Tamayo Marukawa

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Tamayo Marukawa
Tamayo Marukawa nel 2021

Ministra per i Giochi Olimpici e Paralimpici e per l'uguaglianza di genere
Durata mandato18 febbraio 2021 –
4 ottobre 2021
Capo del governoYoshihide Suga
PredecessoreSeiko Hashimoto
SuccessoreNoriko Horiuchi

Durata mandato3 agosto 2016 –
3 agosto 2017
Capo del governoShinzō Abe
PredecessoreToshiaki Endō
SuccessoreShun'ichi Suzuki

Ministra dell'Ambiente e della Prevenzione dagli Incidenti Nucleari
Durata mandato7 ottobre 2015 –
3 agosto 2016
Capo del governoShinzō Abe
PredecessoreYoshio Mochizuki
SuccessoreKōichi Yamamoto

Consigliera del Giappone
In carica
Inizio mandato29 luglio 2007
CircoscrizioneTokyo

Dati generali
Partito politicoPartito Liberal Democratico
UniversitàUniversità imperiale di Tokyo
Professioneconduttrice televisiva

Tamayo Marukawa (丸川 珠代?, Marukawa Tamayo; Kōbe, 19 gennaio 1971) è una politica giapponese, membro del Partito Liberal Democratico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Kōbe, nella prefettura di Hyōgo, il 19 gennaio 1971, si laurea in economia nel 1993 all'Università imperiale di Tokyo[1]. Lavora poi come conduttrice presso la rete televisiva giapponese TV Asahi fino al 2007[2].

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Entra poi in politica all'interno del Partito Liberal Democratico, candidandosi alla Camera dei consiglieri per la circoscrizione di Tokyo in occasione delle elezioni del 2007. Vince, ottenendo il seggio in parlamento. È rieletta nel 2010 e nel 2013[3].

Due anni dopo, nel 2015, viene nominata ministra dell'ambiente e della prevenzione dagli incidenti nucleari dal primo ministro Shinzō Abe[4]. Occupa quest'incarico per circa 10 mesi, quando cambia dicastero, divenendo titolare di quello per l'uguaglianza di genere. Inoltre, è responsabile dei giochi olimpici e paralimpici di Tokyo del 2020, in sostituzione di Toshiaki Endō[5]. Rimane in carica per un anno[6].

Nello stesso periodo viene riconfermata consigliera, così come nel 2019.

Nel 2021 è nuovamente nominata ministra per le Olimpiadi e Paralimpiadi dal primo ministro Yoshihide Suga, rimpiazzando la predecessora Seiko Hashimoto[7][8]. Anche in questo caso è incaricata del ministero dell'uguaglianza di genere e dell'emancipazione femminile[9].

In passato è stata affiliata all'organizzazione Nippon Kaigi[10].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Si sposa nel 2008 con Taku Ostuda, politico e membro della Camera dei rappresentanti[11]. Insieme hanno un figlio[12].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Tamayo MARUKAWA (The Cabinet), su japan.kantei.go.jp. URL consultato il 1º novembre 2023.
  2. ^ (EN) Marukawa Tamayo (The Cabinet), su japan.kantei.go.jp. URL consultato il 1º novembre 2023.
  3. ^ (EN) Tamayo Marukawa, member of House of Councillors speaks to people, su IMAGO. URL consultato il 1º novembre 2023.
  4. ^ (EN) MARUKAWA Tamayo, su Leb Dems. URL consultato il 1º novembre 2023.
  5. ^ (EN) Marukawa returns as Japan's Olympic Minister, su Inside the game, 18 febbraio 2021. URL consultato il 1º novembre 2023.
  6. ^ (EN) Ms.MARUKAWA Tamayo, su House of Councillors. URL consultato il 1º novembre 2023.
  7. ^ (EN) Female ex-Olympic athlete Seiko Hashimoto takes over as Tokyo Games chief, su Kyodo News, 18 febbraio 2021. URL consultato il 1º novembre 2023.
  8. ^ (EN) LDP lawmaker Marukawa succeeds Hashimoto as Olympic minister, su Kyodo News, 18 febbraio 2021. URL consultato il 1º novembre 2023.
  9. ^ (EN) Japan women's minister opposes plan to allow keeping of birth names, in The Guardian, 26 febbraio 2021. URL consultato il 1º novembre 2023.
  10. ^ (JA) 自民・丸川珠代氏「日本会議」議連の役員に, su JCP TOKYO, 9 luglio 2019. URL consultato il 1º novembre 2023.
  11. ^ (JA) 丸川珠代「KY婚」に小泉“下ネタ”ジョークも 会期中、宮城内陸地震直後なのに…, su ZAKZAK, 20 settembre 2008. URL consultato il 1º novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2008).
  12. ^ (JA) 丸川珠代議員が第1子の男児出産, su nikkansports.com, 29 giugno 2012. URL consultato il 1º novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2012).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN257320220 · ISNI (EN0000 0003 7906 7162 · NDL (ENJA00915056 · WorldCat Identities (ENviaf-257320220