Stadttheater Klagenfurt

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Stadttheater Klagenfurt
Stadttheater Klagenfurt
Ubicazione
StatoBandiera dell'Austria Austria
LocalitàKlagenfurt
IndirizzoTheaterplatz 4
Dati tecnici
TipoArchitettura art nouveau
Fossapresente
Capienza750 posti
Realizzazione
Costruzione
  • 1605-1620 - Sala da ballo
  • 1906-1907
  • 1908-1910
  • 1960 rinnovato
  • 1996-1998 rinnovato
Inaugurazione2 dicembre 1908
ArchitettoFellner e Helmer
Sito ufficiale
Coordinate: 46°37′37″N 14°18′19″E / 46.626944°N 14.305278°E46.626944; 14.305278
Detail of sculpture at top of building
Particolare della parte superiore della facciata dell'edificio

Lo Stadttheater Klagenfurt è il teatro comunale di Klagenfurt, capitale della Carinzia in Austria. La sua sede attuale è stata progettata dallo studio di architettura viennese Fellner e Helmer e completata nel 1910.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo teatro di Klagenfurt fu allestito tra il 1605 e il 1620 come Sala da ballo per l'aristocrazia. Apparvero le compagnie italiane, in viaggio da Venezia a Vienna. Alla fine del Settecento il teatro veniva occasionalmente aperto anche a intellettuali, funzionari militari e civili. Nel 1811 fu ricostruita la struttura lignea in pietra, denominata oggi Altes Theater (Teatro Vecchio).

Quando si deteriorò una nuova sede fu progettata dallo studio di architettura viennese Fellner e Helmer, che aveva già costruito teatri molto simili a Gießen e Gablonz, nel 1906 e nel 1907.[1] La costruzione iniziò nel 1908 e fu completata nel 1910. La sede fu aperta in occasione del 60° giubileo di Francesco Giuseppe I d'Austria e per questo denominato "Kaiser Franz Joseph I. Jubiläumstheater".

Negli anni '60, il teatro fu rinnovato e di nuovo dal 1996 al 1998 su progetto di Günther Domenig.

Lo Stadttheater Klagenfurt è stato insignito del Nestroy Theatre Prize in diverse categorie nel 2003, 2006 e 2011. Gli artisti che hanno ricevuto il premio e hanno lavorato per questo teatro sono stati Martin Kušej, Bernd Liepold-Mosser, Michael Maertens, Michael Schottenberg e Martin Zehetgruber.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Architekturzentrum Wien: "Ferdinand Fellner II.", (in German), retrieved 30 March 2013

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàGND (DE2170012-6