Tranquillo Giustina

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Tranquillo Giustina, noto anche con lo pseudonimo di Enrico Dirovi (Monfalcone, 4 giugno 1929Caderzone Terme, 2 agosto 2006), è stato uno scrittore e poeta italiano.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Nacque da Arturo e da Pierina, caderzonesi trasferitisi a Monfalcone, e nel 1948 prese il diploma per l'insegnamento da maestro elementare. Il primo incarico lo portò ad insegnare a Desulo, un piccolo paese dell'interno della Sardegna, dove apprese il dialetto per riuscire a svolgere la sua opera di educatore e lesse i libri di Grazia Deledda. Dopo aver svolto la sua opera di insegnante anche in altri paesi, si trasferì a Caderzone Terme, luogo di origine della sua famiglia, rinunciando al richiesto spostamento a Longarone, che proprio in quell'anno fu distrutta dal disastro del Vajont.

Il fatto lo colpì profondamente e lo convinse dell'ineluttabilità del destino, facendolo accostare ai romanzi di Novalis (in particolare il romanzo incompiuto di Enrico di Ofterdingen, pubblicato postumo nel 1802).

Le opere[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò a scrivere intorno alla prima metà degli anni sessanta, nascondendosi dietro lo pseudonimo di Enrico Dirovi (Enrico in omaggio al protagonista del romanzo incompiuto del Novalis e "Dirovi" in quanto si sentiva come se si trovasse in un cespuglio di rovi, per il contrasto tra ideali di bellezza e il mondo reale). Le prime opere furono pubblicate a Siena (casa editrice Maia).

Negli anni settanta entrò in contatto con la poesia di Giulio Arcangioli e si occupò di farlo conoscere al grande pubblico.

L'opera[modifica | modifica wikitesto]

La sua opera poetica si è ispirata alle opere di Novalis e di Arcangioli, con un tema principale costituito dalla contrapposizione tra l'anima fanciullesca, ritenuta riposta in ogni essere umano, e la realtà, con la fatica del raggiungimento e la difficoltà di accordare le proprie sensazioni a quelle di altri. I titoli delle poesie sono sintetici e ricchi di sentimentalismo.

Negli anni settanta si occupò inoltre di ricerche e studi di storia locale, e in questo campo iniziò a firmare i testi con il proprio nome anziché con uno pseudonimo. Progressivamente iniziò a firmare con il proprio nome anche articoli di critica, poesie e romanzi. La sua attività letteraria aumentò in coincidenza con il pensionamento negli anni novanta, dopo quarantaquattro anni di attività didattica. Il comune di Caderzone gli attribuì nel 1993 il riconoscimento denominato "Il Filò di San Biagio" e nel 1998 ricevette dalla "Società degli alpinisti tridentini, il proprio "premio della montagna", nella categoria storico-scientifica e sociale, in particolare per il recupero dell'opera di Nepomuceno Bolognini, tra i fondatori della Società, e dell'alpinista ed esploratore Douglas William Freshfield (Italian Alps e From Thonon to Trente).

Fu socio e collaboratore del "Centro studi Judicaria" di Tione e del "Gruppo storico culturale il Chiese" e collaboratore a diverse riviste locali (Judicaria, Campane di Rendena, Il Garzonè, Rendena).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico Dirovi, Accesa la lucerna, Ed. Maia, Siena 1966
  • Enrico Dirovi, Come dentro un'acqua, Ed. Maia, Siena 1967
  • Enrico Dirovi, I Principi mandano araldi, Ed. Rebellato (Le quattro stagioni; 30), Padova 1968. Riedizione Editrice Rendena, Pelugo 1989
  • Enrico Dirovi, Prima che il sogno cada, Ed. Maia, Siena 1969
  • Enrico Dirovi, A non restare solo, Ed. Maia, Siena 1970
  • Enrico Dirovi, Eterno invito, Ed. Maia, Siena 1972
  • Enrico Dirovi, L'undecima ora (con introduzione di Vittorio Vettori), Ed. Giardini (Biblioteca dell'ussero; 86), Pisa 1973
  • Tranquillo Giustina, Remo Dossi, La Rendena e lo storico contagio del 1630, Ed: Artigianelli, Trento 1974
  • Enrico Dirovi, Ospite sempre, Ersi edizioni (La Biblioteca di revisione), Roma 1975
  • Enrico Dirovi, Le stagioni continue, con un'apertura di Ugo Fasolo, Ed. Giardini (Biblioteca dell'ussero; 99), Pisa 1979
  • Enrico Dirovi, Il grido e l'anima, con prefazione di Vittorio Vettori, Casa della poesia (Scrittura Duemila), Milano 1985
  • Tranquillo Giustina, Il deserto armonioso, Editrice Rendena, Pelugo 1986 (con documentazione fotografica di Claudio Dallagiacoma
  • Tranquillo Giustina, I giorni dei Lodron: storia di Caderzone dal secolo dodicesimo, Editrice Rendena, Pelugo 1986 (con documentazione fotografica di Claudio Dallagiacoma)
  • Enrico Dirovi, Tre studi: Primarno 14/15, Ed. Accademia Casentinese, Castello di Borgo Collina (AR) 1986
  • Tranquillo Giustina, La bianca fioritura: (I nobili de Marco), Editrice Rendena, Pelugo 1987 (con documentazione fotografica di Claudio Dallagiacoma
  • Enrico Dirovi, Incontri con la poesia: Giulio Arcangioli, Ed. Accademia Casentinese, Borgo alla Collina (AR) 1987
  • Tranquillo Giustina, Marco da Caderzone, Editrice Rendena, Pelugo 1987 (con documentazione fotografica di Claudio Dallagiacoma)
  • Tranquillo Giustina, L'arazzo e la spada, Editrice Rendena, Pelugo 1988 (con documentazione fotografica Claudio Dallagiacoma)
  • Tranquillo Giustina, La luce d'Arianna, Editrice Rendena, Pelugo 1989
  • Tranquillo Giustina, L'estrema congiura: gli ultimi anni di Marco da Caderzone, Storo 1990
  • Tranquillo Giustina, Il silenzio del fiore, Editrice Rendena, Pelugo 1991
  • Tranquillo Giustina, La Rendena dei malefici, Editrice Rendena, Pelugo 1991 (con documentazione fotografica di Claudio Dallagiacoma)
  • Tranquillo Giustina, L'ultima estate, Editrice Rendena, Pelugo 1992
  • Tranquillo Giustina, Il cielo non finisce mai, Editrice Rendena, Pelugo 1993
  • Tranquillo Giustina, Il palazzo Lodron Bertelli, Editrice Rendena, Pelugo 1994.
  • Tranquillo Giustina, Il cuore e la rondine, Editrice Rendena (Gli avornielli), Pelugo 1994.
  • Tranquillo Giustina, La primavera di Dio, Editrice Rendena, Pelugo 1995.
  • Tranquillo Giustina, Pelugo e le sue chiese, Editrice Rendena, Pelugo 1997.
  • Tranquillo Giustina, I segni dell'anima: la devozione mariana nei tabernacoli della Rendena, Editrice Rendena, Pelugo 1998 (foto di Claudio Dallagiacoma).
  • Tranquillo Giustina, Storia di Caderzone, Editrice Rendena, Pelugo 1995 (con documentazione fotografica di Claudio Dallagiacoma)
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