Suore della Visitazione del Giappone

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Le suore della Visitazione del Giappone (in francese Sœurs de la Visitation du Japon, in giapponese Nippon Seibo Homonkai) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.V.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione, la prima sorta in Giappone e formata esclusivamente da suore indigene, venne fondata nel 1925 dal sacerdote francese Albert Breton, delle missioni estere di Parigi, futuro vescovo di Fukuoka.[2]

Le prime aspiranti si formarono presso le dame di Saint-Maur e nel 1929 venne aperto il loro primo noviziato. L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode il 18 dicembre 1942 e le sue costituzioni vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede il 18 dicembre 1950.[2]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le suore della Visitazione si dedicano all'istruzione e all'educazione cristiana dell'infanzia e della gioventù e all'assistenza a invalidi e anziani.

Oltre che in Giappone, sono presenti a Timor Est;[3] la sede generalizia è a Kamakura.[1]

Alla fine del 2008 la congregazione contava 122 religiose in 14 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1688.
  2. ^ a b G. Rocca, DIP, vol. X (2003), col. 186.
  3. ^ Le case della congregazione, su www6.ocn.ne.jp. URL consultato il 29 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2010).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario pontificio per l'anno 2010, Libreria editrice vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli istituti di perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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