Stangone

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Stangone in alluminio

Lo stangone in teatro è un travetto di legno con uno spessore di 8 x 6 cm; la lunghezza è variabile a seconda delle necessità. Può essere anche di ferro o di alluminio.

I fondali, le quinte e altri elementi scenici hanno una sacca cucita in testa (cervello) dove va infilato lo stangone; viene legato con corde di canapa in più punti a seconda della sua lunghezza e sollevato in graticcia fino a quando l'elemento a lui legato (fondale, quinta, ecc.) non risulti ben teso.

Viene impiegato quando gli elementi da sorreggere sono pesanti, altrimenti è sufficiente utilizzare le cantinelle.

Quando la larghezza richiesta è tale da non consentire l'uso di un unico stangone, bisogna arrivare alla misura necessaria con pezzi uniti insieme. Il lavoro di congiunzione si chiama abbiettatura e consiste nel tagliare le estremità in diagonale molto allungata, quindi incollare e inchiodare i due stangoni.

Gli stangoni possono essere costruiti anche con un assemblaggio di cantinelle incollate e inchiodate.

Se viene utilizzato per sostenere gli apparecchi elettrici prende il nome di americana.

Piccoli stangoni non superiori al metro di larghezza vengono chiamati stangoncini.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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