Uno straniero tra gli angeli

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Uno straniero tra gli angeli
Titolo originaleKismet
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1955
Durata113 min
Rapporto2,55:1
Genereavventura, musicale, fantastico, commedia
RegiaVincente Minnelli, Stanley Donen
SoggettoEdward Knoblock, Charles Lederer, Luther Davis
SceneggiaturaCharles Lederer, Luther Davis
ProduttoreArthur Freed
Casa di produzioneMetro-Goldwyn-Mayer
Distribuzione in italianoMetro-Goldwyn-Mayer (1957)
FotografiaJoseph Ruttenberg
MontaggioAdrienne Fazan
Effetti specialiWarren Newcombe,
MusicheAndré Previn, Conrad Salinger
ScenografiaE. Preston Ames, Cedric Gibbons (art director)
F. Keogh Gleason, Edwin B. Willis (set decorator)
CostumiTony Duquette
TruccoSydney Guilaroff, William Tuttle, Mary Bashe, Clair Holgate, Lee Stanfield
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Uno straniero tra gli angeli (Kismet) è un film del 1955 diretto da Vincente Minnelli e Stanley Donen.

È un film d'avventura a sfondo musicale e fantastico statunitense ambientato nell'antica Baghdad con Howard Keel, Ann Blyth e Dolores Gray. È basato sul musical teatrale del 1953 Kismet, a sua volta basato su quello omonimo del 1911 di Edward Knoblock.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In giro per la città sotto mentite spoglie, il Califfo di Bagdad (Vic Damone) vede Marsinah (Ann Blyth), la figlia del poeta mendicante Ali, e se ne innamora e, cercando di conoscere la ragazza, si traveste da giardiniere. Quando il visir scopre che il Califfo si è innamorato di una ragazza qualunque ed intende sposarla, va su tutte le furie e pretende che smetta di vederla. Il visir quindi crede di poter ancora fare in modo che il Califfo sposi una delle tre principesse di Abadu, ma Ali, che ha scoperto la vera identità del giardiniere, fa in modo che incontri ancora una volta sua figlia e...

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film, diretto da Vincente Minnelli e Stanley Donen (quest'ultimo è accreditato solo per aver diretto gli ultimi giorni di riprese dopo che Minnelli dovette partire per l'Europa per dirigere il suo successivo film) su una sceneggiatura di Charles Lederer e Luther Davis con il soggetto di Edward Knoblock e degli stessi Lederer e Davis, fu prodotto da Arthur Freed[1] per la Metro-Goldwyn-Mayer[2] e girato dal 23 maggio 1955 al 22 luglio 1955 con un budget stimato in 2.692.960 dollari.[3]

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Le musiche sono tutte accreditate ad Aleksandr Porfir'evič Borodin e gli adattamenti a Bob Wright.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu distribuito con il titolo Kismet negli Stati Uniti dall'8 ottobre 1955 (première a New York l'8 dicembre)[4] dalla Metro-Goldwyn-Mayer.[2]

Altre distribuzioni:[4]

  • in Svezia il 12 novembre 1956 (Under Bagdads måne)
  • in Finlandia il 9 agosto 1957 (Muukalainen paratiisissa)
  • in Portogallo il 21 agosto 1957 (Um Estranho no Paraíso)
  • in Danimarca l'11 giugno 1962 (Kismet)
  • in Germania Ovest (Kismet)
  • in Brasile (Um Estranho no Paraíso)
  • in Grecia (Enas xenos ston paradeiso)
  • in Spagna (Un extraño en el paraíso)
  • in Italia (Uno straniero tra gli angeli)

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il Morandini il film è "forse il peggior musical di Minnelli" con troppe parti cantate e scenografie troppo vistose.[5] Secondo Leonard Maltin il film è una "trasposizione bella ma non ispirata".[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Uno straniero tra gli angeli - IMDb - Cast e crediti completi, su imdb.com. URL consultato il 23 aprile 2013.
  2. ^ a b (EN) Uno straniero tra gli angeli - IMDb - Crediti per le compagnie, su imdb.com. URL consultato il 23 aprile 2013.
  3. ^ (EN) Uno straniero tra gli angeli - IMDb - Box office / incassi, su imdb.com. URL consultato il 23 aprile 2013.
  4. ^ a b (EN) Uno straniero tra gli angeli - IMDb - Date di uscita, su imdb.com. URL consultato il 23 aprile 2013.
  5. ^ Uno straniero tra gli angeli - MYmovies, su mymovies.it. URL consultato il 23 aprile 2013.
  6. ^ Leonard Maltin, Guida ai film 2009, Dalai editore, 2008, p. 2002, ISBN 8860181631. URL consultato il 23 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2014).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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