Tetri Giorgi

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La chiesa di Tetri Giorgi nei prressi del monastero di Alaverdi ad Akhmeta, Georgia .
Tetri Giorgi e i sette celesti –1918 disegno dello stemma della Repubblica Democratica di Georgia.

Tetri Giorgi (in georgiano თეთრი გიორგი?, "Giorgio Bianco") è uno dei nomi locali del cristiano San Giorgio in Georgia, in particolare nei distretti degli altopiani nordorientali del paese.

Tetri Giorgi è stato utilizzato come simbolo nazionale, come parte dello stemma della Georgia negli anni 1918-1921 e 1991-2004. Il nome di Tetri Giorgi è stato adottato anche da diverse organizzazioni politiche e non, significativamente da un gruppo di emigrati georgiani antisovietici in Europa e da un'unità paramilitare degli anni '90.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

San Giorgio è venerato in Georgia fin dalla tarda antichità.[1] L'esonimo <i id="mwHw">Georgia</i> è stato applicato al paese dall'XI o XII secolo, probabilmente per falsa etimologia, ma ispirato dalla grande popolarità del santo presente in quel luogo.[2][3]

Il culto di Tetri Giorgi è associato in particolare alla regione di Kakheti. È sincretista, combinando il santo cristiano con il culto di una divinità lunare locale.[4]

Un giorno festivo di Tetri Giorgi (tetrigiorgoba), separato dal giorno di festa del santo cristiano, era una volta celebrato ogni anno il 14 agosto, quando molti pellegrini provenienti dalle province orientali della Georgia partecipavano a una festività notturna presso il santuario principale del santo, una chiesa del XIV secolo che domina il villaggio di Atsquri nell'attuale municipalità di Akhmeta, Kakheti.[5]

Araldica[modifica | modifica wikitesto]

Nel maggio 1918, la Repubblica Democratica di Georgia, da poco indipendente dall'Impero russo, scelse la rappresentazione equestre di Tetri Giorgi come fulcro del proprio stemma. L'immagine tuttavia è stata resa più laica poiché il suo simbolismo cristiano è stato sfavorito dal governo socialdemocratico georgiano, secondo il parere di Revaz Gabashvili, un critico del governo georgiano contemporaneo.[6] In questa raffigurazione, Tetri Giorgi è mostrato come un cavaliere armato sotto una rappresentazione dei "Sette Celesti" (i sette pianeti classici).

Questo stemma è stato in uso fino all'acquisizione sovietica nel 1921 e nuovamente nella Georgia post-sovietica dal 1991 al 2004.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ K. Tuite, St. George in the Caucasus: Politics, Gender, Mobility. (PDF), in Darieva (a cura di), Sakralität und Mobilität im Kaukasus und in Südosteuropa, Vienna, Verlag der Österreichen Akademie der Wissenschaften, 2017, pp. 21-56.
  2. ^ Julius Assfalg, Georgien, in Theologische Realenzyklopädie, XII, 1984, pp. 389-393.
  3. ^ Elguja Khintibidze, A New Theory on the Etymology of the Designations of the Georgians., in Bublitz (a cura di), Philologie, Typologie und Sprachstruktur: Festschrift für Winfried Boeder zum 65. Geburtstag, Frankfurt am Main, Peter Lang Verlag, 2002.
  4. ^ Yarshater, Ehsan (ed., 1983), The Cambridge history of Iran, pp. 533-534. Cambridge University Press, ISBN 0-521-20092-X. "celatamente nella concezione georgiana di San Giorgio potrebbe esserci una divinità lunare, come evidenziato tra l'altro dal soprannome del santo: ťeťri Giorgi (თეთრი გიორგი), 'Giorgio Bianco'." S. H. Rapp, The Sasanian World through Georgian Eyes: Caucasia and the Iranian Commonwealth in Late Antique Georgian Literature (2014), p. 152, riferimento Kevin Tuite, "Lightning, Sacrifice, and Possession in the Traditional Religions of the Caucasus", pdf., Anthropos 99.2 (2004), 481–497 (487f.).
  5. ^ (KA) Tetri Giorgi თეთრი გიორგი, su State Center of Folklore of Georgia, 14 aprile 2008. URL consultato il 30 aprile 2009.
  6. ^ (KA) Gabashvili, Revaz, "მოგონებები" ("Memoirs"), pp. 119-120, in: Sharadze, Guram & Sanikidze, Levan (ed., 1992), დაბრუნება (ქართული ემიგრანტული ლიტ-რა) ("The Comeback — Georgian Émigré Literature"). Tbilisi: Metsniereba.

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