Utente:FrancescaF4/Vincenzo Caporaletti

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Vincenzo Caporaletti (Roseto degli Abruzzi, 1955) è un musicologo e musicista italiano noto per aver ideato la Teoria delle Musiche Audiotattili.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Vincenzo Caporaletti è stato membro fondatore del gruppo rock progressivo italiano Pierrot Lunaire all'inizio degli anni '70, insieme ad Arturo Stàlteri e Gaio Chiocchio. Il primo album omonimo [1] è stato pubblicato nel 1974. [2] Parallelamente a questa esperienza inizia a dedicare la sua attenzione al mondo del jazz. Oltre alla collaborazione con molti musicisti italiani, si segnala in particolare il sodalizio pluriennale con Tony Scott e con Giulio Capiozzo nel proprio quartetto, collaborando nelle tournées italiane di vari musicisti statunitensi (Jimmy Owens, Gary Bartz e altri). Come direttore dell’Accademia Musicale Abruzzese nei primi anni ’80 è stato un pioniere della didattica jazz in Italia, formando molti musicisti oggi attivi in campo artistico e didattico. Ha contribuito anche come operatore culturale dalla metà degli anni ’80 a creare rassegne musicali e festival in particolare in Abruzzo (Atrinjazz, Estate Musicale Teramana, Concerti di Primavera, e molti altri).

L'attività di ricerca musicologica di Caporaletti inizia alla fine degli anni '70. Una delle sue prime ricerche verteva sul concetto di Swing (fenomeno formale del jazz), sviluppato nella sua tesi magistrale sostenuta presso l'Università di Bologna. La tesi ha posto le basi del concetto epistemologico di audiotattilità, che in seguito è stato definito Principio Audiotattile (ATP). Proprio su questo concetto ha costruito il quadro della Teoria della Formatività Audiotattile che ha introdotto in musicologia la categoria della musica audiotattile. [3]

L'audiotattilità è diventata in Italia una categoria scientifica ufficiale nel 2008, quando il Ministero dell'Istruzione ha emanato i decreti MIUR 22/01/2008, n. 483/2008 [4] e MIUR 03/07/2009, n. 124/2009, [5] stabilendo i nuovi quadri di definizione delle materie insegnate nei Conservatori di musica. Tali decreti istituiscono due nuove materie: “Discipline interpretative del jazz, delle musiche improvvisate e audiotattili” identificate con il codice CODM/06; "Storia del jazz, delle musiche improvvisate e audiotattili". [6] [7] I lavori di Caporaletti oltre alle pubblicazioni scientifiche in Italia, [8] sono stati tradotti in Francia, [9] Regno Unito, [10] Belgio, [11] Brasile, [12] Cina. La Teoria delle Musiche Audiotattili è stata discussa e avallata come contributo allo studio della musica improvvisata in importanti sedi accademiche internazionali come la Yale University (Frank Tirro [13]), la Sorbonne Université ( Laurent Cugny [14]) Università di Bologna[15] e altre sedi istituzionali.

Ha suscitato anche interesse mediatico nella pubblicistica al di fuori delle sedi accademiche (Fabio Macaluso, [16] Maurizio Franco [17] [1],Claudio Angeleri).

Caporaletti ha pubblicato su questi argomenti 27 monografie scientifiche e moltissimi articoli scientifici (la bibliografia delle opere scientifiche di Caporaletti è reperibile qui) e presenti nel sito Comparative Musicology, un database bibliografico online [18].


Caporaletti ha conseguito in Italia l'Abilitazione Scientifica Nazionale a Professore Ordinario di Etnomusicologia. Insegna Musicologia Generale e Musicologia Transculturale e Storia del Jazz e delle Musiche Audiotattili presso l'Università di Macerata in Italia. È direttore del CeIRM, (Centro Interuniversitario per la Ricerca Musicologica), che consorzia l'Università di Macerata, il Conservatorio di Pescara e il Conservatorio di Fermo. [19] [20] Ha inoltre insegnato Analisi delle forme performative e compositive nella musica jazz presso il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma (creando la declaratoria della materia oggi in uso). [21]

Caporaletti è fondatore della rivista Ring Shout [22] , rivista scientifica sulla musica afroamericana . È direttore, insieme a Fabiano Araujo Costa e Laurent Cugny, della Revue d’Etudes du jazz et des Musiques Audiotactiles, [23] fondata nel 2018 e edita in quattro lingue dal CRIJMA-Centre de Recherche sur le Jazz et les Musiques Auditactiles (Sorbonne Université, Paris). È inoltre codirettore della rivista musicologica Acusfere (Suoni_Culture_Musicologie). Dirige altresì le collane editoriali Grooves, Edizioni di Musiche Audiotattili [24], e Musiche da leggere, edite dalla Libreria Musicale Italiana (Lucca) e della collana Musicologie e Culture, [25] pubblicata dall'editore italiano Aracne (Roma). Oltre al centro di ricerca della Sorbonne Université (CRIJMA), alla Teoria delle Musiche Audiotattili di Caporaletti è dedicato un centro di studi, Núcleo de Estudos em Música e Musicologia Audiotátil, presso l’Universidade Federal do Espírito Santo (Vitória, Brasil) a testimonianza della forte penetrazione internazionale delle sue ricerche. L’associazione Nazionale delle Scuole Jazz e Musiche Audiotattili in Italia ha inserito nel 2023 il neologismo audiotattile nella propria denominazione a testimonianza dell’adesione didattico-pedagogica allo specifico paradigma teorico.

Teoria delle musiche audiotattili[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 2000, [26] Caporaletti, partendo da prospettive di antropologia cognitiva ha concentrato la sua ricerca sulla formalizzazione di un modello fenomenologico e tassonomico dell'esperienza musicale, che con un neologismo oggi rubricato dalla Enciclopedia Treccani ha definito con l'espressione “audiotattile” (univerbando il comune termine “audio-tattile”). Questo modello teorico si basa su molteplici apporti disciplinari (filosofici, antropologici, teorico-musicali) e si origina dall'analisi dei fenomeni senso-motorio/formali delle musiche jazz e rock: il groove [27] e lo swing [26], compendiandosi in una prospettiva globale sull'improvvisazione musicale. Caporaletti identifica con la formulazione di “musiche audiotattili” quelle pratiche musicali in cui, da un lato, la formatività del testo musicale si fonde con le azioni musicali eseguite dal musicista in tempo reale (Improvvisazione e/o estemporizzazione: quest’ultimo concetto è un apporto originale e inedito di questo modello teorico) e, dall'altro, è sottoposta ad un processo di fonofissazione attraverso tecnologie di registrazione. Questa categoria comprende pratiche musicali come il jazz, il rock, il rap, la musica popolare, la world music, la musica brasiliana e così via. Nelle precedenti teorie interpretative tali repertori venivano identificati in senso solo storico-sociologico o stilistico, o come pratiche musicali appartenenti o alla tradizione della musica scritta o a quella della oralità musicale, non cogliendo però una serie di specificità estetiche che li caratterizza. La teoria musicale audiotattile classifica le manifestazioni musicali opponendo – sulla base di indirizzi teorici delle scienze cognitive – la matrice cognitiva visiva a quella audiotattile, a seconda del modello di operatività cognitiva implementata nelle specifiche pratiche, cui sono poi correlati gli aspetti sociologici, storici ed estetici del fare musica. Considerati da un punto di vista fenomenologico, la forma, l'esperienza e i concetti musicali che appartengono alla tradizione musicale scritta occidentale, dal Settecento alla prima metà del Novecento, sono così ricondotti ad una "matrice cognitiva visiva" mentre quella delle tradizioni folk e delle musiche jazz, pop, rock, world beat ecc., ad una "matrice cognitiva audiotattile".

Il quadro concettuale della Teoria della Musica Audiotattile  (anche conosciuta come Teoria della Formatività Audiotattile, con enfasi sui risvolti più filosofici) è composto da vari concetti originali: il principio audiotattile [PAT], la codifica neoauratica [CNA], il concetto  di estemporizzazione (che integra la nozione comune di improvvisazione), la autografia musicale, la teoria dei groovemi, e molti altri. Gli addentellati teorici identificano un vasto fronte di riflessione: dalla filosofia fenomenologica e esistenziale, in particolare negli svolgimenti di Luigi Pareyson, [28] alla semiotica di Umberto Eco, ai concetti antropologici sviluppati da Alan Merriam, alla mediologia di Marshall McLuhan e alla psicologia cognitiva. La teoria della musica audiotattile affonda le sue radici anche nelle Neuroscienze, utilizzandole in una prospettiva antropologico-cognitiva per comprendere l'esperienza musicale passando dalla considerazione oggettiva delle sistemi e pratiche musicali a quella soggettiva di chi fa musica. Questo snodo Caporaletti lo interpreta a partire dalle implicazioni della percezione e delle capacità cognitive attraverso il fattore costituito dalla mediazione culturale. La distinzione tra matrice cognitiva audiotattile e visiva, che è alla base della Teoria Audiotattile, ha avuto recentemente anche delle conferme in ambito di ricerche di neuro-scienze sul piano scientifico-sperimentale. [29]

Questa teoria è utilizzata come paradigma epistemologico alternativo per gli studi musicologici sul jazz, sulla musica brasiliana, sul rock progressivo, sulla world music, sulla musica improvvisata e contemporanea. È al centro dei dibattiti musicologici in Italia, Francia [30] [31] [32] e Brasile. [33] [34] [35] dove sono state elaborate numerose tesi di dottorato dedicate, a testimonianza della funzionalità del modello teorico per gli studi delle nuove generazioni di musicologi. [36] La teoria audiotattile ricontestualizza i tradizionali quadri concettuali delle problematiche legate all'analisi musicale, alla notazione musicale, alla storia del jazz, all'ontologia musicale, all'interazione musicale non solo nel jazz, alla pedagogia e didattica della musica, alla giurisprudenza del diritto d'autore e delle arti performative. La SIAE ha rivisto e aggiornato l'articolo n.33 del proprio statuto in data 11 dicembre 2016, per includere la musica audiotattile tra le musiche protette dalla legge sul diritto d'autore. [37] Il Parlamento italiano, nell'adunanza dell'8 novembre 2017, ha aggiunto il termine "audiotattile" a tutti gli atti emanati al fine di definire con maggiore precisione le pratiche musicali un tempo definite solo con il termine musica "popolare" o "folk". [38]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Vincenzo Caporaletti, La definizione del swing. Il fondamento estetico del jazz e delle Musiche audiotattili, Ideasuoni, 2000, ISBN 978-88-903155-0-3.
  • Vincenzo Caporaletti, I processi improvvisativi nella Musica. Un approccio globale, Lucca, LIM, 2005, ISBN 978-88-7096-420-2.
  • Vincenzo Caporaletti, Esperienze di Analisi del Jazz. Armstrong, Parker, Cesari, Monk, Mingus, Intra, Soft Machine, Lucca, LIM, 2007, ISBN 978-88-7096-500-1.
  • Vincenzo Caporaletti, Jelly Roll Morton, the 'Old Quadrille' and 'Tiger Rag'. A Historiographic Revision, Lucca, LIM, 2011, ISBN 9788870966275.
  • Vincenzo Caporaletti, Swing e Groove. Sui fondamenti estetici delle Musiche audiotattili, Lucca, LIM, 2014, ISBN 978-88-7096-778-4.
  • Vincenzo Caporaletti, Laurent Cugny e Benjamin Givan, Improvisation, culture, audiotactilité. The Reinhardt, South, Grappelli Recordings of J.S. Bach's Double Violin Concerto : A Critical Edition, Lucca, LIM, 2016, ISBN 978-88-7096-840-8.
  • Vincenzo Caporaletti, Introduzione alla teoria delle musiche audiotattili. Un paradigma per il mondo contemporaneo, Roma, Aracne, 2019, ISBN 978-88-255-2091-0.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pierrot Lunaire (1974). Pierrot Lunaire (vinile). Italia: IT, Roma. ZSLT70025

Sulla Teoria della Musiche Audiotattili[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro ARBO, Aisthesis, in Aisthesis: Pratiche, Linguaggi e Saperi dell'estetico, Firenze University Press, 2013.
  • Alessandro BERTINETTO, Eseguire l'inatteso. Ontologia della musica e improvvisazione, Palermo, Il Glifo, 2016, ISBN 9788897527343.
  • Christian BETHUNE, Le Jazz et l'Occident, Klincksieck, 2008, ISBN 978-2252036747.
  • Luca CHIANTORE, Beethoven al pianoforte: Improvvisazione, composizione e ricerca sonora negli esercizi tecnici, Milano, Il Saggiatore, 2014, ISBN 9788865763940.
  • Donatello D'ATTOMA, Charles Mingus: composition versus improvisation, lulu.com, 2014, ISBN 9781291839715.
  • Marco DE NATALE, La musica come gioco. Il dentro e il fuori della teoria, Peter Lang, 2004, ISBN 978-3039104840.
  • Maurizio FRANCO, Oltre il mito. Scritti sul linguaggio jazz, Lucca, LIM, 2013, ISBN 9788870967104.
  • Enrico INTRA, Audiotattile, Brugherio, Sinfonica Jazz Edizioni, 2015, ISBN 978-8884003300.
  • Guido MICHELONE, Jazz in Europa. Forme, dischi, identità, Roma, Armando, 2004, ISBN 9788883585869.
  • Susanna PASTICCI, Parlare di musica, Milano, Meltemi, 2008, ISBN 9788883536656.
  • Marcello VERDENELLI, Dino Campana "una poesia europea musicale colorita", Macerata, EUM, 2007, ISBN 978-88-6056-039-1.

Articoli[modifica | modifica wikitesto]

Altre fonti[modifica | modifica wikitesto]

Riferimenti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pierrot Lunaire - Pierrot Lunaire, su Discogs. URL consultato il 31 May 2018.
  2. ^ Enrico Deregibus. Dizionario completo della Canzone Italiana. Giunti Editore, 2010. (ISBN 8809756258)
  3. ^ Caporaletti, Vincenzo (2000). [La definizione del swing. Il fondamento estetico del jazz e delle Musiche audiotattili. Teramo, Italy: Ideasuoni. (ISBN 9788890315503)
  4. ^ Decreto Ministeriale del 22 gennaio 2008 : n. GAB/483 - Atti Ministeriali, su attiministeriali.miur.it. URL consultato il 31 May 2018.
  5. ^ Decreto Ministeriale del 3 luglio 2009 - Atti Ministeriali MIUR, su attiministeriali.miur.it. URL consultato il 31 May 2018.
  6. ^ AREE DISCIPLINARI, SETTORI ARTISTICO-DISCIPLINARI, DECLARATORIE E CAMPI DISCIPLINARI DI COMPETENZA CONSERVATORI (PDF), su Attiministeriali.miur.it. URL consultato il 1º June 2018.
  7. ^ AREE DISCIPLINARI, SETTORI ARTISTICO-DISCIPLINARI, DECLARATORIE E CAMPI DISCIPLINARI DI COMPETENZA CONSERVATORI (PDF), su Attiministeriali.miur.it. URL consultato il 1º June 2018.
  8. ^ Cfr. Infra
  9. ^ Caporaletti, Vincenzo; CUGNY, Laurent; GIVAN, Benjamin, Improvisation, culture, audiotactilité. Édition critique des enregistrements du Concerto pour deux violons et orchestre en ré mineur BWV 1043 de Jean-Sébastien Bach par Eddie South, Stéphane Grappelli et Django Reinhard, Paris, Outre Mesure, 2016(ISBN 9782907891899)
  10. ^ Caporaletti, Vincenzo, "Neo-Auratic Encoding: Phenomenological Framework and Operational Patterns", in: BORIO, G., Musical Listening in the Age of Technological Reproduction, Aldershot, Ashgate Publishing, 2015, pp. 233 - 252 p. (ISBN 9781472442161)
  11. ^ Brepols.net, http://www.brepols.net/Pages/ShowProduct.aspx?prod_id=IS-9782503542447-1. URL consultato il 31 May 2018.
  12. ^ Caporaletti, Vincenzo, Milhaud, "Le bœuf sur le toit" e o paradigma audiotátil, in: CORREA DO LAGO, M., O boi no telhado – Darius Milhaud e a música brasileira no modernismo francês, São Paulo, Instituto Moreira Salles, 2012, pp. 229-288 p. (ISBN 9788586707872)
  13. ^ Frank Tirro, Review of I processi improvvisativi nella musica. Un approccio globale, ("Quaderni di Musica/Realtà", 54), ; Esperienze di analisi del jazz: Armstrong, Parker, Cesàri, Monk, Mingus, Intra, Soft Machine, ibid., ("Grooves", 1), Vincenzo Caporaletti, in Il Saggiatore musicale, vol. 16, n. 1, 31 May 2018, pp. 174–175, 43030018.
  14. ^ Cugny, Laurent, La Gaia Scienza, Musica Jazz Journal, July 2017, ISSN 0027-4542
  15. ^ Caporaletti V., Criteri fondanti per una didattica musicale audiotattile, in Musica Docta, vol. 12, n. 1, 2022, pp. 23–36.
  16. ^ Le musiche audiotattili: intervista a Vincenzo Caporaletti, grande musicologo, su Improntedigitali.blogautore.espresso.repubbkica.it. URL consultato il 31 May 2018.
  17. ^ FRANCO, Maurizio, Comprendere lo Swing? Oggi si può, Musica Jazz Journal, April 2015, ISSN 0027-4542
  18. ^ Comparative Musicology, su Compmus.org. URL consultato il 31 May 2018.
  19. ^ Cronache Fermane online newspaper, su cronachefermane.it. URL consultato il 26 Jan 2023.
  20. ^ Portale docenti - Università di Macerata: Vincenzo Caporaletti, su docenti.unimc.it. URL consultato il 31 May 2018.
  21. ^ Caporaletti Vincenzo - Conservatorio di Musica Santa Cecilia - Roma, su Conservatoriosantacecilia.it. URL consultato il 31 May 2018.
  22. ^ ACNP - Catalogo Italiano dei Periodici, su Biblioteche.unibo.it. URL consultato il 31 May 2018.
  23. ^ Revue du jazz et des musiques audiotactiles | IReMus, su iremus.cnrs.fr.
  24. ^ Lista Prodotti - Grooves. Collana di Studi Musicali Afro-Americani e Popular - LIM, su Lim.it. URL consultato il 31 May 2018.
  25. ^ Collana Musicologie e culture - Aracne editrice, su Aracneeditrice.it. URL consultato il 31 May 2018.
  26. ^ a b Caporaletti, Vincenzo, La definizione dello swing. I fondamenti estetici del jazz e delle musiche audiotattili, Teramo, Ideasuoni Edizioni, 2000, 302 pp. (ISBN 9788890315503)
  27. ^ Caporaletti, Vincenzo, Swing e Groove. Sui fondamenti estetici delle musiche audiotattili, Lucca, LIM-Libreria Musicale Italiana, 2014, 386 p. (ISBN 9788870967784)
  28. ^ Cfr. Caporaletti, Vincenzo, Il principio audiotattile come formatività, in: SBORDONI, Alessandro (a cura di) Improvvisazione oggi; Lucca, LIM-Libreria Musicale Italiana; pp. 29 - 42 (ISBN 9788870967838)
  29. ^ R. Bianco, G. Novembre, P.E. Keller, Villringer A., Sammler D., Musical genre-dependent behavioural and EEG signatures of action planning. A comparison between classical and jazz pianists, in NeuroImage, vol. 169, 1º April 2018, pp. 383–394, DOI:10.1016/j.neuroimage.2017.12.058, PMID 29277649, 207208794.
  30. ^ CARSALADE, Pierre, «Christian Béthune, Le Jazz et l'Occident. Culture afro-américaine et philosophie », Gradhiva. Revue d'anthropologie et d'histoire des arts, 19 mai 2010, p. 229–230 (ISSN 0764-8928)
  31. ^ MICHEL, Philippe, LOIZILLON, Guillaume;, « Jazz et musique électroacoustique: Le rôle de la technique dans deux approches "audiotactiles" de la création musicale », Actes du colloque Eurêka! n° 2, programme de recherche CREAPRO, 25 et 26 mai 2009, Université Rennes 2, France., 2011
  32. ^ Laurent CUGNY, su Iremus.cnrs.fr. URL consultato il 31 May 2018.
  33. ^ Brésil! Musique ancienne. Musique nouvelle, su Iremus.cnrs.fr. URL consultato il 31 May 2018.
  34. ^ Musiques Brésiliennes. Le savant, le populaire, le traditionnel, le folklore, su Iremus.cnrs.fr. URL consultato il 31 May 2018.
  35. ^ Journées d'études doctorales, su Conservatoiredeparis.fr. URL consultato il 31 May 2018.
  36. ^ CRIJMA, Centre International de Recherche sur le Jazz et les Musiques Audiotactiles, su Iremus.cnrs.fr. URL consultato il 31 May 2018.
  37. ^ https://www.siae.it/sites/default/files/Regolamento_Generale_SIAE.pdf Archiviato il 21 luglio 2017 in Internet Archive.
  38. ^ Camera.it - XVII Legislatura - Lavori - Resoconti Assemblea - Dettaglio sedute, su Camera.it. URL consultato il 31 May 2018.

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