Ulrich Wilcken

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Ulrich Wilcken (Stettino, 18 dicembre 1862Baden Baden, 10 dicembre 1944) è stato uno storico e papirologo tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Studiò storia antica e orientale alle università di Lipsia, Tubinga e Berlino. Fu discepolo dello storico Theodor Mommsen che lo incoraggiò ad intraprendere l'attività di catalogatore di papiri dopo la laurea. Ancora Mommsen contribuì alla decisione di far assegnare a Wilcken la cattedra, lasciata vacante da Eduard Meyer, di professore associato di storia antica a Breslavia nel 1889.

Successivamente è stato professore a Würzburg (1900), Halle (1903, dove fu di nuovo successore di Eduard Meyer), Lipsia (1906) e Bonn (1912), dove sostituì Heinrich Nissen.

Insegnò a Monaco di Baviera (1915) e Berlino (1917), dove fu il successore di Otto Hirschfeld.

Attività di ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Wilcken fu pioniere della papirologia greco-romana in Germania, e gli è dato credito di aver messo insieme un ampio insieme di papiri sulla storia della dinastia tolemaica e di ostraka. Studiò un numero incalcolabile di papiri documentari, in lingua greca e latina, e fu il primo a comprendere l'utilità degli ostraka (cioè dei cocci) per la conoscenza del diritto e della storia economica e sociale antica. Curò un'importante raccolta commentata di ostraka (oggi nota come O.Wilck.) e, assieme al giurista e storico del diritto romano Ludwig Mitteis, i Grundzüge und Chrestomathie der Papyruskunde ("Fondamenti e crestomazia dei papiri clientelari"; Wilcken curò il primo volume, di impostazione storica, mentre Mitteis il secondo, centrato sulla giurisprudenza). Studiò e pubblicò anche le collezioni papirologiche di Brema, di Würzburg, di Parigi e di Londra. Catalogò gli ostraka greci del Museo Egizio del Cairo.

A differenza della maggior parte dei papirologi all'epoca attivi, Wilcken pubblicò quasi esclusivamente papiri e reperti documentari. L'unico papiro letterario da lui studiato e pubblicato fu, nondimeno, di capitale importanza: si tratta del Papiro di Berlino n. 6926, che contiene i magri resti del Romanzo di Nino.[1]

Nel 1906 divenne membro della Saxon Society of Sciences, nel 1921 della Prussian Academy of Sciences e, dallo stesso anno, fu membro straniero dell'Accademia dei Lincei.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1931 scrisse un libro su Alessandro Magno (Alexander der Grosse), tradotto in lingua inglese nel 1932 con il titolo Alexander the Great (tradotto da G.C. Richards).[2] Fra le altre sue pubblicazioni:

  • Observationes ad historiam Aegypti provinciae Romanae depromptae e papyris Graecis Berolinensibus ineditis (Berlin 1885).
  • Griechische Geschichte im Rahmen der Altertumsgeschichte (München 1924; nona ed. rivista da Günther Klaffenbach: 1962).
  • U. Wilcken (†), Catalogue général des antiquités égyptiennes du Musée du Caire, nos. 9501—9711: Griechische Ostraka, ed. Claudio Gallazzi (Le Caire 1983).[3]

Edizioni di papiri e ostraca[modifica | modifica wikitesto]

Di fianco, tra parentesi quadre [ ], l'indicazione della sigla secondo la Checklist of Editions di riferimento per i papirologi.[4]

  • Actenstücke aus der Königlichen Bank zu Theben in den Museen zu Berlin, London, Paris (Berlin 1887). [Actenstücke]
  • Ein Neuer Griechischer Roman, in Hermes 28, Bd. 2 (1893), pp. 161-93.
  • Griechische Ostraka aus Aegypten und Nubien. Ein Beitrag zur antiken Wirtschaftsgeschichte, I-II (Leipzig 1899; rist. Amsterdam 1970). [O.Wilck. sive WO]
  • (con Ludwig Mitteis), Grundzüge und Chrestomathie der Papyruskunde, v. I: Historischer Teil, 1-2, von U. W. (Leipzig 1912).
    • t. 1: Grundzüge [t. 1 = Grund.Wilck. sive W.Gr.]
      • trad. it. Fondamenti della Papirologia, edizione italiana a cura di Rosario Pintaudi (Bari 2010).
    • t. 2: Chrestomathie [t. 2 = Chrest.Wilck. sive W.Chr.]
  • Mitteilungen aus der Würzburger Papyrussammlung (Berlin 1934). [P.Würzb.]
  • Die Bremen Papyri (Berlin 1936). [P.Brem.]
  • Urkunden der Ptolemäerzeit (ältere Funde), I: Papyri aus Unterägypten (Berlin - Leipzig 1927); II: Papyri aus Oberägypten (Berlin 1935; rist. 1977). [UPZ]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Edito in Hermes 28 (1893).
  2. ^ WorldCat Titles (publication)
  3. ^ L'opera rimase inedita perché Wilcken redasse il catalogo tra il 1898 e il 1899, ma il manoscritto fu lasciato al Cairo e mai più recuperato. Fu Claudio Gallazzi, nel giugno 1982, a riportare alla luce il fascicolo, a identificarlo con l'autografo wilckeniano e, infine, a pubblicare gli ostraca, per lo più inediti, assieme a Klaas A. Worp e Rosario Pintaudi. Vd., su tutta la vicenda, C. Gallazzi, «Il manoscritto "perduto"» cit.; gli ostraca sono editi in C. Gallazzi, R. Pintaudi, K. A. Worp, Ostraca greci del Museo Egizio del Cairo (Papyrologica Florentina 24, Firenze 1986) [O.Cair., già O.Cair.GPW].
  4. ^ (EN) Papyri.info, su papyri.info. URL consultato il 16 luglio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Leopold Wenger, Ulrich Wilcken †, Zeitschrift der Savigny-Stiftung für Rechtsgeschichte. Romanistische Abteilung 65 (1947), pp. XI-XX
  • Wilhelm Schubart, Ulrich Wilcken †, Gnomon 21 (1949), pp. 88-90
  • Friedrich Zucker, Nachruf Ulrich Wilcken, Archiv für Papyrusforschung 15 (1953), pp. 1-3.
  • Claudio Gallazzi, «Il manoscritto "perduto" di U. Wilcken», Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik 45 (1982), pp. 242-4.
  • Jakob Seibert, Ulrich Wilcken. Professor in München 1.10.1915–1.10.1917, in: Jakob Seibert (Hrsg.): 100 Jahre Alte Geschichte an der Ludwig-Maximilians-Universität München (1901–2001) (Berlin 2002), pp. 46-49. ISBN 3-428-10875-2
  • Günter Poethke, Ulrich Wilcken (1862–1944), in: Mario Capasso, Hermae. Scholars and Scholarship in Papyrology (Pisa 2009), pp. 81-96.

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Controllo di autoritàVIAF (EN76401079 · ISNI (EN0000 0001 1029 7643 · BAV 495/125432 · LCCN (ENn82156756 · GND (DE119220857 · BNE (ESXX1495165 (data) · BNF (FRcb12395846j (data) · J9U (ENHE987007274444905171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82156756