Stefano Lanza Filingeri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Stefano Lanza Filingeri

Senatore della Repubblica Italiana
LegislaturaI
Gruppo
parlamentare
Misto (I legislatura)
CircoscrizioneSicilia

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionale Monarchico

Stefano Lanza Filingeri (Santa Flavia, 22 agosto 1895Roma, 18 luglio 1968) è stato un nobile e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Santa Flavia, in provincia di Palermo, nel 1895, era il terzo di quattro figli di Ignazio, IX principe di Mirto e XVII conte di San Marco (1864-1950), e della di lui moglie la nobildonna Antonia Fardella Paternò Castello dei Baroni di Moxharta (1866-1933), ed apparteneva ad un ramo minore della nobile famiglia Lanza.[1] Nel 1921, sposò Amalia Falletti di Villafalletto, figlia del Conte Paolo, da cui non ebbe figli.[1]

Gentiluomo di corte della Principessa di Piemonte[2], dopo la fine della monarchia in Italia aderì al Partito Nazionale Monarchico.[3] Nel maggio 1947 fu eletto deputato all'Assemblea Regionale Siciliana, ma si dimise nel 1948 in quanto eletto al Senato, sempre per il PNM, dove fece parte del gruppo misto fino al 1953.

Morì a Roma nel 1968.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Croce di onore e di devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Almanach de Gotha. Annuaire généalogique, diplomatique et statistique. 1939, Perthes, 1939, pp. 652-653.
  2. ^ Annuario generale d'Italia e dell'Impero italiano. 1939, Fratelli Pozzo, 1939, p. XII.
  3. ^ G. Casarrubea, M. J. Cereghino, Tango connection. L'oro nazifascista, l'America Latina e la guerra al comunismo in Italia, 1943-1947, Bompiani, 2007, p. 104.
  4. ^ Cronaca, in Rivista del Collegio Araldico, Collegio Araldico, 1928, pp. 238-240.
  5. ^ Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 267 del 18 novembre 1937, p. 30

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]