Spantik

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Spantik
Lo Spantik, con la cima sud-est a sinistra
StatoBandiera del Pakistan Pakistan
RegioneGilgit-Baltistan
Altezza7 027 m s.l.m.
Prominenza1 187 m
CatenaKarakoram
Coordinate36°34′19.99″N 74°57′29″E / 36.57222°N 74.958055°E36.57222; 74.958055
Altri nomi e significatiGolden Peak, Pyramid Peak
Data prima ascensione6 giugno 1955
Autore/i prima ascensioneReiner Diepen, Eduard Reinhardt e Jochen Tietze
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Pakistan
Spantik
Spantik

Spantik o Golden Peak è una vetta del Karakoram della Hunza Valley nel nord del Pakistan, che arriva a 7 027 metri di altitudine.

Prima salita[modifica | modifica wikitesto]

Il primo tentativo di ascensione fu fatto da William Hunter Workman e sua moglie Fanny Bullock Workman nel 1903, che nominarono il vertice Pyramid Peak. William Hunter Workman si fermò poco sotto la vetta[1], motivo per il quale rivendicò nel 1905 il record di altitudine in alpinismo [2].

Il vertice fu raggiunto nel 1955 da Reiner Diepen, Eduard Reinhardt e Jochen Tietze durante una spedizione tedesca guidata da Karl Kramer.

Il pilastro d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Il pilastro d'oro di Spantik

Dal 5 all'11 agosto 1987, i britannici Mick Fowler e Victor Saunders riescono a scalare con lo stile alpino Golden Pillar a nord-ovest. Per la sua estetica, la sua difficoltà e lo stile con cui è stata scalata, è uno dei percorsi di riferimento presentati nell'opera di Andy Fanshawe e Stephen Venables: L'Himalaya in stile alpino: i modi più belli del tetto del mondo (1996). La pista è alta 2.000, di cui 1.100 quaranta lunghezze sul pilastro stesso.

La via britannica fu ripetuta nel 2000, in cinque giorni, dal francese Emmanuel Guy ed Emmanuel Pellissier, dall'ungherese Attila Osvath e dallo sloveno Marko Prezelj. Allo stesso tempo, i russi Mikhail Davy e Alexander Klenov hanno aperto, in 11 giorni, un altro modo a sinistra del pilastro, con difficoltà 7a, A3 e 95 ° [3].

Nel 2009, i giapponesi Kazuaki Amano, Fumitaka Ichimura e Yusuke Sato hanno compiuto la terza salita della via britannica, in quattro giorni, dopo aver provato un nuovo percorso nella parte destra del pilastro [4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Willy Blaser and Glyn Hughes, Kabru 1883 A Reassessment (PDF), in Alpine Journal, 2009.
  2. ^ (EN) William Hunter Workman, Some Obstacles to Himalayan Mountaineering and the History of a Record Ascent, in Alpine Journal, XXI, agosto 1905, p. 506.
  3. ^ (EN) International Golden Peak Expedition 2000, su planetmountain.com.
  4. ^ (EN) Giri-Giri Boys on Spantik's Golden Pillar, su thebmc.co.uk.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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