Terzilio Cardinali

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Terzilio Cardinali

Terzilio Cardinali (Terranuova Bracciolini, 25 luglio 1913Strelsa, 8 luglio 1944) è stato un militare e partigiano italiano, medaglia d'oro al valor militare.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Antifascista per storia familiare, fin da giovane si batte contro le squadracce fasciste, viene richiamato in guerra e l'8 settembre 1943, si trova in Albania, come sergente della 53ª Divisione fanteria "Arezzo".

Si aggrega al fronte di liberazione albanese con altri 170 soldati i quali formano il Battaglione "Antonio Gramsci" e di cui li diventa comandante e nel 1945 il battaglione diventerà la Brigata "Antonio Gramsci".

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Sergente di fanteria - Partigiano combattente

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Animato da vivo attaccamento al dovere, sorretto da costante entusiasmo e dotato di eccezionali capacità organizzative, costituiva in terra straniera un battaglione partigiani che guidava per nove mesi in rischiosa e sanguinosa guerriglia, dimostrando superbe doti di combattente. Nel corso di operazioni tendenti a rompere l'accerchiamento di una divisione partigiana da parte di preponderanti forze avversarie, attaccava alla testa dei propri reparti una munitissima posizione su quota molto contesa per la sua importanza. Costretto a ripiegare per le gravi perdite subite, conscio che dalla conquista dell'obiettivo assegnatogli dipendeva il successo dell'azione e la salvezza dell'intera divisione, radunava i superstiti del cruento scontro e li trascinava con l'esempio a vincere, in lotta ravvicinata, l'accanita resistenza dell'avversario. Mentre già arrideva la vittoria, cadeva colpito a morte e, gridando «Viva l'Italia », suggellava la conquista della posizione col sacrificio della propria vita. Fulgido esempio di eroismo e di amor patrio. -[1]
— Fronte della Resistenza in Albania, 10 ottobre 1943 - 8 luglio 1944.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

L'eccidio della colonna Gamucci, avvenuto nei pressi di Tepelene, che era composta da oltre cento carabinieri.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [1] Quirinale - Scheda - visto 20 gennaio 2009

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]