Stefano d'Amico

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Stefano d'Amico (Roma, 1º giugno 1946) è uno scrittore ed ex dirigente d'azienda italiano, presidente onorario del Registro Italiano Alfa Romeo[1], di cui è stato Presidente da 1983 al 2017. Ha pubblicato diversi libri sulla storia dell'Alfa Romeo e delle auto che essa ha prodotto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stefano d’Amico nasce a Roma e qui compie gli studi e consegue la maturità classica presso l’Istituto dei Gesuiti Massimiliano Massimo.

Si laurea in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Appassionato di auto e motori, gareggia come gentleman driver con le vetture Alfa Romeo, BMW, Toyota. Conoscitore del marchio italiano Alfa Romeo e della sua storia ne osserva e descrive le vicende, le politiche aziendali, i successi sportivi e commerciali.

Nel 1981 viene eletto Vice Presidente del Registro Italiano Alfa Romeo (RIAR), con la Presidenza del Conte Giovanni Lurani Cernuschi. Nel 1983 ne diviene Presidente, restandolo fino al 2017. Per oltre 30 anni guida il Club promuovendo il prestigio e l'eccellenza delle auto storiche della casa milanese.[2][3][4][5]

Dal 1987-1990 è Vice Presidente ASI, Automotoclub Storico Italiano. Nel 1992, al fine di introdurre specifiche normative tese al rispetto e alla salvaguardia delle auto storiche italiane, promuove la stesura dell'Art. 60 del Codice della Strada[6] l

Nel 1996 scrive insieme a Maurizio Tabucchi il libro Alfa Romeo, le vetture di produzione, 1910-1996, un'analisi storica e tecnica che abbraccia l’intera produzione Alfa Romeo, cui seguiranno altre pubblicazioni sempre a tema motoristico.

Nel maggio 2016, guida la delegazione del RIAR in occasione della 100ª Targa Florio, portando sulle Madonie le Alfa Romeo storiche più vittoriose nella gara Siciliana provenienti da vari paesi del mondo.[7][8]

Per il RIAR concepisce e organizza eventi ed accordi tesi a promuovere e divulgare la storia e la cultura del motorismo storico. Tra questi, l'ultimo con ACI-ACI Storico, Automobile Club d’Italia, nel corso del 2017.[9][10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ RIAR : Stefano d’Amico lascia la carica di Presidente dopo 34 anni, viene nominato Presidente Onorario, su motori.ilmessaggero.it. URL consultato il 24 gennaio 2019.
  2. ^ Intervista sull'accordo RIAR - ACI Storico, su Stefano d'Amico. URL consultato il 25 gennaio 2019.
  3. ^ "Ecco perché la storia dell'Alfa sconfina nella leggenda", su La Repubblica, 24 marzo 2015. URL consultato il 9 marzo 2019.
  4. ^ Registro Italiano Alfa Romeo, TG2 MOTORI - 16706/2013, 17 giugno 2013. URL consultato il 9 marzo 2019.
  5. ^ "Trovato in un fienile" da Quattroruote (dicembre 2015) (PDF), su registroalfaromeo.com.
  6. ^ Art. 60. Motoveicoli e autoveicoli d'epoca e di interesse storico e collezionistico., su aci.it, 11 luglio 2016. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  7. ^ Alla centesima Targa Florio quattro regine Alfa Romeo - Attualità, su ANSA.it, 6 maggio 2016. URL consultato il 9 marzo 2019.
  8. ^ Targa Florio, protagoniste le più belle Alfa Romeo di sempre, su La Repubblica, 9 maggio 2016. URL consultato il 9 marzo 2019.
  9. ^ Siglata la partnership tra Aci Storico e Registro italiano Alfa Romeo, su La Repubblica, 31 ottobre 2017. URL consultato il 24 gennaio 2019.
  10. ^ ACI Storico e RIAR - Registro Italiano Alfa Romeo, l'accordo c'è ACI Storico, su clubacistorico.it. URL consultato il 25 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alfa Romeo - Le vetture di produzione dal 1910. Scritto con Maurizio Tabucchi (Giorgio Nada Editore - 1ª Ed. 1996, 2ª Ed. 2007)
  • Registro Italiano Alfa Romeo 1962 - 2004 - Un mito che continua. (Ed. RIAR - 2004)
  • Un monumento per uno stile. (Il Cigno GG Edizioni - 2010)
  • Prospero Gianferrari - Un uomo del Portello. Scritto con Lorenzo Ardizio (Ed. RIAR - 2014)
  • Pura Alfa Romeo - Leggenda, cultura, passione. (Ed. Rizzoli - 2017)
  • Storie di uomini e rumori di motori (Rubbettino Editore - 2022)

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]