Tore Edmondo Calabrò

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Salvatore Edmondo Calabrò, noto anche con lo pseudonimo di Tore (Nizza di Sicilia, 26 maggio 1891Messina, 25 agosto 1964), è stato uno scultore, pittore e ritrattista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Antonio, marmista di Nizza[1], fu nel laboratorio del padre che il giovane Tore apprese i primi rudimenti nello scolpire il marmo. Infatti sin da piccolo osservava il padre e il fratello maggiore mentre modellavano i marmi per ricavarne statue per i cimiteri.

In questo clima il giovane Tore imparò a modellare e impastare il gesso e a ricoprirne la forma per ricavarne il calco. A causa delle ristrettezze economiche non poté avanzare troppo negli studi, lacuna che cercò di colmare da adulto da autodidatta approfondendo gli studi scientifici e storici e in particolare l'arte figurativa.

Decisivo per i suoi orizzonti culturali fu il trasferimento a Messina dove l'incontro con le varie culture del porto lo arricchiranno artisticamente e creativamente e lo porteranno alla creazione di svariate opere a carattere religioso.

Di notevole interesse sono gli affreschi che realizzò nella chiesa di Sant'Onofrio a Casalvecchio Siculo fra gli anni 1942 e 1943 dove si trovava rifugiato a causa della guerra.[2][3][4]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stele della Madonna della Lettera e Madonna della Lettera.

Tra queste l'opera che contribuì maggiormente alla sua notorietà, fu senza dubbio la statua della Madonna della Lettera che modellò nel 1934. La statua, alta sette metri e riprodotta in bronzo dorato, fu posta sopra un'alta stele, nella punta della “falce” del porto di Messina al centro del Forte San Salvatore costruito nel 1546. La statua divenne quindi il simbolo della città di Messina e dà il benvenuto a chi attraversa lo stretto di Messina e si appresta ad approdare sulle coste siciliane con il traghetto. Venne inaugurata con una solenne cerimonia nel 1934 dal pontefice Pio XI che azionò da Roma il congegno che venne ideato e messo a punto da Guglielmo Marconi, con il quale si accesero le luci che illuminarono la stele, l'iscrizione sul muraglione del San Salvatore e l'aureola della Madonna.[5]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sito Web dedicato a Maria SS. della Lettera, Patrona dei Messinesi - Calabrò Edmondo Tore (Salvatore), su www.madonnadellalettera.it. URL consultato il 17 ottobre 2023.
  2. ^ Comune di Nizza di Sicilia, su www.servizipa.cloud. URL consultato il 17 ottobre 2023.
  3. ^ Tore Calabrò | Le Scalinate dell'Arte, su www.lescalinatedellarte.com. URL consultato il 17 ottobre 2023.
  4. ^ La Storia, su web.archive.org, 26 febbraio 2021. URL consultato il 17 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2021).
  5. ^ Salvatore Coglitore, Salvatore "Tore" Edmondo Calabrò, scultore dimenticato, su Sikily News, 19 aprile 2014. URL consultato il 17 ottobre 2023.

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