Torre dei Salassi
Torre dei Salassi Tour de la ville de Cordèle | |
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La Torre dei Salassi e la cappella di Saint-Georges-en-Châtelair. | |
Ubicazione | |
Stato attuale | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Città | Jovençan, località Pompiod |
Coordinate | 45°42′47.1″N 7°15′50.8″E |
Informazioni generali | |
Tipo | torre, |
Materiale | pietra e legno |
Condizione attuale | rudere |
Visitabile | esternamente |
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La Torre dei Salassi o Tour de la ville de Cordèle o casaforte di Pompiod (Maison forte de Pompiod) è una torre medievale ridotta a rudere che si incontra in località Pompiod, percorrendo la strada regionale 20 tra Jovençan e Aymavilles, nel comune di Jovençan, in Valle d'Aosta.
Territorio[modifica | modifica wikitesto]
La torre è immersa tra i mandorli del piccolo promontorio di Châtelair che declina verso la Dora Baltea, ma l'area in cui si trova, seppure negli anni duemila sia stata oggetto di interventi e sia in progettazione un nuovo piano di recupero, è in stato di degrado. Sono numerosi i cumuli di pietre a testimoniare edifici crollati intorno al sito e alcune strutture murarie mostrano ancora le reali dimensioni del complesso. Sulla cima del promontorio, accanto ad un traliccio dell'alta tensione, si trovano i ruderi di un'altra antica torre quadrata, internamente cilindrica, probabilmente l'ultimo resto leggibile del castello di Jovençan. Sotto al promontorio si sviluppa la "Galleria Les Cretes" dell'autostrada A5.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Quest'area di Jovençan viene indicata dalla tradizione, senza che vi siano supporti storici e reperti a conferma, come il luogo in cui sorgeva l'antica capitale salassa di Cordelia (fr., Cordèle)[1]. Sono per quest'ipotesi sia l'abbé Amé Gorret che il barone Claude Bich e altri. Anche se è probabile che i primi insediamenti nell'area risalgano piuttosto all'epoca romana, non è escluso che la popolazione dei Salassi possa avervi lasciato qualche traccia.[2] Per quanto riguarda la torre, secondo alcune fonti fu probabilmente eretta prima o durante il XIII secolo, mentre secondo l'esperto di castellologia valdostana André Zanotto non sarebbe anteriore al XIV-XV secolo.[3] Quindi, non necessariamente fu coeva al mastio del castello di Jovençan fatto radere al suolo dal Conte Verde. La cappella era invece la cappella di servizio del castello; ricostruita in seguito alla peste del 1630 è oggi detta Chapelle de Saint-Georges-en-Châtelair. Al momento mancano studi approfonditi sull'area.[2]
Architettura[modifica | modifica wikitesto]
La Torre dei Salassi si compone oggi dei soli muri perimetrali, mentre il tetto è crollato; la torre è internamente riempita di detriti per il collasso dei piani al suo interno. Si conservano sul lato ovest una latrina mentre sul lato est si apre una porta a livello del terreno, rimaneggiata in epoca successiva alla costruzione. Sulle mura si aprono anche varie feritoie che il Nigra dichiara essere di notevoli dimensioni rispetto alle feritoie dell'epoca, e sono ancora visibili i buchi pontieri, ossia i fori di supporto in cui si inserivano le travi di legno per i ponteggi, a reggere i tre piani di cui si componeva l'edificio. Nel sotterraneo probabilmente era installato un camino.[2]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Da cui l'altro nome dell'area (promontorio di Ville de Cordèle) e della torre.
- ^ a b c Carlo Nigra, cit., pp. 103 e fig. 224-225..
- ^ André Zanotto, Castelli valdostani, Quart (AO): Musumeci, 1980, pp.108-109.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Carlo Nigra, Torri e castelli e case forti del Piemonte dal 1000 al secolo XVI, vol. II. La Valle d'Aosta, Quart (AO), Musumeci, 1974, pp. 103 e fig. 224-225.. (fonte)
- (FR) Jean-Baptiste de Tillier, Nobiliaire du Duché d'Aoste, pp. 303-305., cit. in AA.VV., "La noblesse", Jovençan, pubblicato in occasione del XXVII Concours Cerlogne, Jovençan, 8-9-10 mai 1989, con la collaborazione di Sandro Pépellin e Andreino Colliard, Quart (Aosta): Musumeci ed., 1989, p.40. (fonte)
- (FR) Amé Gorret, Claude Bich, Guide Illustré de la Vallée d'Aoste, Turin, 1877, p.252.
- (FR) Jean-Baptiste de Tillier, Genealogie des familles Nobles du Duché d'Aoste, manoscritto della Biblioteca Reale di Torino (citato in Carlo Nigra, cit., p.103).
- Cesare Ratti, Francesco Casanova, Guida della Valle d'Aosta, 1887. (citato in Carlo Nigra, cit., p.103)
- (FR) Robert Berton, "Tour de la Cité de Cordèle", Les Châteaux du Val d'Aoste, Turin: Ed. Rigois, 12ème éd., 1956, p.26. (1er édition: 1950)
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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