Svetlana Berëzova

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Svetlana Berëzova nel 1964

Svetlana Nikolaevna Berëzova (in russo Светла́на Никола́евна Берёзова?; Kaunas, 24 settembre 1932Londra, 10 novembre 1998) è stata una ballerina lituana naturalizzata britannica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Svetlana Berëzova nacque a Kaunas figlia di Nicolas Beriozeev, maestro di ballerini quali Rudol'f Nureev, Michail Baryšnikov e Alicia Markova e futuro fondatore della scuola di balletto dell'Opera di Zurigo.[1] Nel 1940 la famiglia si trasferì a New York, dove la madre di Berëzova morì quando la bambina aveva dieci anni. Nel 1947 fece il suo esordio sulle scene con il Balletto di Ottawa e, dopo aver danzato brevemente con il Grand Ballet de Monte Carlo e il Metropolitan Ballet, nel 1952 si unì al Sadler's Wells Ballet, di cui divenne prima ballerina tre anni più tardi.[2]

All'interno della compagnia danzò tutti i maggiori ruoli femminili del repertorio classico e moderno, tra cui Swanilda in Coppélia, Odette e Odille ne Il lago dei cigni, Aurora ne La bella addormentata, Giselle in Giselle, Belle Rose ne Il principe delle Pagode e il ruolo di Antigone nell'omonimo balletto di John Cranko, di cui fu la prima interprete.

Berëzova godette di vasti apprezzamenti di critica e pubblico sin dal suo arrivo al Covent Garden, ma le previsioni che la vedevano futura prima ballerina assoluta della compagnia furono guastate dall'arrivo di Nureev nel 1962. Dato che Nureev e Berëzova erano alti uguali (e la ballerina lo avrebbe sovrastato in altezza stando en pointe) la direzione chiese a Margot Fonteyn di fargli da partner sulle scene.[3][4] Per quanto inizialmente si pensasse che il ritorno di Fonteyn fosse temporaneo, la partnership con Nureev infuse nuova linfa alla carriera della ballerina, che continuò a danzare per molti anni ancora come indiscussa star femminile della Royal Opera House.

In seguito all'acclamato ritorno di Fonteyn, la carriera di Berëzova ebbe una brusca battuta d'arresto e la ballerina fu relegata in secondo piano all'interno della compagnia. Le delusioni professionali e personali, insieme agli infortuni e all'alcolismo, portarono rapidamente al termine la carriera della ballerina, che nel 1971 crollò a terra ubriaca durante una rappresentazione di Anastasia.[5] Berëzova fu licenziata dal Covent Garden e continuò a danzare sporadicamente come freelance fino al 1975.

Fu sposata con lo psicoanalista Masud Khan dal 1959 al 1974, ma anche il matrimonio subì gli effetti negativi dell'alcolismo della ballerina e la coppia divorziò.[6] Morì di cancro a Londra nel 1998 all'età di sessantasei anni.[7][8][9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) PEOPLE, su The Irish Times. URL consultato il 23 febbraio 2022.
  2. ^ (EN) Beriosova, Svetlana (1932–1998), ballet dancer, su Oxford Dictionary of National Biography. URL consultato il 23 febbraio 2022.
  3. ^ (EN) Hugh Fisher, The Sadler's Wells Theatre Ballet, A. and C. Black, 1956. URL consultato il 23 febbraio 2022.
  4. ^ (EN) Lavinia Gomez, Developments in Object Relations: Controversies, Conflicts, and Common Ground, Taylor & Francis, 16 marzo 2017, p. 86, ISBN 978-1-315-31663-5. URL consultato il 23 febbraio 2022.
  5. ^ (EN) Jean Petrucelli e Catherine Stuart, Hungers and Compulsions: The Psychodynamic Treatment of Eating Disorders and Addictions, Jason Aronson, 2001, p. 322, ISBN 978-0-7657-0318-7. URL consultato il 23 febbraio 2022.
  6. ^ (EN) Linda Hopkins, False Self: The Life of Masud Khan, Other Press, LLC, 15 settembre 2020, p. 55, ISBN 978-1-63542-114-9. URL consultato il 23 febbraio 2022.
  7. ^ (EN) Obituary: Svetlana Beriosova, su The Independent, 13 novembre 1998. URL consultato il 23 febbraio 2022.
  8. ^ (EN) Jennifer Dunning, Svetlana Beriosova, Ballerina With Royal Ballet, Dies at 66, in The New York Times, 13 novembre 1998. URL consultato il 23 febbraio 2022.
  9. ^ (EN) BALLERINA SVETLANA BERIOSOVA, su Chicago Tribune. URL consultato il 23 febbraio 2022.

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