Utente:Lorenzo Gori/Ana Lily Amirpour

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Ana Lily Amirpour

Ana Lily Amirpour (Margate, 26 novembre 1980) è una regista, sceneggiatrice, produttrice cinematografica e attrice britannica naturalizzata statunitense di origini iraniane.

Meglio conosciuta per il suo primo lungometraggio, A Girl Walks Home Alone at Night, che la stessa regista ha descritto come un "Iranian Vampire Spaghetti Western"[1] e che ha fatto il suo debutto al Sundance Film Festival nel 2014. Il film si basa su un precedente cortometraggio con lo stesso titolo, scritto e diretto dalla Amirpour, vincitore nel 2012 del premio "Miglior Cortometraggio" al Noor Iranian Film Festival.[2] Nel 2015 partecipa alla 73ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia con il suo secondo film The Bad Batch,[3] che vince il Premio Speciale della Giuria.[4] Nel 2017 dirige il cortometraggio Yo! My Saint! per la casa di moda Kenzo.[5]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Amirpour è nata a Margate,[6] in Inghilterra, il 26 novembre del 1980, da genitori di origine iraniane; i due lasciarono Teheran e si trasferirono nel Kent nel 1979 dove il padre iniziò ad esercitare la professione medica.[6] Quando Amirpour aveva otto anni la famiglia lasciò l’Inghilterra e si trasferì in America stabilendosi a Miami.[6] La regista ha dichiarato: "Sono cresciuta nella cultura pop americana, è come il DNA della mia anima e della mia personalità".[7]

Fin da piccola Amirpour sviluppa un marcato interesse per il cinema: nel corso di tutta la sua infanzia, in compagnia del padre, guarda molti film western appassionandosi in particolar modo al lavoro di Sergio Leone.[8] Per il suo dodicesimo compleanno le viene regalata una piccola videocamera che la giovane Ana Lily comincia subito ad utilizzare girando il suo primo lavoro, che ha come soggetto uno spietato assassino.[9] Si rivela essere una ragazza estremamente creativa e manifesta fin da subito una propensione alla progettazione e alla realizzazione di spazi scenici: ancora dodicenne costruisce una casa infestata nel suo cortile con i pochi oggetti a sua disposizione.[10] Pochi anni dopo, da Miami, la giovane si sposta nuovamente trasferendosi in California dove frequenta la scuola superiore a Bakersfield,[11] cittadina a cento miglia a Nord di Los Angeles. Parlando di quegli anni dichiara: "Non avevo davvero amici, avevo un monociglio, ero imbarazzante e scalavo gli alberi; non ero mai abbastanza femminile per poter uscire con le ragazze. Così io andavo sullo skateboard e facevo cose".[6]

Continua il suo percorso formativo e si iscrive alla San Francisco State University dove segue il corso di laurea in arte. Alle prime esperienze come sceneggiatrice entra in contatto con un agente che le propone di usare un suo racconto come base per una serie televisiva, incaricandola di scrivere l'episodio pilota.[12] Il progetto naufraga, ma nonostante questo Ana Lily continua per la sua strada.

Nel 2003 fa un viaggio in Iran che le permette di entrare in contatto ed avere un confronto diretto con le sue radici culturali.[13]

Nel 2007 vince il Bluecat Screen Writing Competition con una sua sceneggiatura.[14]

Nel 2009 lascia San Francisco e si trasferisce a Los Angeles,[15] dove studia alla UCLA School of Theatre Film and Television.[16]

Nel 2011 realizza il cortometraggio dal titolo A Girl Walks Home Alone at Night che nel 2012 viene premiato al Noor Iranian Film Festival.

Nel 2012 la regista trascorre cinque mesi in Germania dove realizza per la Berlinale A Little Suicide;[17] proprio nell'ambiante berlinese conosce l’attore Arash Marandi, che interpreterà il ruolo di protagonista maschile nel suo film d'esordio.[18]

Nel 2014 presenta il suo primo lungometraggio A Girl Walks Home Alone at Night al Sundance Film Festival, al seguito di ciò gode di una crescente notorietà, tant’è che per la realizzazione del suo secondo film The Bad Batch (2016) collabora con attori di grande spessore e fama quali Jim Carrey, Keanu Reeves e Jason Momoa.

Nel 2017 dirige per la casa di moda Kenzo il cortometraggio Yo! My Saint al quale collabora insieme ad artisti quali Karen O, Michael Kiwanuka, Alex Zhang Hungtai e Kiko Mizuhara.

Amirpour dirigerà il suo prossimo film Blood Moon che sarà interpretato da Kate Hudson e Zac Efron.[19][20] Le riprese inizieranno in giugno 2019 e sarà prodotto da John Lesher.[20]

Nel maggio 2019 la regista ha annunciato che dirigerà un reboot al femminile del film del 1993 Cliffhanger.[21]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Eddy Moretti, direttore creativo della VICE, casa distributrice del film, definisce la Amirpour come "il prossimo Tarantino"[22] e Anthony Oliver Scott, capo della sezione di critica cinematografica del The New York Times scrive del film della Amirpour in questi termini: "Jim Jarmusch-like cool" e ancora "disarmingly innocent outlaw romanticism."[23]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Prima di A Girl Walks Home Alone at Night, Amirpour ha prodotto e diretto diversi cortometraggi. Tra questi anche il cortometraggio del 2011 che porta lo stesso titolo del film e che vinse il premio "Best Short Film" all'edizione 2012 del Noor Iranian Film Festival.

Altri cortometraggi scritti e diretti da Amirpour, sono A Little Suicide (2012), che ha ricevuto nomination come miglior cortometraggio all'Edinburgh International Film Festival, all'Oldenburg Film Festival e allo Zlin International Film Festival for Children and Youth, Pashmaloo (2011), interpretato da Sheila Vand - sarà poi protagonista del film A Girl Walks Home Alone at Night - e proiettato al Festival internazionale del cinema di Berlino nel 2011, Ketab (2010), con Sheila Vand e Marshall Manesh, che ritroveremo anche in A Girl Walks Home Alone at Night, True Love (2010), cortometraggio che ha vinto un Audience Award for Best International Short al Film festival internazionale di Milano, You (2009), un video musicale sul duo rock di San Francisco Juanita and the Rabbit, Brett e Elizabeth 'Lizard' Cline, e Six and a Half (2009).

Amirpour ha diretto anche un breve documentario intitolato Ana Lily Amirpour Likes This, descritto come "uno sguardo a come scolpiamo e personalizziamo le nostre 'identità' sui vari social network". Ha inoltre scritto il cortometraggio I Feel Stupid (2012) (diretto da Milena Pastreich), e parte del soggetto del film The Garlock Incident (2012), in cui compare anche come interprete.

  • You (2009) - video musicale
  • Six and a Half (2009)
  • Ana Lily Amirpour Likes This (2010) - documentario
  • True Love (2010)
  • Ketab (2010)
  • Pashmaloo (2011)
  • A Girl Walks Home Alone at Night (2011)
  • I Feel Stupid (2012) - sceneggiatura
  • The Garlock Incident (2012) - sceneggiatura
  • A Little Suicide (2012)

Film[modifica | modifica wikitesto]

A Girl Walks Home Alone at Night[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: A Girl Walks Home Alone at Night.

A Girl Walks Home Alone at Night (2014), da lei stessa descritto come "the first Iranian vampire spaghetti western" è interpretato da Sheila Vand, Arash Marandi, Marshall Manesh, Dominic Rains, Mozhan Marnò e Rome Shadanloo. Il film riscosse un significativo interesse all'anteprima del Sundance Film Festival, in seguito al quale la Kino Lorber ne acquisì i diritti, e il film fu distribuito dalla VICE films.[24] Il film vinse il "Revelations Prize" nel 2014 al Deauville Film Festival e il Carnet Jove Jury Award, oltre al Citizen Kane Award per la Best Directorial Revelation al Sitges - Festival internazionale del cinema fantastico della Catalogna. Il film guadagnò inoltre una nomination per il premio Halekulani Golden Orchid all' Hawaii International Film Festival. Di fronte alle difficoltà nel reperire i fondi per iniziare la produzione e garantirsi un budget adeguato per le riprese la regista ha optato per un finanziamento tramite crowdfounding[25] riuscendo a raccogliere $56.903.[26] Le riprese sono durate 24 giorni.[27] Il film è ambientato in Iran ma è stato girato a Taft, città petrolifera situata nella San Joaquin Valley a Nord della California.[28] Amirpour ha dedicato fortissima attenzione alla scelta e alla definizione della location: "le location per me sono importanti esattamente quanto il cast degli attori che interpretano un personaggio; ho passato diversi mesi andando a Taft, visitando le raffinerie e girando per le strade".[29] Il film è stato prodotto da Elija Wood e dalla sua compagnia indipendente Spector Vision; la collaborazione è stata resa possibile grazie ad un'amica comune, Sherry Diwani, che li ha messi in contatto.[30] La colonna sonora del film è stata pubblicata dalla Death Waltz Records, un’etichetta discografica inglese, sotto forma di vinile, in edizione limitata e con una estetica estremamente curata.[31] Il film non ha avuto una distribuzione ufficiale in Iran, ma comunque in molti sono riusciti a vederlo e il pubblico lo ha accolto in maniera positiva, anche se la stessa regista ammette che la stampa ufficiale iraniana l'ha equiparata ad un demonio.[32]

The Bad Batch[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: The Bad Batch.

Ana Lily Amirpour ha descritto The Bad Batch,[33] il suo secondo lungometraggio presentato il 6 settembre 2016 alla 73ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, come "una post-apocalittica love story cannibale ambientata nel deserto del Texas". È una storia "molto violenta" e "molto romantica" è come se "El Topo incontrasse Dirty Dancing".[34] Tra gli interpreti del film: Jason Momoa,[35] Jim Carrey e Keanu Reeves.[36] Il film ha vinto il Premio speciale della giuria con la seguente motivazione: "E’ un film americano che non fa compromessi, e non è una cosa comune. E’ un film ‘moxy’ (‘con le palle’) e già il fatto che esista è per noi stupefacente". La seconda metà della sceneggiatura del film è stata sviluppata al seguito di un'esperienza che la regista ha vissuto durante il Burning Man: in fase di scrittura si è recata all'evento dove ha assunto dell'acido, in questo modo ha trovato l'ispirazione che le ha permesso di terminare il copione.[37]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2016 è stato annunciato che Ana Lily Amirpour avrebbe diretto un episodio della serie di documentari Breakthrough per National Geographic Channel.[38]

Influenze ed ispirazioni[modifica | modifica wikitesto]

Tra i registi preferiti di Amirpour figurano i nomi di Harmory Korine, David Lynch, Lars von Trier, Lynne Ramsey,Sergio Leone, Robert Zemeckis.

La regista ha dichiarato che i seguenti film sono quelli che l’hanno ispirata personalmente come cineasta;[39]

  1. Mulholland Drive di David Lynch
  2. La leggenda del re pescatore di Terry Gilliam
  3. Au hasard Balthazar di Robert Bresson
  4. Antichrist di Lars von Trier
  5. La vita è un sogno di Richard Linklater
  6. Essere John Malkovich di Spike Jonze
  7. Repulsione di Roman Polanski
  8. Fantastic Mr. Fox di Wes Anderson
  9. Repo Man di Alex Cox
  10. Piace a troppi di Roger Vadim

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Da sempre è appassionata del genere fantasy, sia in ambito cinematografico, sia in ambito letterario: fin da giovanissima è una lettrice dei romanzi di Anne Rice.[40]
  • Non nasconde il suo uso di droghe e parla di effetti del tutto positivi per quanto riguarda l’influenza che queste hanno sul suo modo di pensare e di elaborare le sceneggiature, in particolar modo l’uso dell’LSD: "penso che un'esperienza psichedelica per me sia una cosa molto utile; ci sono molte sostanze diverse che hanno effetti diversi; io utilizzo per le esperienze psichedeliche l'acido lisergico".[41]
  • È una donna dalle abitudini e dai modi di fare non convenzionali, questo si riflette anche sul suo modo di lavorare, ad esempio durante la scrittura del copione è solita prendere un volo per Las Vegas, dove porta a termine il lavoro: «mi piace finire le sceneggiature a Las Vegas, di solito quando sono intorno a pagina 55 o giù di lì prendo una stanza per cinque giorni e non la lascio per le prime 76 ore».[42]
  • La regista soffre di una perdita dell’udito del 30%,[32] a questo fatto la stessa regista collega la rada presenza di dialoghi nei suoi film.[32]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Filmato audio (EN) DesdeHollywood, Ana Lily Amirpour Interview for A Girl Walks Home Alone at Night, su YouTube, a 00 min 01 s. URL consultato il 9 giugno 2019.
  2. ^ (EN) 2012 NIFF AWARD WINNERS, su www.noorfilmfestival.com. URL consultato il 30 maggio 2019 (archiviato il 30 maggio 2019).
  3. ^ Luigi Nepi, Oltre la fine del mondo, in Drammaturgia, 16 settembre 2016. URL consultato il 30 maggio 2019 (archiviato il 30 maggio 2019).
  4. ^ 'The Bad Batch' ha vinto il premio speciale della giuria a Venezia, in VICE, 12 settembre 2016. URL consultato il 30 maggio 2019 (archiviato il 30 maggio 2019).
  5. ^ Yo! MY SAINT: il progetto musicale by KENZO, in nss MAGAZINE. URL consultato il 30 maggio 2019 (archiviato il 30 maggio 2019).
  6. ^ a b c d (EN) Danny Leigh, The skateboarding Iranian vampire diaries, in The Guardian, 7 maggio 2015. URL consultato il 9 giugno 2019 (archiviato il 30 maggio 2019).
  7. ^ Filmato audio (EN) The Vilcek Foundation, Interview with Ana Lily Amirpour, Director of A Girl Walks Home Alone at Night, su YouTube, a 0 min 17 s. URL consultato il 7 giugno 2019.
  8. ^ Filmato audio (EN) VICE, Behind the Scenes of 'A Girl Walks Home Alone at Night' (Part 1), su YouTube, a 02 min 32 s. URL consultato il 7 giugno 2019.
  9. ^ Dialogue With Ana Lily Amirpour, a 01 min 26 s.
  10. ^ Dialogue With Ana Lily Amirpour, a 38 min 01 s.
  11. ^ Filmato audio (EN) Gary Suderman, Sundance interview with Ana Lily Amirpour and the stars of A GIRL WALKS HOME ALONE AT NIGHT (2/2), su YouTube, a 04 min 06 s. URL consultato il 9 giugno 2019.
  12. ^ Q&A with Ana Lily Amirpour & Roger Corman, a 07 min 45 s.
  13. ^ AFS Intro & Q&A with Ana Lily Amirpour, a 24 min 46 s.
  14. ^ Filmato audio (EN) Bluecatscreenplay, Interview with Ana Lily Amirpour, 2007 BlueCat Winner, su YouTube, a 00 min 31 s. URL consultato il 9 giugno 2019.
  15. ^ Filmato audio (EN) VICE, Talking to the Star and Director of 'A Girl Walks Home Alone at Night' - VICE Meets, su YouTube, a 03 min 18 s. URL consultato il 9 giugno 2019.
  16. ^ (EN) Jeff Beer, Director Ana Lily Amirpour’s Guide To Filmmaking And “Back to the Future” Approach to Creativity, in Fast Company, 21 novembre 2014. URL consultato l'11 giugno 2019.
  17. ^ Filmato audio (EN) Cinematographos, Ana Lily Amirpour interview, su YouTube, a 02 min 47 s. URL consultato il 09/06/2019.
  18. ^ Filmato audio (EN) Gary Suderman, Sundance interview with Ana Lily Amirpour and the stars of A GIRL WALKS HOME ALONE AT NIGHT (1/2), su YouTube, a 03 min 10 s. URL consultato il 9 giugno 2019.
  19. ^ (EN) Julia Teti, Ana Lily Amirpour’s Next Film Is A Mindbender Called ‘Blood Moon’, in The Playlist, 5 maggio 2018. URL consultato il 30 maggio 2019 (archiviato il 30 maggio 2019).
  20. ^ a b Valentina D'Amico, Blood Moon: Kate Hudson e Zac Efron nel terzo film di Ana Lily Amirpour, in Movieplayer, 29 ottobre 2018. URL consultato il 30 maggio 2019 (archiviato il 30 maggio 2019).
  21. ^ (EN) Andreas Wiseman, Hang On, Cannes! Neal Moritz’s Female-Fronted ‘Cliffhanger’ Reboot Climbs With Rocket Science, CAA, in Deadline, 8 maggio 2019. URL consultato il 30 maggio 2019 (archiviato il 30 maggio 2019).
  22. ^ (EN) Jeff Beer, Take A Look Inside The Headquarters Of Vice, in Fast Company, 9 marzo 2014. URL consultato il 31 maggio 2019 (archiviato il 31 maggio 2019).
  23. ^ (EN) Anthony Oliver Scott, Pushing Buttons and Boundaries on Movie Screens, in The New York Times, 18 marzo 2014. URL consultato il 31 maggio 2019 (archiviato il 31 maggio 2019).
  24. ^ (EN) Ana Lily Amirpour, in Filmmaker Magazine. URL consultato il 7 giugno 2019 (archiviato il 7 giugno 2019).
  25. ^ Dialogue With Ana Lily Amirpour, a 49 min 04 s.
  26. ^ (EN) Ana Lily Amirpour, A GIRL WALKS HOME ALONE AT NIGHT feature film, su www.indiegogo.com. URL consultato il 14 giugno 2019 (archiviato il 14 giugno 2019).
  27. ^ AFS Intro & Q&A with Ana Lily Amirpour, a 10 min 00 s.
  28. ^ Q&A with Ana Lily Amirpour & Roger Corman, a 11 min 50 s.
  29. ^ Q&A with Ana Lily Amirpour & Roger Corman, a 26 min 06 s.
  30. ^ Ana Lily Amirpour on Jim Jarmusch, a 17 min 16 s.
  31. ^ Ana Lily Amirpour on Jim Jarmusch, a 08 min 13 s.
  32. ^ a b c Giovanna Branca, Ana Lily Amirpour, «la mia vampira in Iran», in Il Manifesto, 7 giugno 2016. URL consultato l'11 giugno 2019.
  33. ^ (EN) Eric Eidelstein, Ana Lily Amirpour Is the Raddest Filmmaker Working Right Now, in IndieWire, 20 novembre 2014. URL consultato il 7 giugno 2019 (archiviato il 7 giugno 2019).
  34. ^ (EN) Staci Layne Wilson, Exclusive: Ana Lily Amirpour Talks A Girl Walks Home Alone at Night and What’s Next, in Dreadcentral, 17 novembre 2014. URL consultato il 7 giugno 2019 (archiviato il 07 giugno 219).
  35. ^ (EN) Brad Miska, MOVIES“Game of Thrones” Star Joins ‘The Bad Batch’, in Blodydisgusting, 6 febbraio 2015. URL consultato il 7 giugno 2019 (archiviato il 7 giugno 2019).
  36. ^ (EN) John Squires, Cannibal Flick The Bad Batch Eats Up Jim Carrey and Keanu Reeves, in Dreadcentral, 20 marzo 2015. URL consultato il 7 giugno 2019 (archiviato il 7 giugno 2019).
  37. ^ AFS Intro & Q&A with Ana Lily Amirpour, a 03 min 04 s.
  38. ^ (EN) National Geographic Channel Greenlights Second Season of Critically Acclaimed Series BREAKTHROUGH, su www.businesswire.com, 25 luglio 2016. URL consultato il 30 maggio 2019 (archiviato il 30 maggio 2019).
  39. ^ (EN) The Criterion Collection, su www.criterion.com, 30 novembre 2015. URL consultato il 1º giugno 2019 (archiviato il 1º giugno 2019).
  40. ^ Filmato audio (EN) BFI, Q&A for A Girl Walks Home Alone at Night | BFI #LFF, su YouTube, a 01 min 34 s. URL consultato il 7 giugno 2019.
  41. ^ Q&A with Ana Lily Amirpour & Roger Corman, a 03 min 25 s.
  42. ^ Dialogue With Ana Lily Amirpour, a 18 min 57 s.

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