Time Bokan - Le macchine del tempo

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Time Bokan - Le macchine del tempo
タイムボカン王道復古
(Taimu Bokan Ōdō fukko)
Generecommedia, fantascienza, mecha
OAV
AutoreIppei Kuri
RegiaAkira Shigino
Char. designYoshitaka Amano
Mecha designKunio Ōkawara
StudioTatsunoko
1ª edizione26 novembre 1993 – 1º gennaio 1994
Episodi2 (completa)
Durata ep.30 min
Rete it.Man-ga (prima visione)
1ª edizione it.31 dicembre 2010
Episodi it.2 (completa)

Time Bokan - Le macchine del tempo (タイムボカン王道復古?, Taimu Bokan Ōdō fukko)[1] è un OAV che unisce in forma di crossover le seguenti serie Time Bokan: La macchina del tempo, Yattaman, Zenderman, I predatori del tempo, Calendar Men, Ippatsuman e Itadakiman. Creata dalla Tatsunoko nel 1993, il primo OAV ha avuto così successo che ne è stato creato un secondo nel 1994 inserendovi personaggi presi da altre serie della Tatsunoko come Gatchaman, Tekkaman, Polymar e Kyashan. L'edizione italiana è stata curata dalla Yamato Video ed è andata in onda sul canale satellitare Man-ga il 31 dicembre 2010.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nel primo episodio si disputa una gara di corsa tra i vari team cattivi delle Time Bokan in stile Wacky Races: colui che taglierà il traguardo per primo avrà diritto ad essere presente nel prossimo episodio. Il trio dei cattivi di Itadakiman è il primo ad andare fuori gara scivolando su una buccia di banana che manda il loro mezzo fuori strada. Il gruppo dei Predatori del Tempo si autoelimina quando, per loro sfortuna, un gruppo di asteroidi devia la direzione del raggio che partiva dalla loro astronave (che doveva colpire gli avversari) colpendo loro. Il Gruppo dei Calendar Men poco dopo si scontra con quello di Ippatsuman mandando contro gli avversari i robot "presi a prestito" dagli eroi buoni delle loro serie. Lo scontro fra robot finisce in parità e, quando Lunedì (Mirenjo) e Mun Mun li insultano, si rivoltano contro di loro distruggendoli. Restano così solo in tre ed il gruppo delle Time Bokan (la prima serie) blocca gli altri due con l'intenzione di sparargli un missile. Il gruppo della serie Zenderman però si libera lasciando solo in trappola il povero trio Drombo che viene salvato all'ultimo momento da Boyakki (che aveva rifiutato all'inizio di partecipare) deviando il missile contro Margot (Marjo) ed i suoi compari (che avevano perso tempo a decidere chi doveva premere il pulsante). Sfortunatamente però è lo stesso Boyakki a causare la distruzione del loro mezzo, ma il trio Drombo non s'arrende ricorrendo alla loro inseparabile bicicletta triposto con cui riescono a vincere la gara sfruttando il fatto che il mezzo del gruppo di Majo si era fermato perché era finita l'energia (e la donna per la rabbia spinge il pulsante dell'autodistruzione). Il Trio Drombo riceve così i complimenti da Dokrobei per la vittoria anche se non si esime dal solito supplizio (a suo dire per allenarli in vista dell'episodio successivo).

Nel secondo episodio assistiamo ad un episodio speciale di Yattaman. Dopo la solita truffa con cui si procurano molti soldi, il trio Drombo riceve da Dokrobei la missione di rubare il cavalluccio marino simbolo della Tatsunoko. I tre trovano un passaggio che li conduce nel mondo della Tatsunoko dove vivono i personaggi creati dall'omonima casa. Trovato il cavalluccio in cima alla torre la attaccano dal robot venendo però a loro volta attaccati da eroi come Kyashan il ragazzo androide, Hurricane Polymar, Tekkaman e i Gatchaman. Grazie però ad un trucco, Boyakki riesce a far andare via la maggioranza di loro lasciando solo Polymar, Ken e Pretty Jane che finiscono per litigare tra loro lasciando una vittoria facile al Trio Drombo. A questo punto però intervengono gli Yattaman, con Ganchan e Janet che si sono da poco sposati ed ancora un po' su di giri per questo. Insieme a Yattacan come al solito tutto finisce con la sconfitta del Trio Drombo con Miss Dronio, Boyakki e Tonzura che alla fine si danno addio (di nuovo, come alla fine della serie); non prima però di subire la punizione di Dokrobei.

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Personaggi Voce Italiana
Lunedì Dania Cericola
Settembre Roger Mantovani
Miss Dronjo Maddalena Vadacca
Tonzula Claudio Ridolfo
Janet Elisabetta Spinelli
Boyakki Mario Scarabelli
Docrobei Orlando Mezzabotta
Ganchan, Donjuro, Dasainen Nicola Bartolini Carrassi
Gekigaski Simone D'Andrea
Conte Don Giovanni Patrizio Prata
Sekovich Alberto Olivero
Yattacan Luca Bottale
Robbie Robbie Patrizia Scianca
Birba Tony Fuochi
Sgrinfia Luca Bottale
Madame Margot Stefania Patruno
Ken L'Aquila Claudio Ridolfo
Polymar Simone D'Andrea
Kyashan Diego Sabre
Tekkaman Patrizio Prata
Mun Mun Patrizia Scianca
Kosuinen Luca Bottale
Gyakuten-Oh Alberto Olivero

Episodi[modifica | modifica wikitesto]

Titolo italiano
GiapponeseKanji」 - Rōmaji
In onda
GiapponeseItaliano
1Una Corsa Scassadivermacroipocatarifragorosarmante
「チキチキ・ウゴウゴ・ホゲホゲマシーン猛レース」 - ChikiChiki・UgoUgo・HogeHoge Mashiin Takeshi Reisu
26 novembre 1993
31 dicembre 2010
2Avventura nel regno di Tatsunokkon!
「ヤッターマン タツノッコン王国で同窓会だコロン」 - Yattaman Tatsunokon Ōkoku de Dōsōkaida Koron
1º gennaio 1994
31 dicembre 2010

Errori nel doppiaggio italiano[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel doppiaggio del primo episodio, i nomi dei due sgherri di Madame Margot sono invertiti. Nel doppiaggio de La macchina del tempo, Sgrinfia era lo smilzo e Birba il ciccione, ma qua è il contrario.
  • I personaggi dell'annunciatore Tomiyama, il reporter Sasayaki e il cameraman Koyama mantengono i loro nomi Giapponesi, quanto in Calendar Men erano chiamati Mike Buonasera, Nando Martellotti e Elephant Cameraman.
  • Il robot della serie Calendar Men qua viene chiamato Grande Divinità invece di Kingstar. Tale nome è una traduzione incompleta dell'originale Daikyojin, traducibile in "Grande Divinità delle Ferie dal Lavoro".
  • Quando Settembre spiega come ha ottenuto chiave e lucchetto per evocare la Grande Divinità/Kingstar, si riferisce all'eroe della loro serie di origine come Calendarman invece che Yattodetaman,
  • La formula di invocazione della Grande Divinità è tradotta letteralmente dall'originale invece di mantenere la versione usata nella serie originale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Time Bokan - Restaurazione dell'Ortodossia nella schermata del titolo

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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