Coordinate: 45°38′59.28″N 12°10′00.12″E

Stazione di Quinto di Treviso

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Quinto di Treviso
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàQuinto di Treviso
Coordinate45°38′59.28″N 12°10′00.12″E
Lineeferrovia Treviso-Ostiglia
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1941
Soppressione1947
Caratteristiche
Tipostazione in superficie, passante
Binari3

La stazione di Quinto di Treviso era una stazione ferroviaria della linea dismessa Treviso-Ostiglia, un tempo posta a servizio del comune trevigiano di Quinto di Treviso. Era situata al km 109+449 della predetta strada ferrata.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'impianto fu aperto il 28 ottobre 1941, assieme al tronco da Grisignano di Zocco a Treviso della ferrovia Treviso-Ostiglia.

La stazione rimase in esercizio effettivo per pochi anni. Durante la Seconda guerra mondiale, lo stabile rimase sotto il controllo della Wehrmacht, che se ne servì per il transito delle proprie tradotte militari e per i convogli di prigionieri. Al termine del conflitto, nel 1946, fu riaperto all'esercizio il solo tratto Treviso-Quinto di Treviso, rimesso in sesto dall'esercito americano per fini strategici, data l'instabile situazione politica a Trieste.[non chiaro]

Nel dicembre del 1947 il tratto fu definitivamente chiuso e la stazione di Quinto vide cessare le proprie funzioni.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione era dotata di un fabbricato viaggiatori a pianta rettangolare e a due livelli. Al piano inferiore erano posizionate le sale d'attesa di I, II e III classe, l'ufficio movimento, una lampisteria ed il deposito bagagli. Il piano superiore un tempo era riservato ad abitazione del capostazione. Nel 2011 questi locali sono abitati da privati e mantenuti in buone condizioni.

L'impianto era inoltre dotato di uno scalo merci e di un magazzino merci, che al 2011 risultano presenti e riadattati ad uso privato.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico Bassi, Binari dimenticati vol. 2. Obbiettivo militare: la ferrovia Ostiglia-Treviso, Vicenza, Associazione Binari Dimenticati, 2010. ISBN non esistente
  • Furio Gallina, La ferrovia Ostiglia - Treviso da linea militare a percorso ciclopedonale, in "Alta Padovana. Storia, cultura, società", n. 15, giugno 2010.

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