Thomas Waitz

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Thomas Waitz

Co-presidente del Partito Verde Europeo
In carica
Inizio mandato10 novembre 2019 -

Europarlamentare
LegislaturaVIII, IX
Gruppo
parlamentare
Verdi/ALE
CircoscrizioneAustria

Dati generali
Partito politicoGrüne

Thomas Waitz (Vienna, 16 maggio 1973) è un politico, agricoltore biologico e silvicoltore austriaco, membro dei Verdi e co-presidente del Partito Verde Europeo.[1].

Waitz è stato eurodeputato per l'Austria nell'VIII legislatura dal novembre 2017. A seguito della Brexit divenne nuovamente europarlamentare dal 31 gennaio 2020, quando all'Austria fu assegnato un ulteriore seggio.[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Waitz è figlio di un ferroviere. Dal 1994 lavora come agricoltore e silvicoltore nella Stiria meridionale.[3] Ha tre figli.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Thomas Waitz nel 2020.

Membro del partito I Verdi in Stiria,[4] Waitz è stato eletto nel marzo 2017 al congresso dei Global Greens di Liverpool del 2017 come membro della presidenza del Partito Verde Europeo. In queste vesti è stato responsabile delle relazioni con i partiti ecologisti di Repubblica Ceca, Slovenia, Polonia, Ungheria e Albania e del sostegno alla creazione di partiti verdi in Croazia, Macedonia, Montenegro e Serbia.[5]

Il 10 novembre 2017 Waitz subentrò alla compagna di partito Ulrike Lunacek, dimissionaria al Parlamento europeo.[6] Come eurodeputato è stato membro della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale[7] dove ha partecipato ai negoziati per le linee della Politica Agricola Comune della UE per il 2021–2027.[8]

La sua azione politica si concentra sull'agricoltura e tematiche ad essa legate come la qualità e la sicurezza dei generi alimentari, la protezione degli animali e la lotta ai cambiamenti climatici,[9][10][11] ma anche sul pacifismo, in particolare battendosi per un divieto a livello europeo delle armi nucleari. Nel 2016 depositò in un'azione dimostrativa dei rami d'albero infestati dai coleotteri della corteccia davanti alla Landhaus di Graz,[12] e nel 2018 partecipò all'arresto da parte della polizia stiriana di alcuni trafficanti di animali.

A seguito delle elezioni europee del 2019 dovette attendere la Brexit e l'abbandono dell'Eurocamera da parte degli eurodeputati britannici per poter iniziare il suo mandato di europarlamentare.

Il 10 novembre 2019 Waitz è stato eletto assieme all'ecologista belga Evelyne Huytebroeck co-presidente del Partito Verde Europeo.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Österreicher Waitz neuer Vize der Europäischen Grünen orf.at, 10. November 2019, abgerufen 10. November 2019.
  2. ^ Mandatsverteilung - Was sich im EU-Parlament mit dem Brexit ändert - Wiener Zeitung Online
  3. ^ Salzburger Nachrichten, Ein Biobauer vertritt die Grünen im EU-Parlament, 16 gennaio 2018. URL consultato il 17 gennaio 2018.
  4. ^ Thomas Waitz, in Meine Abgeordneten. URL consultato il 17 gennaio 2018.
  5. ^ Thomas Waitz | European Greens, su europeangreens.eu. URL consultato il 3 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2023).
  6. ^ Angelobung von Thomas Waitz im EU-Parlament - steiermark.ORF.at
  7. ^ Home | Abgeordnete | Europäisches Parlament
  8. ^ Europaabgeordneter: EU-Agrarpolitik beschleunigt Höfesterben, in derStandard.at, 3 dicembre 2017. URL consultato il 17 gennaio 2018.
  9. ^ (DE) Doris Holler, Investitionen in Gasprojekte konterkarieren European Green Deal, su oekonews.at. URL consultato il 3 dicembre 2021.
  10. ^ (DE) ingrid.steiner, [node:path EU-Klimagesetz ist für Thunberg "eine Kapitulation"] [collegamento interrotto], su kurier.at, 4 marzo 2020. URL consultato il 3 dicembre 2021.
  11. ^ Copia archiviata, su vol.at. URL consultato il 3 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2020).
  12. ^ (DE) LK-Wahl: Wahlkampf mit Borkenkäfer, su steiermark.orf.at, 21 gennaio 2016. URL consultato il 3 dicembre 2021.

Europarlamentari dell'Austria della IX legislatura

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN9961160364965363680002 · GND (DE1219932442