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Mario Paciolla, nato Mario Carmine Paciolla (Napoli, 28 marzo 1987 – San Vicente del Caguán, 15 luglio 2020), è stato un giornalista, attivista e funzionario italiano, deceduto in circostanze anomale durante l'esercizio delle sue funzioni come Ufficiale di campo delle Nazioni Unite.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Laureato in Scienze politiche presso l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" nel 2014, si trasferisce in Colombia nel 2016. Per due anni opera come volontario nella Peace Brigades International, organizzazione non governativa canadese a tutela dei diritti umani. Nel 2018 inizia la collaborazione con le Nazioni Unite per la verifica del corretto svolgimento degli accordi di pace tra il Governo e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia. Il 15 Luglio 2020 viene trovato senza vita [1] [2] nella sua casa di San Vicente del Caguán.
Sin dall'inizio la causa della morte di Mario Paciolla è risultata essere poco chiara. Ritrovato impiccato con un lenzuolo, il decesso è stato inizialmente classificato come suicidio. A seguito di una mobilitazione generale e di nuovi elementi, le autorità colombiane iniziano le indagini su quattro poliziotti [3], accusati di aver consentito a funzionari delle Nazioni Unite di prelevare oggetti personali della vittima. Anche la procura di Roma apre un fascicolo per chiarire la causa della morte del giovane attivista napoletano.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (ES) La Misión de Verificación de la ONU en Colombia rindió homenaje a Mario Paciolla., in ONU - Departamento de Asuntos Políticos.
- ^ Irene De Arcangelis, Cooperante napoletano morto in Colombia, l'ultima telefonata: "Mamma, mi sono messo in un guaio", in La Repubblica, 18 Luglio 2020.
- ^ Fulvio Bufi, Per la morte di Mario Paciolla in Colombia indagati quattro poliziotti, in Corriere della Sera, 3 Agosto 2020.