Stefano Apuzzo

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Stefano Apuzzo

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato1992 –
1994
LegislaturaXI
Gruppo
parlamentare
Verdi
CollegioMilano
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoVerdi
Titolo di studioLaurea in Pittura Accademia di Belle Arti di Brera Milano
Professioneinsegnante, giornalista

Stefano Apuzzo (Napoli, 2 maggio 1966) è un politico italiano., già deputato dei Verdi nell'XI legislatura.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giornalista e scrittore dal 1995, collaboratore di diverse testate giornalistiche, è laureato all'Accademia di Belle Arti di Brera.

È stato anche Presidente Amici della Terra Lombardia, ProAfrica Onlus e Associazione culturale “M’Arte”, Portavoce Gaia Onlus, Direttore Associazione Laboratorio Ambiente e EcoRete, rete Ecologica della Lombardia, è stato autore di diversi libri e testi su ambiente, sicurezza alimentare, diritti dei consumatori, animali (Stampa Alternativa, Kaos edizioni, Edizioni Mediterranee, Costa&Nolan, “I Libri di Gaia”), tra cui “Farmakiller”, “Quattrosberle in padella” e “Bimbo bio”, "Foglie di Fico", "Anche gli animali vanno in Paradiso".

Da giovanissimo ha militato nella Federazione Giovanile Comunista Italiana del PCI. Aderisce fin dalla loro nascita ai Verdi, con i quali nel 1990 viene eletto consigliere comunale a Opera (carica che manterrà fino al 1998). Nel 1992 viene eletto deputato coi Verdi. Da parlamentare ha fatto approvare come promotore due Leggi in difesa dell'ambiente e degli animali: la modifica della'Art. 727 del Codice Penale, con l'inasprimento delle pene per i maltrattamenti e il diritto all'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale per gli studenti e le studentesse universitari. Rimane in carica a Montecitorio fino al 1994.

Dal 2004 assessore all’Ambiente, Cooperazione e Protezione Civile del Comune di Rozzano, occupandosi anche di innovazioni tecnologiche, lavoro, parchi, verde e animali. Dal 2010 è iscritto al PD. Rimane assessore fino al 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN45227599 · ISNI (EN0000 0004 2000 472X · SBN CFIV133768 · WorldCat Identities (ENviaf-45227599