Di Dio e Gaspare Pajetta. Dopo la sua morte in suo onore gli viene intitolata la Brigata Alpina "Beltrami", comandata da Bruno Rutto[1], ufficiale alpino del 3º Reggimento Alpini

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Primissimo fra i primi volontari della libertà, organizzava la resistenza nelle sue valli ed in pianura, conducendo personalmente le più temerarie imprese. Ferito una prima volta, non desisteva dalla durissima vittoriosa attività e rapidamente conquistava al suo nome una leggendaria e cavalleresca aureola. Di ritorno da un’azione, veniva attaccato da forze venti volte superiori, ma sdegnoso di ripiegare o di arrendersi, si asserragliava con pochi compagni in un casolare e accettava l’impari combattimento. Riportava diverse ferite e continuava nella lotta ardente finché dopo altre tre ore di combattimento cadeva gloriosamente insieme a tutti i suoi compagni[2]
— Megolo (Novara), 13 febbraio 1944
  • P.Secchia, C. Moscatelli, Il Monterosa è sceso a Milano. La resistenza nel biellese, nella Valsesia e nella Valdossola, Einaudi, Torino, 1958
  • M. Begozzi, Il signore dei ribelli, ISRN , Anzola d'Ossola, 1991
  • Paolo Bologna, La battaglia di Megolo, Comune di Pieve Vergonte, 2007.
  • Giuliana Gadola Beltrami, Il Capitano,editore Lampi di Stampa
  1. ^ ANPI - scheda Bruno Rutto - visto 16 febbraio 2009
  2. ^ Quirinale - Scheda - 23 dicembre 2008

Collegamenti esterni

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