Utente:Alice simo/Sandbox

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Amelia Almagià Ambron (Ancona, 1877Roma, 1960) è stata una pittrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Amelia Almagià nasce nel 1877 ad Ancona da una famiglia di origine ebraica. Si forma a Roma nello studio di Antonio Mancini, artista legato alla corrente italiana del verismo. Durante la sua formazione si specializza nel ritratto e dallo stile del maestro riprende uno stile vibrante, fatto di tratti veloci e un gioco di chiaro scuri in grado di far trasparire la psicologia del soggetto ritratto.

All'età di 25 anni sposa Aldo Ambron, ingegnere e imprenditore fiorentino anch’egli appartenente a una famiglia di origine ebraica. Dal loro matrimonio nasceranno tre figli: Gilda, ritrattista, Nora, musicista e Emilio, pittore e scultore, che aderirà al movimento futurista.

Negli anni '20 la famiglia è a Roma, soggiornano ai Parioli, in una casa frequentata da molti artisti e intellettuali dell'epoca tra i quali Giacomo Balla. Quest'ultimo intreccia con Amelia una profonda amicizia e la ritrae insieme alla figlia Nora in diverse sue opere. L'artista la segue anche a Casole d'Elsa dove la famiglia vive negli anni '30. Risalgono a questi anni le opere raffiguranti la campagna senese che i due artisti realizzarono, ognuno secondo il proprio stile (parte di queste opere si trova oggi alla Raccolta Lercaro di Bologna a seguito di una donazione).

Amelia divenne una figura di rilievo nel panorama artistico di Alessandria d'Egitto, dove visse insieme alla famiglia tra gli anni '40 e '50. Fu nella villa egiziana degli Ambron che Lawrence Durrell scrisse The Alexandria Quartet.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Ciani, Pittura Senese del '900: Catalogo delle opere esposte nel Palazzo Pretorio, Poggibonsi, Lalli, 1998.
  • Roberto Giardina, L' Europa e le vie del Mediterraneo: da Venezia a Istanbul, da Ulisse all'Orient Express, Milano, Tascabili Bompiani, 2006.
  • Jane Fortune, Invisible women: forgotten artists of Florence, Prato, B'Gruppo, 2009.
  • Giovanna Giusti (a cura di), Autoritratte: "Artiste di capriccioso e destrissimo ingegno". Catalogo della mostra 17 dicembre 2010 - 30 gennaio 2011, Firenze, Polistampa, 2010, p. 83, ISBN 978-88-596-0869-1.