Stefano Graziano

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Stefano Graziano

Deputato della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato13 ottobre 2022

Durata mandato29 aprile 2008 –
14 marzo 2013
LegislaturaXVI, XIX
Gruppo
parlamentare
XVI: Partito Democratico
XIX: Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista
CoalizioneXVI: Centro-sinistra 2018
XIX: Centro-sinistra 2022
CircoscrizioneCampania 2
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2008)
Titolo di studioLaurea in Ingegneria Civile
UniversitàSeconda Università degli Studi di Napoli
ProfessioneIngegnere

Stefano Graziano (Aversa, 13 settembre 1971) è un politico italiano. Dal 2014 al 2016 è stato presidente di partito del Partito Democratico in Campania.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini e formazione[modifica | modifica wikitesto]

Laureatosi in ingegneria ambiente e territorio presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, ricoprì incarichi negli organi dell'università, venendo eletto rappresentante degli studenti nel consiglio della stessa facoltà universitaria, nonché consigliere degli studenti e consigliere di amministrazione nella medesima università, e nel consiglio di amministrazione dell'ente regionale per il diritto allo studio dell'ateneo campano.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2008 viene eletto deputato della XVI Legislatura, nella circoscrizione Campania 2, per il Partito Democratico, ha fatto parte della VI Commissione Finanze e della Commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Ricandidatosi alle elezioni parlamentarie PD a causa brogli non viene messo in una posizione utile e non viene rieletto. Alle elezioni politiche del 2013 è ricandidato alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Campania 2, nelle liste del Partito Democratico, tuttavia non viene rieletto.

Durante il governo Letta nel settembre 2013 è stato nominato consigliere per l'attuazione del programma di governo alla presidenza del consiglio dei ministri.[2]

Alle elezioni regionali in Campania del 2015 viene eletto consigliere regionale con 14.810 preferenze nella circoscrizione di Caserta nella lista del PD collegata a candidato presidente Vincenzo De Luca. Dal 5 settembre 2018 ricopre la carica di Presidente della V commissione Sanità e sicurezza sociale del Consiglio regionale.

Alle elezioni politiche del 2018 è candidato del Partito Democratico al Senato della Repubblica, in regione Campania, come secondo in lista in una delle tre circoscrizioni, non venendo però eletto.

Nel gennaio 2019 è nominato dal Partito Democratico commissario regionale del PD calabrese.[3]

Si ricandida alle elezioni regionali in Campania del 2020 nella lista del PD in provincia di Caserta, ma con 17.763 preferenze risulta il primo dei non eletti.[4] Alla fine dello stesso anno viene nominato da Vincenzo De Luca presidente di una commissione per le aree interne della Campania.[5]

Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 viene candidato per la Camera dei deputati nel collegio plurinominale Campania 2 - 01 come capolista della lista Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista risultando eletto.[6]

Vicende giudiziarie[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 aprile 2016 viene reso noto che Graziano è indagato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli con l'accusa è di concorso esterno in associazione di tipo mafioso. Secondo le accuse Graziano era il punto di riferimento politico ed amministrativo del clan dei casalesi.[7]

Il 12 settembre 2016 il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli ha archiviato le accuse contro Stefano Graziano, come richiesto dai magistrati della DDA di Napoli che avevano indagato. L'inchiesta - che vedeva il coinvolgimento del politico relativamente anche ad alcuni illeciti commessi nella ristrutturazione di palazzo Teti-Maffuccini in Santa Maria Capua Vetere - annoverava tra i reati contestati, anche il voto di scambio politico-mafioso, ma per essa venne pure disposta archiviazione il 23 febbraio 2017, anche in questo caso su richiesta DEL GIP della Procura di Santa Maria.[8][9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]