Torello Santini

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Torello Santini (Lastra a Signa, 12 gennaio 1875Firenze, 27 marzo 1946) è stato uno scultore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Porto di Mezzo – frazione di Lastra a Signa, opta per i corsi di scultura all'Accademia di belle arti di Firenze con Domenico Trentacoste, frequentati dal 1889 al 1993. Santini viene incoraggiato dal Trentacoste a praticare a tempo pieno la scultura e a partecipare nel 1896 alla grande Mostra Internazionale dell'Arte e dei Fiori di Firenze con la Gravoche morente.

Personaggio sommosso da grandi tensioni emotive, cade in una sindrome maniacale che lo obbliga ad abbandonare la scultura per una presunta incompatibilità alla polvere di marmo e da allora si dedica integralmente alla pittura e come insegnante di disegno e di plastica; attività con le quali può a malapena a sopravvivere fino al suo internamento in manicomio, durante la seconda guerra mondiale.

Tra coloro che si formarono o si perfezionarono attraverso le lezioni di ‘sor Torello’, vi erano Giuseppe Santelli, Lido Bagni, Alvaro Cartei, Cesare Bellini, Ugo Mori, Otello Masi, Mario Pieri.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Moretti, Bruno Catarzi Scultore 1903-1996, Masso delle Fate Edizioni, Signa, 2005, ISBN 88-6039-006-0
  • Giampiero Fossi, Oltre il novecento – Arte contemporanea nelle Signe, Masso delle Fate Edizioni, Signa, 2003, ISBN 88-87305-42-0
  • Ornella Casazza e Marco Moretti, Giuseppe Santelli – Dipinti e Disegni, Masso delle Fate Edizioni, 1996
  • Marco Moretti, Alvaro Cartei – Il percorso di un artista solitario tra i fermenti del suo tempo, Masso delle Fate Edizioni, 2003, ISBN 88-87305-31-5
  • Arnolfo Santelli, Un artista gentiluomo – Vita e Viatico di Giuseppe Santelli, Soc. Leonardo da Vinci di Firenze, 1974
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