Utente:Francesco clerici/Sandbox

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Velasco Vitali, conosciuto anche solo come Velasco (Bellano, 25 agosto 1960), è un artista, pittore e scultore italiano contemporaneo.


Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce nel 1960 a Bellano sul Lago di Como. Figlio d'arte, il padre Giancarlo Vitali è pittore, inizia a dipingere sin da bambino, compiendo i suoi studi da autodidatta.
Giovanni Testori lo invita, ventiquattrenne, a partecipare alla mostra Artisti e scrittori presso la Rotonda della Besana di Milano [1]. Sin dagli esordi, in anni che già vedono alcune importanti mostre personali (tra le quali: Velasco - Opere 1985-1986 a cura di Vittorio Sgarbi; Velasco a cura di Marco Vallora nel 1987), Il percorso artistico di Velasco Vitali è caratterizzato da una pittura ispirata a una rappresentazione cruda, netta e allo stesso tempo visionaria e onirica di paesaggi naturali e urbani, per la quale è oggi riconosciuto come uno dei massimi esponenti italiani contemporanei. [2]
E' degli anni 1987-1992 Paesaggio Cancellato, un’indagine sulla cancellazione e ricostruzione del tessuto paesaggistico valtellinese dopo l’alluvione del 1987. Pur rimanendo costante il suo lavoro sulla figura umana (specialmente con un ininterrotto lavoro sul ritratto, filone che lo porta a confrontarsi in modo diretto con la storia dell'arte e contemporaneamente con un committente come motore propulsivo di un dialogo), la sua pittura si evolve indagando il paesaggio: la scoperta del sud, in particolare della Sicilia, segna quindi una tappa importante nella sua riflessione sulle vedute-visioni dei porti mediterranei e va a fare da contrappunto agli sguardi più analitici dedicati alle metropoli occidentali. Sono gli anni di Isolitudine con Ferdinando Scianna (2000) e MIXtura con Franco Battiato (2003). [3] [4]

E' anche grazie all'incontro con la Sicilia che Vitali "scopre" la scultura, in particolare i cani (dal 2003), realizzati con ferro, catrame, cemento, piombo e rete metallica: materiali caratteristici dell'abusivismo edilizio.
Due anni prima della mostra Extramoenia, un progetto voluto dalla Regione Sicilia e allestito presso Palazzo Belmonte Riso (Palermo) e al Palazzo della Ragione (Milano) nel 2006, Electa pubblica una monografia sui suoi primi vent'anni di lavoro con un contributo critico-filosofico di Giulio Giorello. A partire da questi anni le esposizioni, personali e collettive, di Velasco Vitali, "l'anti-Cattelan" (come viene spesso definito [5]), diventano sempre più site-specific: è il caso di Tana (2006), realizzato per il Teatro dell'Arte di Milano, e di Immagini, forma e natura delle Alpi (2007) e LATO4 [6](2008) entrambi a cura di Danilo Eccher.
A cura di Fernando Mazzocca e Francesco Poli è l'intervento artistico monumentale Sbarco (2010), diviso in capitoli narrativi (Sbarco; Attesa; Branco; Kitezh) [7]) e allestito in piazza Duomo e nel complesso di Sant’Agostino a Pietrasanta e a Milano in Piazza Duca D'Aosta e Palazzo Reale: inizio di un percorso sulla precarietà e clandestinità che troverà un punto d'approdo due anni dopo con Foresta Rossa, intervento artistico realizzato da Velasco Vitali presso l’Isola Madre (sul Lago Maggiore): Il giardino botanico dell’Isola Madre viene trasformato in un paesaggio onirico, surreale ma allo stesso tempo fortemente legato alla realtà storica (lo spunto è la storia di Pripjat, città coinvolta nel disastro nucleare di Chernobyl). Foresta Rossa, attraverso pittura e scultura, con opere di grandi dimensioni come Playtime (una giostra rossa installata attorno allo storico cipresso del Kashmir di fronte a Palazzo Borromeo), rappresenta l'evoluzione diretta della riflessione sul paesaggio urbano e naturale iniziata con Paesaggio Cancellato: il soggetto principale diventano le città abbandonate, rovine moderne alla periferia del tempo su cui l'artista effettua una ricerca narrativa e visiva dal 2008 (già da allora tutte le sue sculture di cani portano come titolo il nome di una città fantasma). [8]

Come illustratore ha pubblicato con i testi di Michele Mari MIlano Fantasma (2008) e nel 2011 Apriti Cielo (Skira), volume che raccoglie disegni e acquerelli sul tema del sacro tra cui figurano alcuni dei disegni già realizzati da Vitali per la pagina culturale de "Il Corriere della Sera" con cui collabora dal 2007. [9] Ha realizzato illustrazioni e copertine per diverse case editrici e scrittori, tra i quali: Gianni Clerici, Piero Colaprico, Andrea Vitali, Sergio Claudio Perroni, Massimiliano Virgilio.

Dipinti e sculture di Velasco fanno parte di collezioni private e pubbliche tra cui: Il Vittoriale degli Italiani, la Collezione Farnesina del Ministero degli Affari Esteri e la Collezione MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma.

Dicono di lui[modifica | modifica wikitesto]

  • «Quella Sicilia così luminosamente serena non la riconosco. La mia Sicilia è nera. La luce e il lutto, secondo la formula di Gesualdo Bufalino, in Sicilia si danno la mano. Quella di Velasco pure l’ho vista, sentita nera. L’ho riconosciuta». Ferdinando Scianna
  • «Quando è in studio Velasco dipinge con muscoli e vene tirate. Dipinge circondato da pennelli, legni, colori, barattoli di trementina, stracci, fogli, carboncini, schizzi arrotolati, tele accatastate. Il disordine completo lo isola e lo rassicura. Dipingere per lui è una specie di combattimento. Si avvicina e si allontana dalla tela. La appende, la capovolge, la distende per terra. Ha una straordinaria velocità di esecuzione, anche se il suo dipingere è virtualmente infinito». Pino Corrias

Mostre personali[modifica | modifica wikitesto]

  • 2013 - Foresta Rossa. 416 Città Fantasma, Triennale di Milano, Milano.
  • 2013 - Foresta Rossa. Città Abbandonata, Fondazione Corrente, Milano.
  • 2012/2013 - Foresta Rossa, a cura di Luca Molinari, Isola Madre (Stresa) e Verbania (catalogo Skira).
  • 2012 - Landing in Los Angeles, Micucci Arte, Los Angeles, USA
  • 2011 - Sbarco, LKFF - Art & Sculpture Projects, Bruxelles, Belgio.
  • 2010 - Sbarco a Milano, a cura di F. Poli e F. Mazzocca, Palazzo Reale e Piazza Duca D'Aosta, Milano (catalogo Skira).
  • 2010 - Sbarco, a cura di F. Poli e F. Mazzocca, piazza del Duomo e complesso di Sant'Agostino, Pietrasanta, Lucca (catalogo Skira).
  • 2008 - LATO4, a cura di Danilo Eccher, Milano.
  • 2006 - Tana, CRT Teatro dell'Arte, Milano.
  • 2004 - Extramoenia, Palazzo Belmonte Riso, Palermo; Palazzo della Ragione, Milano. [10]
  • 2003 - MIXtura, Galleria dell'incisione, Brescia; studio Andrea Gobbi, Roma.
  • 2000 - Isolitudine, Studio Forni e Galleria Antonia Jannoni, Milano; Arte Fiera, Galleria Forni, Bologna.
  • 1997 - Viaggio, Galleria Forni, Bologna.
  • 1993 - Velasco, Compagnia del disegno, Milano.
  • 1990 - Velasco - Paesaggio Cancellato, a cura di R. Tassi, Palazzo Sertoli, Sondrio.
  • 1989 - Velasco - Opere 1988-1989, La Permanente, Milano; Galleria Altair Nuova, Lecco.
  • 1987 - Velasco, a cura di Marco Vallora, Galleria La Sanseverina, Parma.
  • 1986 - Velasco - Opere 1985-1986, a cura di Vittorio Sgarbi, Compagnia del Disegno, Milano.

Velasco Vitali nei musei[modifica | modifica wikitesto]

Vittoriale degli Italiani
la Collezione Farnesina del Ministero degli Affari Esteri
La Collezione MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]