Thalassarche chlororhynchos

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Albatro beccogiallo dell'Atlantico
Thalassarche chlororhynchos
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdineProcellariiformes
FamigliaDiomedeidae
GenereThalassarche
SpecieT. chlororhynchos
Nomenclatura binomiale
Thalassarche chlororhynchos
(Gmelin, 1789)
Areale

L'albatro beccogiallo dell'Atlantico (Thalassarche chlororhynchos (Gmelin, 1789)) è un grosso uccello marino appartenente alla famiglia dei Diomedeidi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Presenta la classica colorazione bianca e nera dei mollymawk, con la testa grigia e grandi macchie intorno agli occhi. Si distingue dal suo parente dell'Oceano Indiano per avere la testa di colore più scuro, e dagli altri mollymawk per le dimensioni piuttosto piccole (soprattutto delle ali) e per la sottile striscia nera ai margini delle ali - l'albatro testagrigia presenta anch'esso la testa grigia, ma ha zone nere più estese e meno definite ai margini delle ali. Anche l'albatro di Salvin ha la testa grigia, ma ha le ali più larghe, il becco pallido e margini neri delle ali molto più stretti.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Nidifica su isole sparse in mezzo all'Atlantico, comprese Tristan da Cunha, Gough e le isole circostanti. Come tutti gli albatri, forma estese colonie, ma diversamente dalla maggior parte di essi costruisce i nidi tra i cespugli o tra le felci arboree del genere Blechnum. Come tutti i mollymawk, edifica con fango e altri materiali disponibili nidi a forma di piedistallo in cui depone un solo uovo. Quando si trova in mare, sorvola l'Atlantico meridionale dal Sudamerica all'Africa, nutrendosi di calamari, pesci e crostacei.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Thalassarche chlororhynchos, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 23 aprile 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Brooke, M. (2004). Albatrosses And Petrels Across The World: Procellariidae. Oxford University Press, Oxford, UK ISBN 0-19-850125-0

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Uccelli: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di uccelli