Solita Salgado

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Solita (Maria Soledad) Salgado
NascitaBogotà, 7 luglio 1914
MorteParigi, 13 gennaio 1987
Dati militari
Paese servitoBandiera della Francia Francia
Forza armataArmée de l'air
Anni di servizio1940-1969
GradoComandante[1]
GuerreSeconda guerra mondiale, Guerra d'Indocina, Guerra d'Algeria
Servizio storico della Difesa
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Solita (Maria Soledad) Salgado (Bogotà, 7 luglio 1914Parigi, 13 gennaio 1987) è stata un'aviatrice e nuotatrice colombiana naturalizzata francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di un uomo d'affari colombiano e della madre d'origine francese, grazie ai numerosi viaggi del padre la Salgado fa la spola tra Francia e Colombia alcune volte, per poi stabilirsi in Francia ottenendone la cittadinanza nel 1928.[2]

Nel 1926, a giugno, vince i campionati di Parigi nei 100 metri stile libero e a dicembre batte il record di Francia nei 200 metri stile libero alla piscina Champerret.[3] Paris Soir chiama affettuosamente la giovane nuotatrice petite mouette sauvage, (piccolo gabbiano selvaggio)[4] in riferimento al gruppo sportivo Les Mouettes di cui fa parte dall'ottobre del 1927, dopo aver effettuato, nel luglio dello stesso anno, la traversata di Parigi a nuoto lungo la Senna.

Nel 1928, già campionessa[5], la Salgado abbassa il record di Francia nei 200 metri[6]..A Parigi, nel luglio 1929, vince nei 100 metri dorso[7] e nei 400 metri stile libero, abbassando i record precedenti[8] e nello stesso anno migliora i record di Francia nei 200 metri, 400 metri e 500 metri stile libero[3] e si guadagna il premio annuale alla migliore sportiva francese dell'Accademia degli sport. Nel 1930, ai campionati mondiali a Darmstad vince la gara dei 100 metri stile libero e 100 metri dorso; ai campionati di Francia di nuoto, vince i 100 metri dorso[9]. Batte il record europeo nella prova dei 500 metri stile libero in 7 minuti, 50 secondi e sei decimi.

Il 6 febbraio del 1932, La Vanguardia di Barcellona le dedica la copertina, dove campeggia la sua foto mentre sta per tuffarsi[10] e il 28 giugno dello stesso anno, nei 100 metri dorso, conquista il titolo di campionessa di Francia.[11]. Nel 1934, vince i campionati di Francia ex aequo con Louisette Fleuret.[12]

Dichiara di non concepire gli sport femminili che comportano uno sforzo troppo violento[3], ed è talmente aggraziata che il poeta Claude Roy le ha dedicato una poesia.[13] Nel 1937 si ritira dalle gare e si stabilisce in Costa Azzurra per assistere la madre malata. Torna a Parigi e riprende a gareggiare per le Mouettes nell'ottobre del 1938[14].

Ha prestato servizio nelle Forces aériennes françaises libres (FAFL).[1] nel corso della seconda guerra mondiale e, in seguito, in Indocina e nella Guerra d'Algeria con il grado di comandante[15]

Si è spenta a Parigi il 13 gennaio 1987.[16]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Médaille de la Résistance - nastrino per uniforme ordinaria
Croix de guerre 1939-1945 - nastrino per uniforme ordinaria
— Francia, 1945
Cavaliere dell'Ordine della Legion d'onore - nastrino per uniforme ordinaria
Médaille de l'Aéronautique - nastrino per uniforme ordinaria
Médaille commémorative de la campagne d'Indochine - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Copia archiviata (PDF), su servicehistorique.sga.defense.gouv.fr. URL consultato il 26 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2016).
  2. ^ Giornale Ufficiale della Repubblica francese, Journaux officiels, 22 luglio 1928. URL consultato il 26 agosto 2017.
  3. ^ a b c Anne Velez, Les filles de l'eau: une histoire des femmes et de la natation en France (1905-1939). (PDF), Università di Angers, 2010.
  4. ^ Paris-soir, s.n., 16 febbraio 1930. URL consultato il 26 agosto 2017.
  5. ^ L'Action française : organe du nationalisme intégral, Action française, 20 agosto 1928. URL consultato il 26 agosto 2017.
  6. ^ Le Sport universel illustré, [s.n.], 7 luglio 1928. URL consultato il 26 agosto 2017.
  7. ^ L'Homme libre : journal quotidien du matin / rédacteur en chef, Georges Clemenceau ; directeur, Fr. Albert, [s.n.], 22 luglio 1929. URL consultato il 26 agosto 2017.
  8. ^ Le Journal, [s.n.], 22 luglio 1929. URL consultato il 25 agosto 2017.
  9. ^ Le Populaire, Parti socialiste, 18 agosto 1930. URL consultato il 25 agosto 2017.
  10. ^ (ES) La Vanguardia Digital, Edición del martes, 16 febrero 1932, página 1 - Hemeroteca - Lavanguardia.es, su hemeroteca.lavanguardia.com. URL consultato il 19 settembre 2017.
  11. ^ I campionati di nuoto di Parigi alle Tourelles - Rivista Match, su gallica.bnf.fr.
  12. ^ (FR) Natation – Pagina 8 – Galaxie Natation, su galaxienatation.com. URL consultato il 19 settembre 2017.
  13. ^ Nageuse à l’entraînement, nel catalogo della mostra Les sports et leurs trophées. De la Grèce antique aux temps modernes , Parigi, Galleria dell’Orfèvrerie Christofle, 20 marzo-15 aprile 1944, pp. 22-23.
  14. ^ Le Petit journal, [s.n.], 28 ottobre 1938. URL consultato il 26 agosto 2017.
  15. ^ Inventario Archivio della Difesa, Armée de l'air (PDF), su servicehistorique.sga.defense.gouv.fr. URL consultato il 25 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2018).
  16. ^ (FR) Éditions Larousse, Archive Larousse : Journal de l'année Édition 1988 - dossier - Nécrologie, su larousse.fr. URL consultato il 25 agosto 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • François Oppenheim, Histoire de la natation mondiale et française: depuis les origines, du sprint au Marathon, Chiron, 1977, ISBN 2702702651
  • Regards sur l'aviation militaire française en Indochine, 1940-1954: recueil d'articles et état des sources: ouvrage collectif, Service historique de l'Armée de l'air, 1999.
  • Anne Velez. Les filles de l'eau. Une histoire des femmes et de la natation en France (1905-1939). Università di Angers, 2010

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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