Utente:CassiopeaS/Sandbox

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Utente: CassiopeaS/Sandbox/DemianConrad

Demian Conrad
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Biografia
Lugo di NascitaLocarno
Data1974
CittadinanzaSvizzera
Attivitàgraphic designer
Sede AttivitàBienne
Altre Informazioni
OrganizzazioneAutomatico Studio
Sito Webhttps://www.automaticostudio.com/home/
Membro diAlliance Graphique Internationale
SettoreGraphic design, comunicazione visiva, design, visual identity, wayfinding, design editoriale, exhibition design
Testo ultima riga

Demian Conrad (Locarno, 1974) è un esponente svizzero del design contemporaneo internazionale. Il suo lavoro spazia dal graphic design all’arte visiva. Autore di diversi libri sul design, Conrad è anche direttore creativo per rinomate istituzioni culturali.

Esordi[modifica | modifica wikitesto]

Demian Conrad si laurea in Comunicazione visiva presso la SUPSI di Lugano.[1] In questo periodo fu allievo del designer Bruno Monguzzi e dell’artista Reto Rigassi. In seguito, studia Pensiero laterale con Edward De Bono presso l’Università di Malta.[2]
Il designer si trasferisce nel 2003 a Losanna, dove inizia la sua carriera come freelancer e nel 2007 fonda il Demian Conrad Design Studio.[3]
Dal 2007 al 2015, Conrad applica un approccio ludico e sperimentale alla progettazione grafica. Questo approccio si ispira ai maestri dello Scuola Svizzera come Max Bill ma anche ad altre figure creative trasversali come Bruno Munari.[4] In quegli anni si avvicina al participatory design, all’etica DIY, al design hacking e alla tipografia algoritmica e parametrica, sperimentando nuovi modi di progettare e produrre opere.[3]
Nel 2010 Conrad, partendo dalla stampa offset, elabora un nuovo processo chiamato WROP (Water Random Offset Printer).[5]

Automatico Studio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2016, Demian Conrad cura la visual identity della campagna sul referendum svizzero a favore del reddito di base (Basic Income Campaign) proposto dalla Generation Grundeinkommen.[6] Per questo progetto Conrad applica un approccio «artistico radicale […], valorizzando la bellezza come messaggio politico. Un design radicale per una nuova idea radicale di società».[6]
Il designer progetta un simbolo essenziale: il cerchio d'oro. Attraverso questo lavoro, Conrad riscopre la potenza evocativa del segno ridotto alla sua essenza.[6] Questa campagna ha avuto risonanza non solo in Svizzera ma in tutto il mondo.
Nel 2017 l’Art Director Club premia il progetto Basic Income Campaign.[7]
Nello stesso anno, Conrad dà una nuova identità al suo studio ribattezzandolo con il nome di Automatico Studio .[8]
Il designer intraprende un percorso che lo porta a sviluppare un nuovo approccio metodologico al graphic design, vocato alla riduzione della complessità e alla sintesi. La nuova visione del designer prende spunto dall'arte minimale e da alcune filosofie giapponesi con cui Conrad entra in contatto attraverso gli insegnamenti della maestra di ikebana Ikuko Yokota.[8] Questa include un avvicinamento alla poetica della vacuità.
Conrad non si limita ad applicare questi concetti olistici nel mondo del design, ma li elabora ed integra, portando nuova linfa alle correnti di pensiero avviate da Emil Ruder, AG Fronzoni e Georg Staehelin, a cui il designer si ispira.[8] Il designer converge così verso un linguaggio orientato ai valori dell’essenzialità. L’estetica di Conrad verte sull’eleganza delle forme pure e la leggibilità tipografica. Quest’ultima si basa su caratteri chiari, versatili e coerenti, come quelli disegnati con il font Univers di Adrian Frutiger.[9]
Nelle opere grafiche sviluppate da Automatico Studio vige l’equilibrio, lo spazio vuoto non prevale mai sullo spazio pieno e viceversa. Gli elementi sono complementari, il loro equilibrio è dinamico. L’armonia è data dalle proporzioni dei diversi elementi ed è ispirata al classicismo. Il messaggio visivo creato diviene così universale e senza tempo.[10]
Automatico Studio adotta questa filosofia nel campo dell’architettura,[11] del product design, dell’arte moderna e contemporanea, della scienza e della salute.[10] I lavori di graphic design dello studio sono caratterizzati da progettazioni di identità visive, wayfinding, design editoriale ed exhibition design.[10]
Dal 2017, Demian Conrad è inoltre membro della prestigiosa Alliance Graphique Internationale (AGI).[12]

Opere grafiche[modifica | modifica wikitesto]

Francobollo per il Centenario del Codice Civile Svizzero[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012, su commissione della Confederazione Elvetica, Demian Conrad disegna il francobollo per il centenario del Codice civile svizzero (CCS).[2]
La sintassi visiva scelta dal designer ha lo scopo di celebrare il codice, che regola il rapporto tra i privati in determinate sfere. Attraverso una serie di studi, Conrad individua nel concetto di "buona fede", quello che regola ed incita i cittadini ad un uso responsabile della loro libertà civica. Questo è il perno centrale del CCS, ed è espresso nell’Art. 2 paragrafo 1: «Ognuno è tenuto ad agire secondo la buona fede così nell’esercizio dei propri diritti come nell’adempimento dei propri obblighi».[13]
Il designer raffigura questo principio fondamentale sul francobollo, riportandolo nelle tre lingue ufficiali della Confederazione, ordinandole in base alla loro diffusione, ovvero: tedesco, francese ed italiano. L’obiettivo di Conrad fu pertanto di trasferire e sintetizzare visivamente nel francobollo l’essenza del CCS, come se fosse un ritaglio del libro ufficiale.[13] Per l’occasione il designer ha utilizzato un grigio che rimanda al colore della copertina del CCS e il carattere Times New Roman, che caratterizzano le edizioni stampate del codice.[13]
Infine, una caratteristica del francobollo è la ridotta dimensione dei caratteri, che possono quindi essere letti attraverso l’utilizzo della tipica lente da collezionista filatelico.[13] Il design del francobollo rispecchia lo stile minimalista di Conrad. La tecnica di stampa utilizzata è quella ad intaglio. Il francobollo, rientrante nella categoria celebrativa e di Posta prioritaria A, è stato emesso nel territorio elvetico per un anno ed è stato stampato con una tiratura limitata da 1.5 milioni di esemplari.[13]
Il francobollo fu presentato a Berna presso il Parlamento svizzero dalla ex-Presidentessa della Confederazione elvetica Simonetta Sommaruga.[13]

LUFF 12[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2013 Demian Conrad sviluppa la campagna di comunicazione per la 12° edizione del LUFF (Lausanne Underground Film & Music Festival).[14]Il tema scelto per l’edizione del festival è la casualità.[15]
Con l’obiettivo di creare un messaggio di frontiera destinato a nuovi target, il designer crea una composizione visiva d’avanguardia, incisiva ed accessibile. Attraverso l’immagine ridotta ai minimi termini, il designer abbraccia una moltitudine di significati, che uniscono l’universo filmografico e musicale contemporaneo al concetto di aleatorietà.[16]
Conrad ha lavorato sulla dimensione espressiva della comunicazione, in particolare sulla tipografia e sul segno. La strategia tipografica scelta è stata quella di utilizzare caratteri monumentali, talmente grandi da essere riconoscibili e leggibili da distante. Il manifesto sviluppato da Conrad ha l'obiettivo di attrarre l’attenzione del passante e attirarlo tramite un processo cinetico, in cui il messaggio viene velato e poi svelato.[16] Questo processo comunicativo-performativo è disegnato a misura dello sguardo distratto di un cittadino metropolitano in movimento. Conrad gioca con il pubblico, che attraverso la composizione figurativa verrà spinto ad esplorare il messaggio.[16] Nella composizione tipografica, Conrad ha suddiviso il testo in sei linee, coprendo alcune di queste con bande nere, create attraverso la tecnica WROP.[17] L’alternanza di bande bianche e nere esprime la relazione tra visibile ed invisibile, tra controllo e casualità. La tecnica di stampa WROP è stata così rimessa in atto, per alterare, le produzioni in serie attraverso interventi manuali eseguiti direttamente sulla macchina offset tradizionale.[17] Questa tecnica, che permette di velare in modo causale parte del testo, viene anche utilizzata come rimando alla barratura della parola “underground”, caratteristica del logo del LUFF.[17] Il risultato è la creazione di lavori unici che sfruttano processi manuali per produrre effetti casuali.
Il sistema visivo ideato è stato riproposto per progettare cartelloni, volantini e cataloghi. L’opera grafica realizzata per la campagna è stata affissa per le strade e sui mezzi pubblici di Losanna.[14]
Questa opera grafica realizzata dal designer ha vinto il premio Beste Plakate nel 2016.[14]

Art Basel[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 Conrad riceve l’incarico di progettare la campagna di Art Basel, la più importante fiera d’arte contemporanea al mondo.[18]
Durante l’incarico, il designer si interroga sul come trasmettere il messaggio, semplice ed immediato, sull’identità della fiera.[18] Decide così di applicare un approccio diverso da quello adottato in precedenza, basato sulla relazione tra colore ed identità.[18] Partendo dall’eredità stilistica della fiera svizzera, Conrad crea un’identità innovativa avvalendosi dell’eloquenza del colore.[19] In quest’opera, il linguaggio visivo del designer è contraddistinto da un perfetto e proporzionale contrasto cromatico. Il designer sceglie di accoppiare due tinte contrastanti per ciascuna immagine.[19] Da una parte abbiamo colori metallici e materici, dall’altra colori fluorescenti e vibranti.[19]
La tecnica utilizzata da Conrad è la serigrafia.[18] Attraverso questa tecnica la densità del colore viene aumentata, rendendo la superficie più riflettente e i contrasti più vividi. Ciò ha permesso di mettere ulteriormente in risalto gli accostamenti cromatici.[19] La scelta di utilizzare un’inquadratura visiva con sezione orizzontale dà movimento all’opera. Quest’ultima caratteristica permette inoltre di individuare immediatamente ed intuitivamente il logo e le date di Art Basel.
La strategia comunicativa adottata da Conrad crea un contrasto con l’ambiente circostante, che rende l’opera saliente e rapidamente decifrabile all’occhio. Il concetto sviluppato è stato implementato sui materiali e i mezzi della campagna di comunicazione, su manifesti di formati diversi e retroilluminati.[18]

Artistes & Robots[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2017 in occasione dell’Esposizione Internazionale nel Kazakistan, il Grand Palais di Parigi, in collaborazione con l’Astana Contemporary Arts Center, inaugura una mostra intitolata Artistes & Robots.[20] Questa mostra immersiva ed interattiva è stata una delle prime ad esplorare il rapporto tra artisti e robot.
Lavorando a stretto contatto con il curatore Jérôme Neutres e con il co-curatore e artista Miguel Chevalier, il designer Demian Conrad progetta la comunicazione grafica dell’intera mostra, ovvero disegna l’identità, l’infografica, il catalogo e la campagna di comunicazione.[20] Attingendo dalla sua vasta esperienza nella progettazione per il settore dell’arte, della cultura e del design, Conrad utilizza degli algoritmi parametrici per progettare i lavori editoriali e multimediali della mostra. Questi algoritmi sono ispirati al METAFONT di Donald Knuth.[21]
Il design della mostra mette in risalto il rapporto tra artista e algoritmi, attraverso la creazione di spazi con rimandi espliciti ed impliciti al tema. Attraverso l’installazione iniziale, creata dallo stesso Conrad, il visitatore viene immediatamente immerso nella mostra.[20] L’opera accoglie il visitatore dialogando con lui, e lo fa attraverso l’interpretazione degli input ricevuti dai movimenti dello spettatore. Questo dialogo avviene tramite la manipolazione in tempo reale dei caratteri delle parole Artistes & Robots, su uno schermo a LED collegato a un PC che riceve segnali sul posizionamento del visitatore da una Xbox Kinect 360.[20]
Quest’opera include un font personalizzato, derivato da un processo di generazione parametrico che Conrad ha messo a punto partendo da disegni fatti a mano.[20] La forma del font parametrico è il risultato di un processo che trasforma forme circolari in quadrati o rombi. Per la realizzazione di questo font è stata sviluppata un’applicazione in collaborazione con Prototypo.[20]
Conrad progetta anche il catalogo che accompagna la mostra, la cui copertina presenta l’immagine di un lavoro dell’artista Stelarc,[22] durante una sua performance, intitolata Third Hand & Exoskeleton Arm.[20]
Questa mostra internazionale è stata presentata all’Expo nel 2017 di Astana per poi essere portata a Parigi nel 2019.[23]

Zarattini & Co. Bank[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2016 Conrad collabora con la banca svizzera Zarattini & Co, per la quale ha ridisegnato l’identità e comunicazione visiva.[24] Il logotipo progettato dal designer prende spunto dall’identità storica del marchio e gli conferisce un aspetto più contemporaneo e dinamico.[4]
Conrad individua nel concetto della linea il punto chiave della nuova identità e logotipo. La linea diventa elemento distintivo nella strategia di comunicazione della banca.[4] Questo nuovo approccio trasferisce una visione rivolta al futuro, centrata sulla fiducia tra istituto e clientela. La linea, inoltre, è la protagonista dell’opera dell’artista Felice Varini, realizzata per la sede principale di Lugano.[25]
Il designer, contestualmente, trasferisce linearità ai caratteri del logo rimodellando la forma e dà universalità al logotipo rendendolo modulare. Poiché l’attività di Zarattini & Co si focalizza sempre più sui servizi di vendita, Demian Conrad individua nei colori caldi come l’ottone, nei colori classici come il blu scuro e nei colori neutri come il grigio gli elementi adatti per costruire un’identità affidabile e riconoscibile, capace di trasmettere fiducia alla clientela.[4] Conrad implementa questa identità visiva in tutti i supporti ed aspetti della comunicazione visiva dell’istituto bancario.[25]

Ricerca e insegnamento[modifica | modifica wikitesto]

L’attività didattica e di ricerca di Conrad consiste nello sviluppare e divulgare nuove grammatiche visive e del design, attraverso l’uso delle nuove tecnologie e media, come: la creazione editoriale, la tipografia generativa, nuovi processi di stampa ed anche nuovi metodi per il design, basato su algoritmi e creative coding.[26]
Dal 2014 ad oggi Conrad insegna Design Editoriale ed è ricercatore presso la HEAD (Haute Ecole d’Art et Design) di Ginevra, dove nel 2017 contribuisce alla fondazione del Center for Future Publishing.[27]
Nel 2015 ha insegnato Identity Design presso Innokick Master di Losanna.[27]
Nel 2012 tiene un corso presso la NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano.[27]
Dal 2020 al 2021 ha realizzato un progetto di ricerca, incentrato sulla cartografia della scena contemporanea del creative coding, con l’IRAD (Institut de Recherche en Art et Design) della HEAD.[27]

DADADUM[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2013 Conrad fonda e lancia la collezione di mobili DADADUM, con l’obiettivo di valorizzare la scena contemporanea del design svizzero.[28]
Conrad lavora in collaborazione con diversi designer svizzeri di fama internazionale, come Dimitri Bähler, Jörg Boner, Carlo Clopath, Alfredo Häberli, Egli Studio, Nicolas Le Moigne e Fabian Schwaerzler. [29] a filosofia di DADADUM, ispirata al concetto del Gute Form, all’eredità dell’industrial design e all’architettura svizzera, suggerisce un design artigianale elegante, modulare e giocoso, basato sullo stile di vita slow-living. [28]
Sotto la direzione creativa di Conrad, DADADUM vince diversi premi, fra i quali nel 2013 il ED Awards European Design per l’Identity Brand. [30] Il marchio di DADADUM è stato costruito sul monotipo OCR-B, disegnato da Adrian Frutiger. Questo logotipo innovativo è stato codificato attraverso In Design Script Generator, che ha permesso di creare delle composizioni uniche con le 7 lettere del brand DADADUM.[31]
Grazie a questo software e alla tecnica di stampa digitale offset digital printing, ogni stampa del logotipo è diversa dall'altra. L'identità programmatica di DADADUM è una riflessione giocosa sulla modularità ed innovazione nell'industria del mobile contemporanea.[31]
Nel 2013, sempre sotto la direzione creativa di Conrad, DADADUM ottiene il Design Preis Schweiz per la Cresta Chair di Jörg Boner.[31]
Nel 2019, DADADUM viene acquisita da una nuova società. Da allora Conrad svolge il ruolo di consulente esterno e responsabile della linea grafica del marchio.[31]

Riconoscimenti e premi[modifica | modifica wikitesto]

Demian Conrad ha ricevuto durante la sua carriera molteplici riconoscimenti per l’innovazione tecnica e per l’avanguardia della sua ricerca.[27]

  • 2017 2nd Silver Cube Art Directors Club Global
  • 2017 100 Beste Plakate 2016
  • 2014 Nominato al German Design Award
  • 2013 Nominato al German Design Award
  • 2012 1st Price Swiss Post
  • 2011 100 Beste Plakate 2011
  • 2011 Nominato al German Design Award
  • 2010 100 Beste Plakate 2009
  • 2010 1st Price Swiss Post
  • 2009 100 Beste Plakate 200

Collezioni[modifica | modifica wikitesto]

Le opere di Conrad sono presenti in collezioni private e nelle collezioni di musei importanti, tra cui: il Museum fur Gestaltung di Zurigo,[32] il Musée de Design et d’Arts Appliqués Contemporains de Lausanne (MUDAC), la Biblioteca Nazionale Svizzera di Berna e la Biblioteca cantonale di Canton Vaud.[27]

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 2021 Rock Me Baby, curata da Sébastien Mettraux, Centre D'Art Contemporain, Yverdon-Les-Bains (Svizzera);[33]
  • 2020 Offsetdruck-Unikate, curata da Johannes Nilo, Unternehmen Mitte, Basilea (Svizzera);[1]
  • 2019 Responsive Europa, curata da José Bártolo, Porto Design Biennial, Porto (Portogallo);[1]
  • 2019 Perpetual Printer, curata da José Bártolo, Porto Design Biennial, Porto (Portogallo);[1]
  • 2019 Loopers, curata da Raphael Schoen e Stefane Cuerél, Weltformat Festival, Lucerna (Svizzera);[1]
  • 2018 Artistes et robots, curata da Laurence Bertrand-Dorléac e Jérôme Neutres, Grand Palais de Paris, Parigi (Francia);[23]
  • 2018 Perpetual Printer, curata da Nathalie Herschdorfer, Triennal of Contemporary Prints, Le Locle (Svizzera);[1]
  • 2017 Artists and Robots, curata da Jérôme Neutres e Miguel Chevallier, Contemporary Art Center, Astana (Kazakhstan);[20]
  • 2017 Who the hell is Mr Brockmann?, curata da David Kilian Beck, Ambit gallery, Londra (Regno Unito).[35]
  • 2016 Swiss Graphic Design Exhibition, curata da Erich Brechbühl, Noël Leu e Anna-Viktoria Eschbach, Crafts Museum of China Academy of Art, Shanghai (Cina);[36]
  • 2013 Un/Limited, curata da Thibaud Tissot, Museum of Fine Arts, Le Locle (Svizzera);[37]
  • 2012 The hand of graphic designer, curata da Francesca Serrazanetti e Matteo Schubert, Villa Necchi, Milano (Italia);[39]
  • 2012 Fanatic Collaborative Magazine. Making Together, curata da Stefano Maffei e Susanna Legrenzi, Spazio Logotel, Milano (Italia).[40]

Pubblicazioni e articoli[modifica | modifica wikitesto]

  • JOHANNES & ALAN. A workshop of algorithmic typography [41], Demian Conrad, ISSUE, Journal of art & design HEAD – Genève, 2020,
  • Famous ordinary things, Demian Conrad & Rob Van Leijsen, DABOOK, 2016, ISBN 978-88-903-8390-8;
  • Un sedicesimo 24| Il sole dopo la pioggia [42], Demian Conrad, Corraini Editore, 2011.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Demian Conrad, Web. [1]
  2. ^ a b DEMIAN CONRAD-Interview, Denis Moya, Novembre 2012, Ligature. [2]
  3. ^ a b Demian Conrad, old school design, Camilla Sartor, do.it Magazine, Maggio 2012. [3]
  4. ^ a b c d Demian Conrad. Guest Interview, Interview Design, 12 luglio, 2020. [4]
  5. ^ Water Random Offset Printing, Automatico Studio, Web. [5]
  6. ^ a b c Basic Income, Automatico Studio, Web. [6]
  7. ^ The ADC Annual Awards, Web. [7]
  8. ^ a b c Automatico studio updates its design ethos to one that succumbs to “simplicity, reduction and calm”, Ayla Angelos, It’s Nice That, 25 Gennaio, 2021. [8]
  9. ^ Comment Helvetica et Univers ont écrit le monde, Marco Danesi, Hémisphères, N°18. [9]
  10. ^ a b c About, Automatico Studio, Web. [10]
  11. ^ La mise en page comme tectonique, entretien avec Demian Conrad, Valérie Bovay & Marc Frochaux, Espazium, 8 Settembre, 2020.[11]
  12. ^ Demian Conrad, Alliance Graphique Internationale, Web. [12]
  13. ^ a b c d e f Centenary of the Swiss Civil Code, Focus on stamps. The Collector's Magazine, 2012. [13]
  14. ^ a b c LUFF, Automatico Studio, 2013, Web. [14]
  15. ^ LUFF 12, 2013, Web. [15]
  16. ^ a b c Graphic Design: Demian Conrad builds festival identity by interfering with printing process, Rob Alderson, It’s Nice That, 21 Maggio, 2014. [16]
  17. ^ a b c Luff 13-Damien Conrad, Crap is Good, 13 Gennaio, 2014. [17]
  18. ^ a b c d e Art Basel, Automatico Studio, 2014, Web.[18]
  19. ^ a b c d Art Basel Poster, Redazione RSI, RSI, 2014. [19]
  20. ^ a b c d e f g h Automatico’s augmented, responsive typeface for Artists & Robots, Ruby Boddington, It’s Nice That, 26 Ottobre, 2017. [20]
  21. ^ Responsive Typography, Automatico Studio, 2018, Web. [21]
  22. ^ Artists&Robots, Automatico Studio, 2017, Web. [22]
  23. ^ a b Artists and Robots, the new immersive exhibition to see at the Grand Palais, Marie Périer, VOGUE, 21 Aprile, 2018.[23]
  24. ^ Zarattini&Co.Bank, Automatico Studio, 2016, Web. [24]
  25. ^ a b Zarattini&Co.Bank, Web. [25]
  26. ^ Demian Conrad, designer, Gutenberg, Bubble Jet et LCD, Design Viral, 2019, Web. [26]
  27. ^ a b c d e f Demian Conrad, HEAD Genève, Web.[27]
  28. ^ a b DADADUM, Swiss design brand launched by the graphic designer and entrepreneur Demian Conrad, Dennis Moya & Tiffany Baehler, Ligature, Settembre 2014. [28]
  29. ^ Catalogue, DADADUM, Web. [29]
  30. ^ The DADADUM brand identity won the first prize at the European Design Adward, 2013, Web. [30]
  31. ^ a b c d DADADUM, Automatico Studio, 2013, Web. [31]
  32. ^ Collection Museum of Design Zurich, Web.[32]
  33. ^ Rock Me Baby, Centre D'Art Contemporain.[33]
  34. ^ Responsive Europa, Lyrical Valley.[34]
  35. ^ Who the hell is Mr Brockmann?, Swiss Cultural Fund.[35]
  36. ^ Swiss Graphic Design Exhibition, Pro Helvetia. [36]
  37. ^ Un/Limited, Museum of Fine Arts, Le Locle. [37]
  38. ^ 100 Jahre Schweizer Grafik, Museum für Gestaltung. [38]
  39. ^ The hand of graphic designer, Villa Necchi. [39]
  40. ^ Fanatic Collaborative Magazine. Making Together, Spazio Logotel. [40]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]