Utente:LorenzaGa/Ruggero Gamberini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


Ruggero Gamberini

[modifica | modifica wikitesto]

Ruggero Gamberini (Canaro, 30 giugno 1933Milano, 12 ottobre 2017) è stato un pittore, scultore e incisore italiano.

Gamberini nasce a Canaro, in provincia di Rovigo, e trascorre la sua infanzia a Polesella, paese sull'argine del fiume Po. Le atmosfere e i colori del fiume e del Delta continueranno a influenzare fortemente la sua poetica per tutta la sua vita. L'artista manifesta il proprio interesse per l'arte sin dalla prima infanzia ma la famiglia lo indirizza inizialmente verso una formazione più tradizionale. Dopo molti contrasti, riesce finalmente a convincere i genitori ad assecondare la sua passione e abbandona gli studi di ragioneria per intraprendere la sua formazione artistica.

La formazione e gli anni giovanili

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1950, in vista dell'esame di ammissione all'Accademia di Belle Arti inizia a frequentare la scuola privata del pittore Regazzi a Bologna, dove insegnava anche il pittore Pompilio Mandelli. Superato l'esame, entra all'Accademia di Belle Arti di Bologna iscrivendosi al corso di pittura tenuto da Virgilio Guidi. L'anno successivo si trasferisce all'Accademia di Belle Arti di Venezia dove segue i corsi di Giuseppe Cesetti e Gastone Breddo. A questo periodo risalgono le sue prime acqueforti.

In seguito si trasferisce all'Accademia Albertina dove frequenta i corsi tenuti da Enrico Paulucci ma non riesce ad ambientarsi e di lì a poco si trasferisce a Milano, dove inizia a frequentare i corsi dell'Accademia di Brera, inserendosi nel corso di pittura tenuto da Pompeo Borra. Qui incontra e inizia a frequentare, tra gli altri, Claudio Olivieri e Livio Marzot.

Nel 1956, Gamberini ottiene una residenza presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove gli vengono commissionate una copia dell'Ultima Cena in 5 pannelli, olio su panforte, tutt'ora esposti presso il refettorio conventuale, una riproduzione a grandezza naturale della Crocifissione con i dolenti e San Domenico, tempera su tavola, una riproduzione dell'opera di Andrea Vanni Santa Caterina da Siena e altre copie, che figurano iscritte nelle proprietà del Convento.

Nel 1958, durante il servizio militare a Mantova, realizza un affresco sulla Battaglia di Curtatone all'interno della caserma Montanara e Curtatone, che lo ospitava, oggi in attesa di restauro.

Il lavoro e l'impegno civile

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1960, si sposa con Maria Teresa Finetti e inizia a lavorare presso la casa editrice Rizzoli dove lavora fino alla metà degli anni '80.

Qui entra immediatamente in contatto con l'esplosivo fermento politico che si era generato a Milano e, pur rifiutando di rivestire cariche ufficiali all'interno del sindacato, Gamberini occupa un ruolo di primo piano nelle lotte sindacali delle grandi realtà industriali milanesi, caratterizzate dalle rivendicazioni dei lavoratori che porteranno all'autunno caldo e agli anni di piombo. Per quasi due decenni, la sua arte si concentra sui temi politici dell'epoca: la guerra del Vietnam, le lotte sindacali, il referendum sul divorzio, i decreti delegati e molto altro. Risale a questo periodo anche una vasta produzione di poster politici, tra cui quello a favore del divorzio per l'UDI (Unione Donne Italiane). Particolarmente legato alla tematica della vita dei lavoratori, ha realizzato per il CRAL della Rizzoli il murale Vita in fabbrica, poi donato alla Camera del Lavoro di Milano e un bassorilievo in cemento dal titolo Colloquio.

Le opere di questo periodo sono intese come mezzo di espressione politica e l’artista sente il dovere morale di farsi interprete delle tensioni e delle istanze che attraversano la società.

Caratteristica di questo periodo anche la scelta ideologica di aderire principalmente a iniziative collettive di artisti, tra cui Ernesto Treccani, Pietro Plescan e il fratello Dimitri, Pietro Bisio, Tonino Milite e altre figure della scena artistica milanese, con mostre itineranti al di fuori dei canali “ufficiali”, in nome di un’arte resa più accessibile e fruibile anche per i non addetti ai lavori.

Il recupero della dimensione personale

[modifica | modifica wikitesto]

A partire dalla metà degli anni '80, Gamberini lascia il lavoro in fabbrica e si dedica esclusivamente all'arte, alternando scultura e pittura.

Sono di questo periodo le sue opere pubbliche: i monumenti dedicati alla Resistenza e al volontariato realizzati nei comuni di Casalpusterlengo, Lainate e Peschiera Borromeo.

L'impegno politico sfuma nel civile e lascia man mano spazio al recupero di una dimensione più privata e personale, che si esprime anche nella sua opera, con l'elaborazione di poetiche maggiormente legate alla memoria e al ritorno delle tematiche delle origini, la natura e il paesaggio.

L'artista muore a Milano nel 2017.

L'opera artistica

[modifica | modifica wikitesto]

Pur richiamandosi alla tradizione dell'espressionismo astratto e dell'arte informale, Gamberini non ha mai voluto riconoscersi in una precisa corrente artistica ma ha continuato a sperimentare e ad esplorare stilemi, tematiche e tecniche diverse, in una continua ricerca espressiva che lo porta ad elaborare uno stile del tutto personale. La sua pittura rappresenta un modo di ricollegare le ragioni formali di un astrattismo di valenze esistenziali, fortemente lombardo di gusto e di atmosfere (nella lezione di Francesco Arcangeli, per intenderci, con una accentuazione interiore verso climi milanesi che vanno da Umberto Milani a Claudio Olivieri a Valentino Vago o a Mario Raciti) con una sorta di naturalismo non iconico, quasi geometrizzante e programmatico, dai colori psicologicamente scanditi e risolti.” - G. Seveso[1]

"Diventa difficile – soprattutto dagli anni Sessanta in poi – inquadrare la pittura di Gamberini entro un contesto preciso di correnti e fonti di ispirazione. Si assiste invece a un’evoluzione in cui egli risolve la pittura materica ed “esistenziale” assimilate nell’ambiente lombardo in un originale linguaggio segnico e cromatico."  - Sara Fontana[2]

A partire dagli anni '70 Gamberini inizia a occuparsi di scultura, sperimentando diversi materiali: legno, ferro, terracotta, ceramica, bronzo, marmo. Nel 1980, progetta e realizza, insieme al pittore Pier Antonio Manca, il monumento in bronzo dedicato alla Resistenza nel Comune di Casalpusterlengo. Nel 1988, viene inaugurato un altro monumento alla Resistenza commissionato dall'A.N.P.I. di Lainate, in marmo rosa di Verona.

Partito da sperimentazioni figurative, anche nella scultura Gamberini arriva presto a una rielaborazione astratta che mantiene però un legame forte con i temi della natura e del paesaggio, dando vita a una serie di elementi naturali, forme animali o vegetali dai toni fantastici e irreali.

"La materia che Ruggero Gamberini plasma in strutture concettuali inerenti allo stesso processo evolutivo non ha una fisicità tangibile ma muta e cresce nella concettualità espressa dall'artista [...] un processo vitale che va oltre il biologico, oltre la stessa materia come forma, ma che si lega indissolubilmente all'esperienza dell'astrazione visiva come sintesi della forma concettuale dell'esperienza umana." - Gaetano Maria Bonifati[3]

  • I Mostra Nazionale Universitaria di Pittura - C.A.U.B. - Castello Svevo - Bari (1955)
  • I Mostra d’arte contemporanea di San Benedetto del Tronto (1955)
  • X Premio nazionale di pittura F.P.Michetti - Francavilla al Mare (CH) (1956)
  • XI Mostra Nazionale Golfo di La Spezia - La Spezia (1957)
  • II Mostra Internazionale di pittura del 10 x 15 - Ferrara (1960)
  • Premio Marino Mazzacurati (1970)
  • Personale “Terrecotte di Gamberini” Accademia dei Concordi - Rovigo (1973)
  • Collettiva Mostra Itinerante di Pittura e Scultura del  "Movimento Gruppo" - Ghiaie di Corana e Casei Gerola (PV) (1979)
  • Collettiva “San Gerolamo” - Galleria Millesimo - La Bitta - Nervi (1980)
  • Collettiva “Incontri d’arte - XXIV” - Il nuovo studio - Milano (1981)
  • Collettiva “Rassegna d’arte contemporanea” - Cosseria (1981)
  • Collettiva “Il mio territorio” - ISAL- Palazzo Reale - Milano (1987)
  • Personale “Ruggero Gamberini”- Variazioni, galleria delle forme d’arte - Milano (1988)
  • Collettiva “Instabile Ensamble Arte contemporanea” - Bobbio (PC) (1988)
  • Collettiva “Geografie lombarde” - Fara d’Adda, Basilica Autarena (MI) (1988)
  • Personale “Ruggero Gamberini - Sculture “ - Inaugurazione della nuova sede F.I.L.I.S., Camera del Lavoro C.G.I.L. - Milano (1987)
  • Collettiva “Omaggio a Teodorakis”, “Il sangue della tua ferita”, Galleria 28, Roma Mostra itinerante Roma -Milano-Atene (1988)
  • Collettiva “Nati sotto Fetonte” - Palazzo Roverella  -  Rovigo (1991)
  • Personale “Ruggero Gamberini” presso Centro Ponte delle Gabelle - Milano (1991)
  • Personale “Nostòi”, Sala Celio, Provincia di Rovigo (1994)
  • Personale “Lacerti” - Biblioteca comunale  Gallaratese - Milano (1994)
  • Personale “Ferri e lamiere” - ex sede Cassa di Risparmio - Polesella (RO) (1999)
  • Collettiva “Uno studio in rosso - Instabile Ensamble” - Castello Visconteo - Trezzo d’Adda (1999)
  • 2nd World Festival of art on paper - Bled, Slovenia (2001)
  • Collettiva “Phone Art - opere su carta” - Spazio Arte - Fara Gera d’Adda (2003)
  • Collettiva “Al caro Giorgio Gaber” - Spazio 12 - Milano (2003 -2004)
  • Collettiva "Compagni di strada" - Palazzo Isimbardi - Milano (2004)
  • Collettiva "Foglie bianche" . Galleria Quintocortile - Milano (2004)
  • VII Premio Nazionale di Pittura e Scultura Città di Novara- Novara (2007)
  • Personale “Nei labirinti del colore” - Spazio arte - Novara (2008)
  • Collettiva "Tornare a Itaca" - Biblioteca Cassina Anna - Milano (2008)
  • Collettiva "Desio. Artisti della Permanente" - Villa Tittoni Traversi - Desio  (2008)
  • Collettiva “1000 artisti a palazzo” - Palazzo Arese Borromeo - Cesano M. (2009)
  • Retrospettiva "Gamberini - Le forme dell'acqua" - Villa Litta Lainate - Lainate (2019)
  1. ^ Giorgio Seveso, Ruggero Gamberini - il fervore della mente e della natura (PDF), 2013.
  2. ^ Sara Fontata, Ruggero Gamberini - Nei labirinti del colore - catalogo della mostra (PDF), 2008.
  3. ^ Gaetano Maria Bonifati e Giulio Salierno, Il sangue della tua ferita: i tiranni non sapranno dove trovare rifugio, Mikis Theodorakis, Roma, Editrice 28, 1989.

Gaetano Maria Bonifati e Giulio Salierno, Il sangue della tua ferita: i tiranni non sapranno dove trovare rifugio, Mikis Theodorakis, Roma, Editrice 28, 1989.

Antonio Romagnolo, Nati sotto Fetonte, Rovigo, Accademia dei Concordi, 1991.

Giorgio Seveso, Ruggero Gamberini: il fiume dei sentimenti, Trucazzano, 1997, SBN IT\ICCU\LO1\1773110.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Sito ufficiale, su ruggerogamberini.it.

Ruggero Gamberini, su exibart.com.

Ruggero Gamberini, su 1995-2015.undo.net.

{{Portale|Biografie|Pittura|Scultura}} [[Categoria:Incisori italiani]] [[Categoria:Pittori italiani del XX secolo]] [[Categoria:Pittori italiani del XXI secolo]] [[Categoria:Scultori italiani del XX secolo]]