L'Egitto tolemaico o Regno tolemaico d'Egitto (in greco antico: Πτολεμαϊκὴ βασιλεία?, Ptolemaïkḕ Basileía) è stato un regno del periodo ellenistico fondato sulla terra dell'antico Egitto, governato dalla dinastia tolemaica iniziata con Tolomeo I - dopo la morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. - e conclusasi con Cleopatra con la conquista romana nel 30 a.C. e la successiva creazione della Provincia d'Egitto. Uno dei suoi maggiori simboli è stata l'aquila di Zeus (άετός Διός, aetós Diós), impressa anche nelle monete, invece la forma religiosa ufficiale fu il culto di Serapide.
Il regno tolemaico fu fondato nel 305 a.C. da Tolomeo, generale macedone e compagno d'armi di Alessandro che, dichiaratosi faraone, diede il via ad una potente dinastia ellenistica governando un territorio che va dal sud della Siria a Cirene in Libia alla Nubia. Alessandria d'Egitto divenne la capitale, oltre che un importante centro di cultura e del commercio internazionale.
Tolomeo Sotere (in greco antico: Πτολεμαῖος Σωτήρ?, Ptolemaĩos Sōtḕr; 367 a.C. circa – 283 a.C.), noto anche come Tolomeo Lagide e chiamato nella storiografia moderna Tolomeo I o semplicemente Tolomeo, è stato un militare e sovranomacedone antico.
Durante il suo regno la nuova capitale egizia, Alessandria si sviluppò molto in campo culturale e artistico, con l'avvio della costruzione della famosa Biblioteca e del Museo, la diffusione del culto di Serapide e la costruzione di una delle sette meraviglie del mondo, il Faro.
Fu l'ultima sovrana della dinastia tolemaica a regnare in Egitto e anche l'ultima di tutta l'età ellenistica, la cui fine si fa proprio coincidere con la sua morte. Donna forte e indipendente, portò avanti una politica espansiva e accentratrice, nonostante il continuo avanzare dell'egemonia della Repubblica romana nel mar Mediterraneo; Cleopatra riuscì, infatti, a relazionarsi efficacemente con questa grande potenza del suo tempo grazie anche al rapporto personale che instaurò con due importanti generali romani, Giulio Cesare e Marco Antonio, ed ebbe un ruolo centrale nell'ultima guerra civile repubblicana, che portò alla nascita dell'Impero romano per mano di Ottaviano Augusto.
È inoltre con tutta probabilità tra le più famose personalità dell'antico Egitto e della storia universale: la sua figura è stata infatti fin dai tempi antichi al centro di racconti e ricostruzioni storiche più o meno fantasiose, che l'hanno portata a sopravvivere nell'immaginario comune fino all'epoca contemporanea.
La Biblioteca di Alessandria fu costruita intorno al III secolo a.C. durante il regno di Tolomeo II Filadelfo. Questo polo culturale, annesso al Museo, era gestito da un προστάτης (sovrintendente), ruolo di grande autorità. Il sovrintendente era nominato direttamente dal re (il primo filologo ad occupare tale carica fu Zenodoto di Efeso).
La storia dinastica dell'Egitto tolemaico è molto intricata, dato che tutti i sovrani della famiglia presero il nome di Tolomeo e che molti di loro sposarono le rispettive sorelle, che spesso ebbero il nome di Cleopatra.
Il regno ereditato da Tolomeo IV era prospero sia al suo interno sia all'esterno, con le varie conquiste economiche e militari dei suoi predecessori; durante il suo regno, però, acquisirono molta influenza due ministri, Agatocle e Sosibio, che condizionarono la vita pubblica e privata del sovrano. La svolta fu rappresentata dalla quarta guerra siriaca (219-217 a.C.), che, nonostante avesse portato alla vittoria egizia, rappresentò un forte momento di tensioni e portò il regno in una crisi economica e sociale, dalla quale non si sarebbe più ripreso.
Alessandria fu fondata nel 331 a.C. tra la palude Mareotide (Maryut) e il Mar Mediterraneo, davanti all'isoletta di Faro, a cui era collegata per mezzo dell'Eptastadio, una sorta di diga lunga circa 1200 m che serviva anche da acquedotto e che permise inoltre la creazione di due distinti porti. La diga e il piano di fondazione della città sono attribuiti all'architettoDinocrate di Rodi. Arriano narra di come Alessandro Magno tracciasse al suolo la pianta della città servendosi - in mancanza di altro - di grano. L'episodio venne interpretato come segno di un futuro di ricchezza e allude al ruolo della città nell'esportazione del grano egiziano.
Per tutta l'antichità rimase un prestigioso centro culturale, dando vita alla stagione dell'alessandrinismo, grazie alle istituzioni del Museion e della celebre Biblioteca. Ospitava inoltre una numerosa comunità ebraica: fu qui che la Bibbia venne tradotta in greco nella versione conosciuta come dei "Septuaginta". Per tutta l'epoca ellenistica la popolazione restò suddivisa etnicamente tra greco-macedoni, ebrei, ed egizi, con leggi e costumi differenziati. Questa divisione provocò per tutta la sua storia torbidi e disordini, iniziati già durante il regno di Tolomeo IV (221-204 a.C.).
Le armate dei Tolomei dimostrarono la loro superiorità contro le forze dei Seleucidi con la vittoria nella Battaglia di Rafah del 217 a.C. ma, nonostante questo, caddero in una fase di profondo ristagno che spianò la strada alla conquista da parte di Roma al tempo della disputa tra Augusto e Marco Antonio.
È ricordato soprattutto per aver guidato Tolomeo contro sua sorella e co-regnante Cleopatra, cosa che fece iniziare una guerra civile, e per aver decapitato Pompeo Magno. Fu quindi fatto imprigionare e uccidere da Giulio Cesare, sia per aver ucciso un cittadino di Roma sia per aver inviato messaggi agli assedianti durante l'assedio di Alessandria.
Sembra che già durante il regno di Tolomeo I Sotere fosse stato eretto un primo tempio consacrato a Serapide, probabilmente una struttura abbastanza semplice e modesta, in stile greco che venne in seguito arricchita con elementi architettonici egizi. Tolomeo II fece aggiungere al tempio una modesta biblioteca, mentre Tolomeo III fece rifondare la costruzione affidando l'incarico all'architetto Parmenisco. Il nuovo tempio ospitava una statua del dio, opera dello scultoreBriasside.