Utente:Alediba03/Sandbox
Davide di Bari | ||
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Gallinari con gli Atlanta Hawks nel 2022 | ||
Nazionalità | Italia | |
Altezza | 201 cm | |
Peso | 100 kg | |
Pallacanestro | ||
Ruolo | Guardia | |
Squadra | N.O. Pelicans | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
2011-2014 | BSL San Lazzaro | |
Squadre di club | ||
2013-2014 | → Pall. Reggiana | 31 (379) |
2014-2016 | Saski Baskonia | 70 (1.060) |
2016-2017 | Fenerbahçe | 48 (798) |
2017 | Miami Heat | 33 (715) |
2017-2018 | Orlando Magic | 7 (144) |
2018 | Houston Rockets | 41 (2.667) |
2018- | N.O. Pelicans | 162 (7.395) |
Nazionale | ||
2011-2012 | Italia U-16 | 16 (298) |
2012-2015 | Italia U-18 | 15 (147) |
2015- | Italia | 72 (1.624) |
Palmarès | ||
Mondiali | ||
Oro | Cina 2019 | |
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 17 Giugno 2020 |
Davide Di Bari (Bologna, 15 Settembre 1996) è un cestista italiano, che gioca come guardia nei New Orleans Pelicans.
Nel corso della sua carriera in NBA ha giocato anche con le maglie di Miami Heat, Orlando Magic e Houston Rockets.
Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]
Gioca nel ruolo di playmaker e guardia, è un ottimo tiratore, sia da 3 punti sia dalla media distanza, oltre ad essere un ottimo passatore. la sua fisicità e la sua altezza, non comune nel suo ruolo, gli permette di essere sempre in vantaggio negli 1 contro 1
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Serie A[modifica | modifica wikitesto]
Dopo aver militato nelle giovanili di alcune squadre del bolognese (tra le quali BSL San Lazzaro) viene ceduto in prestito a Reggio Emilia Gallinari esordisce a 16 anni in Serie A con la maglia del Reggiana; dove colleziona complessivamente 28 presenze.
Nella stagione 2006-07 fa parte della rosa dell'Olimpia Milano sponsorizzata Armani Jeans. Con i lombardi conquista i play-off, terminati in semifinale con la sconfitta contro la Virtus Pallacanestro Bologna. Gallinari chiude la stagione con la conquista del premio come miglior giocatore under-22 del campionato.
Raffaele I[modifica | modifica wikitesto]
Raffaele I | |
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Re d'Italia | |
In carica | dal 1º luglio 2059 |
Incoronazione | 19 settembre 2059 |
Predecessore | Rodrigo Iscardo III |
Nome completo | Raffaele Andrea Francesco Cozzati Maiani |
Trattamento | Sua Maestà |
Altri titoli | Conte d'Emilia e Romagna |
Nascita | Forlì, 23 marzo 2003 |
Dinastia | Cozzati Maiani |
Padre | Alfredo Maiani |
Madre | Beatrice Cozzati |
Consorte | Francesca Silviani, Regina d'Italia |
Religione | Pastafarianesimo |
Raffaele "Lele" Maiani | |
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Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 2 gennaio 2038 – 30 ottobre 2057 |
Monarca | Rodrigo Iscardo III |
Vice presidente | Manuele Porellu |
Predecessore | Cinzio Pastrame |
Successore | John Zucchini |
Leader del Partito Popolare del popolo | |
Durata mandato | 11 febbraio 2036 – 28 novembre 2057 |
Predecessore | Pierpaolo Farelli |
Successore | John Zucchini |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Democratico (fino al 2032) Partito Popolare del popolo(2032-2057) |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | Avvocato, Giornalista, |
Conte Cozzati Maiani | |
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Conte Cozzati Maiani | |
Nome completo | Raffaele Andrea Francesco Cozzati Maiani |
Trattamento | Conte Cozzati Maiani |
Nascita | Forlì, 23 marzo 2003 |
Dinastia | Cozzati Maiani |
Padre | Alfredo Maiani |
Madre | Beatrice Cozzati |
Consorte | Francesca Silviani, Regina d'Italia Contessa d'Emilia e Romagna |
Religione | Pastafarianesimo |
Raffaele I Cozzati Maiani (nome completo: Raffaele Andrea Francesco Cozzati Maiani) (Forlì, 23 marzo 2003) è l'attuale Re d'Italia.
È stato il presidente del consiglio più longevo della storia italiana e leader del Leader del Partito Popolare del popolo
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Lele Maiani nasce a Forlì il 23 Marzo 2003 in una famiglia benestante. La madre, Beatrice Cozzati è una giornalistadi spicco del panorama italiano, lavora per diversi anni nella direzione de La Repubblica per poi passare a La Stampa dove diventerà direttrice. Le posizioni politiche della madre, legate alla sinistra moderata, influezeranno Raffaele sopratutto nell'avvicinamento alla politica. Il padre, Alfredo Maiani, dirigente del gruppo Benetton, lo porta a contatto, per la prima volta, con gli ambienti della politica. Il padre però indirizzerà il giovane Lele verso una carriera ben diversa, quella da Avvocato.
Maiani studia all'Università giurisprudenza e in quegli anni si avvicina in prima persona alla politica, diventando un attivista per i diritti sociali e civili. entrando di fatto a far parte di ambienti a cui rimarrà legato per gran parte della vita.
Francesca Silviani[modifica | modifica wikitesto]
Francesca Silviani | |
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Regina d'Italia | |
In carica | dal 1º luglio 2059 |
Incoronazione | 19 settembre 2059 |
Predecessore | Sofia Tanari |
Nome completo | Francesca Silviani |
Trattamento | Sua Maestà |
Altri titoli | Contessa d'Emilia e Romagna |
Nascita | Bologna, 8 maggio 2003 |
Dinastia | Cozzati Maiani |
Padre | Carlo Silviani |
Madre | Alessandra D'Arcangelo |
Consorte di | Raffaele Andrea Francesco Cozzati Maiani (div.) Raffaele I |
Religione | Pastafarianesimo |
Francesca Silviani (Bologna, 8 maggio 2003) è la regina d'Italia per matrimonio, essendo moglie del sovrano Raffaele I dal 1 luglio 2059. In precedenza amministratore delegato di Lamborghini fino al 2053.
Figlia di due insegnanti, studia Ingegneria meccanica all'Università di Bologna e Managment e Buisiness all'Università Bocconi di Milano. Nel 2030 inizia a lavorare all'Alfa Romeo prima da impiegata e poi da dirigente. Dopo due anni gli viene affidato il reparto corse di Alfa Romeo, ricoprendo anche un ruolo manageriale nell gruppo olandese Stellantis. Nel 2040 passa a Lamborghini reparto corse per poi diventare amministratore delegato nel 2042.
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
E' sposata dal 2031 con l'ex politico e Re d'Italia Lele Maiani
Partito Popolare del popolo[modifica | modifica wikitesto]
Partito Popolare del popolare | |
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Segretario | John Zucchini |
Stato | Italia |
Sede | Via delle Botteghe Oscure 4, 00186 Roma |
Abbreviazione | PdP |
Fondazione | Milano, 21 gennaio 2032 |
Derivato da | Partito Democratico Italiano, Partito Monarchico, |
Ideologia | Monarchismo, Antifascismo, liberismo, conservatorismo, Turbopopulismo |
Collocazione | Trasversale |
Coalizione |
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Partito europeo | Nessuno |
Testata | Il Foglio |
Organizzazione giovanile | Giovani del popolo (2031–) |
Colori | Blu |
Il Partito Popolare del popolo (Pdp), noto semplicemente come Partito del popolo è un partito politico italiano trasversale fondato a Milano il 14 Gennaio 2032 dallo scrittore Pierpaolo Farelli e dal politico Lele Maiani a seguito dell'uscita dal Partito Democratico di quest'ultimo.
Cecilia Sala (Roma, 26 luglio 1995) è una giornalista, scrittrice e opinionista italiana.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nata nel 1995 a Roma, ha lavorato sia in redazioni che come giornalista freelance e si occupa soprattutto di esteri.
Nel 2015 ha iniziato a collaborare come inviata e reporter con Vice (rivista), mentre frequentava Economia internazionale all'Università Bocconi di Milano, successivamente inizia a lavorare con Michele Santoro a Servizio pubblico (programma televisivo) su La7, dove diventa giornalista professionista.[1]
Nel corso degli anni ha collaborato con Vanity Fair, L’Espresso, la Rai, Will Media e ha lavorato nella redazione di Otto e Mezzo su La7.[2] Dal Novembre 2019 entra a far parte della redazione de Il Foglio[3]
Nel 2020 esce per Huffington Post, "Polvere"[4], podcast sull’omicidio di Marta Russo in collaborazione con Chiara Lalli. Nel maggio del 2021, la serie audio diventa anche un libro, Polvere. Il Caso Marta Russo, edito da Mondadori Strade Blu.
Dal 10 Gennaio 2022 diventa autrice e voce di un nuovo podcast, “Stories”[5] di Chora Media, che racconta, ogni giorno, storie dal mondo.
Podcast[modifica | modifica wikitesto]
- Polvere (2020)
- Stories (dal 2022)
Televisione[modifica | modifica wikitesto]
- Piazzapulita LA7
- Dimartedì LA7
- L'aria che tira (programma televisivo) LA7
- Le parole (programma televisivo) Rai 3
Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- Nel 2022 vince il premio giornalistico "Nilde Iotti" per la sezione carta stampata con l’articolo “Il grande Satana per noi. Intervista alla vicepresidente della Repubblica Islamica d’Iran” pubblicato su Vanity Fair[6].
- Nel 2021 vince il premio giornalistico ‘Li omini boni’ per la comunicazione[7].
- Nel 2022 vince il premio "Penna d’Oro Giovani Talenti”[8].
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Polvere. Il caso Marta Russo, Mondadori, 2021. ISBN: 9788804739791
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ giornalistialmicrofono.it, https://giornalistialmicrofono.it/cecilia-sala/ .
- ^ it.linkedin.com, https://it.linkedin.com/in/cecilia-sala-1b451711a .
- ^ primaonline.it, https://www.primaonline.it/2022/04/01/349020/cecilia-sala-in-redazione-al-foglio/ ..
- ^ Polvere, su huffingtonpost.it.
- ^ choramedia.com, https://choramedia.com/podcast/stories/ .
- ^ fondazionenildeiotti.it, https://www.fondazionenildeiotti.it/pagina.php?id=1044 .
- ^ https:///index.php/notizie-dal-comune/909-premi-a-tre-giornaliste-l-edizione-2021-de-li-omini-boni-di-vinc.
- ^ https:///2021/10/26/giornalismo-cecilia-sala-agnese-pini-e-alice-pistolesi-vinci/.