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Reazioni dal mondo artistico[modifica | modifica wikitesto]

Il primo tra tutti a dedicare una canzone a tale drammatico evento fu Paul McCartney, che aveva origini irlandesi.[1] con il singolo dal titolo Give Ireland Back to the Irish: il testo esprime le opinioni del cantante in merito alla questione. McCartney registrò la canzone appena due giorni dopo l'evento ed è uno dei pochi brani che il noto cantante ha rilasciato insieme al gruppo dei Wings ad essere stato censurato dalla BBC.[2] Pubblicata il 25 febbraio 1972, fu seguita nel giugno dello stesso anno da due brani di John Lennon, contenuti nell'album Some Time in New York City: Sunday Bloody Sunday, ispirata all'evento, e The Luck of the Irish, che si concentra sul conflitto irlandese in generale. Lennon, che aveva a sua volta origini irlandesi, intervenne anche durante una protesta svoltasi a New York in sostegno delle vittime e delle famiglie colpite dagli eventi di Bloody Sunday.[3]

Geezer Butler, bassista e compositore dei Black Sabbath, anch'egli di origini irlandesi, scrisse il testo della canzone Sabbath Bloody Sabbath, dall'omonimo album che la band pubblicò nel 1973. Butler dichiarò: "[...] la faccenda del Bloody Sunday era appena avvenuta in Irlanda, quando le truppe britanniche aprirono il fuoco sui dimostranti irlandesi [...] così mi venne in mente il titolo Sabbath Bloody Sabbath, che in un certo senso andava ad indicare il modo in cui la band si sentiva in quel momento, allontanandosi dal management, misto allo stato in cui versava l'Irlanda".[4]

Ancora, la canzone di Roy Harper All Ireland tratta dall'album Lifemask, scritta nei giorni successivi all'evento, è particolarmente critica nei confronti delle forze armate, ma ha una prospettiva a lungo termine per quel che riguarda una possibile soluzione. Nel suo libro The Passions of Great Fortune, Harper conclude il suo commento alla canzone scrivendo "...non deve mai mancare la speranza nel credere che i figli di 'Bloody Sunday', da entrambe le parti, possano crescere nella saggezza".[5]

Un altro riferimento si ha nella canzone The Town I Loved So Well scritta nel 1973 da Phil Coulter[6], dove l'artista parla della sua infanzia nella città e di come soffra nel vederla ridotta "in ginocchio" dall'esercito. Di questa canzone si contano innumerevoli cover di molte band e artisti irlandesi, come Luke Kelly, i The Dubliners e gli High Kings.

Nel 1983, gli U2 commemorarono l'evento con la celebre canzone di protesta "Sunday Bloody Sunday", presente nell'album War.[7]

Anche la canzone Minds Locked Shut di Christy Moore, presente nell'album Graffiti Tongue, è incentrata sugli eventi di quella giornata e menziona i nomi dei civili che hanno perso la vita.[8]

La band celtic metal dei Cruachan trattò della vicenda nella canzone Bloody Sunday nel suo album del 2002 intitolato Folk-Lore.[9]

Nell'ottobre del 2010, il gruppo T with the Maggies pubblicò la canzone Domhnach na Fola (espressione irlandese per Bloody Sunday), scritta da Mairéad Ní Mhaonaigh e Tríona Ní Dhomhnaill e compresa nel suo album di debutto.[10]

Fra le poesie, Butcher's Dozen, pubblicata nel 1972 dal poeta irlandese Thomas Kinsella, è una risposta satirica e arrabbiata all'inchiesta della commissione Widgery e agli eventi di Bloody Sunday [11], mentre Casualty, apparsa nella raccolta Field Work del 1981 ad opera del premio Nobel irlandese Seamus Heaney, è un atto di accusa al governo britannico per la morte di un amico nel conflitto nord-irlandese.[12]

Inoltre, un'opera teatrale del 1973, intitolata The Freedom of the City e scritta dal drammaturgo irlandese Brian Friel, tratta della vicenda dal punto di vista di tre civili.[7]

A metà del 2005, l'opera teatrale denominata Bloody Sunday: Scenes from the Saville Inquiry, una drammatizzazione basata sull'Inchiesta Saville, fece il suo debutto a Londra, per poi essere messa in scena anche Derry e Dublino.[13][14] Lo scrittore e giornalista Richard Norton-Taylor concentrò quattro anni di testimonianze in due ore di spettacolo nell'allora Tricycle Theatre (oggi Kiln Theatre). Lo spettacolo ricevette recensioni incoraggianti su tutti i quotidiani britannici, incluso The Times: "L'ultima ricostruzione del Tricycle di un'inchiesta così importante è la più toccante". Così invece si espresse il The Daily Telegraph: "Non posso che elogiare questa avvincente produzione [...] un dramma giudiziario eccezionalmente coinvolgente". Il quotidiano The Independent, invece, giudicò l'opera "Un trionfo necessario".[15]

Gli eventi di quella giornata sono stati anche riprodotti in due film per la televisione del 2002, Bloody Sunday (con James Nesbitt) e Sunday di Jimmy McGovern.[7]

Infine, l'artista Willie Doherty, nato a Derry, ha realizzato una grande quantità di opere che affrontano i problemi dell'Irlanda del Nord. 30 gennaio 1972 si occupa specificamente degli eventi di Bloody Sunday.[7]

  1. ^ Experience Festival, su experiencefestival.com (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2008).
  2. ^ The seven ages of Paul McCartney, in BBC News, 17 giugno 2006. URL consultato il 27 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2011).
  3. ^ Elizabeth Raggi, All they need is love - the Lennons, su irishabroad.com (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2009).
  4. ^ Martin Popoff, Black Sabbath: Doom Let Loose, ECW Press, 2006, ISBN 9781550227314.
    «...the Sunday Bloody Sunday thing had just happened in Ireland, when the British troops opened fire on the Irish demonstrators… So I came up with the titolo 'Sabbath Bloody Sabbath', and sort of put it in how the band was feeling at the time, getting away from management, mixed with the state Ireland was in»
  5. ^ David Oddie, A Journey of Art and Conflict: Weaving Indra's Net, Intellect, 2015, p. 144, ISBN 978-1-78320-500-4. URL consultato il 30 gennaio 2017 (archiviato il 15 febbraio 2017).
  6. ^ The Town I Loved So Well, su Canzoni contro la guerra. URL consultato il 30 gennaio 2016.
  7. ^ Minds Locked Shut, su christymoore.com. URL consultato il 20 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
  8. ^ Bolther, Giancarlo, Interview with Keith Fay, su rock-impressions.com. URL consultato il 24 marzo 2008 (archiviato il 3 marzo 2008).
  9. ^ T with the Maggies: Domhnach Na Fola, su allmusic.com. URL consultato il 29 gennaio 2017 (archiviato il 2 febbraio 2017).
  10. ^ Poems of Bloody Sunday: Thomas Kinsella, Seamus Deane, su indymedia ireland. URL consultato il 29 Gennaio 2017 (archiviato il 2 febbraio 2017).
  11. ^ Heaney in Chicago, in Critical Inquiry. URL consultato il 29 gennaio 2017 (archiviato il 2 febbraio 2017).
  12. ^ Liz Hoggard, Out of crises, a drama, in The Guardian, Londra, 27 Marzo 2005. URL consultato il 19 Febbraio 2009.
  13. ^ Bloody Sunday: Scenes from the Saville Inquiry, su Dublinks, 2005. URL consultato il 19 Febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2008).
  14. ^ Bloody Sunday: Scenes from the Saville Inquiry, su Tricycle Theatre, 2005. URL consultato il 19 Febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2005).